AO day 2: alla scoperta degli enigmi Djokovic, Nadal, Serena e... Fognini

Australian Open

AO day 2: alla scoperta degli enigmi Djokovic, Nadal, Serena e… Fognini

Seconda giornata degli Australian Open 2017 con in campo i numeri 2 del mondo Djokovic e Serena Williams. Curiosità per le condizioni di Rafa Nadal e i progressi di Dimitrov. Dura per Fognini contro Feliciano Lopez e Camila Giorgi contro Bacsinzsky. Torna in campo Tommy Haas, esordio anche per Errani, Knapp e Fabbiano

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La psiche dei tennisti è di per se alquanto contorta, figuriamoci poi quella di Fernando Verdasco. Impossibile pertanto capire cosa potrà passare per la testa del mancino spagnolo quando si ritroverà di fronte Novak Djokovic, nel match che aprirà la sessione serale ( le 09.00 del mattino da noi) sulla Rod Laver Arena,  a pochi giorni dai cinque match point falliti a Doha:  “Ci sono arrivato così vicino che posso sicuramente batterlo oggi” oppure “Se non l’ho battuto lì quando ci riuscirò più?“. A Doha la cosa più preoccupante per il numero 2 del mondo fu che tutto dipendeva solo dal suo avversario. Difficile immaginare un Verdasco continuo per 3-4 ore di partita però l’Australia lo ha sempre ispirato e, insomma, Nole (che comunque è avanti 9-4 nei precedenti, non perde da Fernando dal 2010 e l’ultima volta che ha perso a Melbourne da un avversario classificato peggio del n. 40 di Verdasco era uno sbarbatello, 2006 dal n. 68 Goldstein) poteva sperare in un inizio meno problematico della sua corsa al settimo titolo a Melbourne.

Per restare in tema di psicologia applicata al tennis, l’alba italiana (quarto match in programma sul campo 20) potrebbe essere segnata dalle gesta di Fabio Fognini, fresco di nuovo coach e con liete novelle familiari in arrivo, ma che pare non abbia ancora perso le belle abitudini di una volta. Vedremo se sarà capace di battere per la prima volta Feliciano Lopez dopo averci perso a New York nel 2015 subito dopo aver rimontato due set a Nadal e a Wimbledon lo scorso anno quando il vantaggio di due set lo aveva lui prima di perdere testa e partita.

Match tutto sommato possibili sulla carta per gli altri quattro italiani in campo nella seconda giornata.  Thomas Fabbiano, bravo a qualificarsi  per la prima volta a Melbourne ed alla quarta apparizione Slam in carriera, ha una buona chance per portare a casa la sua prima vittoria a questo livello: Donald Young non è quello che gli americani speravano diventasse, è pur sempre numero 85 del mondo ma si poteva pescare molto peggio.
Davvero complicato azzardare pronostici per le tre ragazze azzurre impegnate all’esordio. Con Camila Giorgi il discorso può ampliarsi all’ennesima potenza, tanto è capace la maceratese di battere le più forti al mondo e di perdere da giocatrici a lei nettamente inferiori, ma ci sentiremmo di darle fiducia, se non altro per la buona (non di più) semifinale raggiunta a Shenzen due settimane fa. Troverà la testa di serie numero 12 e numero 15 del mondo Timea Bacszinsky che avrebbe dovuto incontrare all’esordio anche in Cina ma che si ritirò prima di scendere in campo, la quale a dispetto della classifica certamente non vive un ottimo momento di forma: non vince due partite di fila da luglio a Gstaad, insomma si può sperare anche se la Svizzera ha vinto l’unico precedente ad Istanbul lo scorso anno.

Curiosamente anche Sara Errani esordirà nello slam down under contro una giocatrice che il sorteggio le aveva riservato anche nel torneo precedente senza però giocarci contro: ad Hobart era stata l’azzurra a dare forfait prima di scendere in campo e la giapponese Risa Ozaki, ventidue anni e numero 93 del mondo, si era spinta fino ai quarti. Sara ha l’occasione per portare a casa la partita ma non è in fiducia, ha perso sei delle ultime sette partite sul duro e nelle ultime quattro apparizioni a Melbourne pur partendo da testa di serie ha perso per tre volte al primo turno.
Anche Karin Knapp è attesa da un’avversaria tutto sommato abbordabile – la Hsieh è numero 91 del mondo e dà il suo meglio in doppio – ma l’azzurra è ferma dagli Us Open a causa dell’ ennesimo intervento al ginocchio (incredibile la sequela di infortuni e incidenti di Karen!) che, come confermato al Direttore in aeroporto, fa ancora male negli spostamenti laterali: in bocca al lupo.

Nel tabellone maschile farà il suo esordio anche Rafael Nadal la cui apparizione a Brisbane non ha chiarito quali siano le sue reali potenzialità. Se il gioco vario ma leggerino di Florian Mayer (1-1 i precedenti con vittoria del tedesco a Shangai 2011 e rivincita del maiorchino al Foro l’anno dopo) dovesse creargli più di qualche ansia allora vorrà dire che Rafa non è ancora pronto e chissà se lo sarà più. Difficile pensare che i frizzi e i lazzi di Dustin Brown, che non ha mai vinto un match da queste parti,  possano scalfire la solidità di Milos Raonic ma almeno il pubblico della Margaret Court Arena avrà lo spettacolo assicurato per un paio d’ore. Sullo stesso campo la sessione serale sarà aperta da Grigor Dimitrov fresco di ritorno al successo in quel di Brisbane battendo proprio Raonic in semifinale e Nishikori in finale: non sarà la wild Card di casa O’Connell la vera prova del nove ma l’ex baby-Federer ed ex Mister Sharapova ha il torneo a disposizione per rilanciare l sua carriera.

Qualche sorpresa potrebbe arrivare dai campi 2 e 3 sui quali  David Goffin e Gael Monfils dovranno fare attenzione rispettivamente ai 211 centimetri di Reilly Opelka (al debutto Slam dopo aver superato le qualificazioni nel corso dell quali ha eliminato anche Stefano Napolitano) e all’imprevedibilità di Jiri Vesely che se in giornata di grazia può fare danni di rilievo come sanno Novak Djokovic (Montecarlo 2016) e lo stesso La Monfe battuto al quinto a Wimbledon 2014 (1-1 i precedenti). Dominic Thiem invece ha perso da Struff ad Auckland due anni fa ma dopo tutti i progressi degli ultimi due anni sarebbe clamoroso vederlo soffrire di nuovo, mentre Alexander Zverev farà bene a non dare troppa confidenza a Robin Haase che però ha perso al primo turno negli ultimi cinque anni.

Ce n’è per tutti i gusti e per tutte le età comunque in questa seconda giornata: si va dagli irriducibili Tommy Haas (contro Paire, spettacolo assicurato) e Radek Stepanek (contro Tursunov) classe 1978 che esordirono nel tour nel 1996, anno di nascita di Medvedev ed Escobedo che si affrontano nei preliminari della next-gen, ai quattordici anni di differenza tra Gilles Muller, che ha appena vinto il suo primo torneo e Taylor Fritz, al match dal sapore nostalgico tra Baghdatis e Youzhny.

Sarà invece interessante scoprire la neo fidanzata romana Serena Williams quanta voglia abbia ancora di collezionare slam. Purtroppo quello con Belinda Bencic, che proprio battendo l’allora numero 1  sul cemento di Toronto nell’estate 2015 si rivelò al mondo, non potrà essere un vero test perché la svizzera non riesce a riprendersi dai tanti guai fisici, ma almeno cominceremo a capire che aria tira in casa Williams.
Esordio anche per la campionessa del Masters Dominika Cibulkova, attesa dal derby slovacco-ceco con la Allertova, per la carichissima Konta contro Flipkens e per Aga Radwanska che incrocia per la tredicesima volta in carriera la Pironkova (9-3) sperando che non piova se no saranno lacrime amare come a Parigi.

Qui il programma completo del day 2

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