AO, statistiche 1T: i record di Karlovic, i vincenti di Stan, il dritto di Nadal

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AO, statistiche 1T: i record di Karlovic, i vincenti di Stan, il dritto di Nadal

Statistiche e spunti dai match di primo turno. 2 record per Karlovic, ma il suo non è il match più lungo della storia degli Australian Open, seppur sia quello con più game disputati. Wawrinka gioca un buon match, Djokovic sbaglia troppo con il rovescio, Nadal convince al servizio

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Presentiamo alcuni spunti statistici relativi ai match del primo turno del tabellone maschile. Non riporteremo lunghe analisi o classifiche (che potete trovare sul sito ufficiale degli Australian Open), ma cerchiamo di mostrare, in breve, le chiavi di lettura dei match più interessanti della prima giornata.

Karlovic e i record

Ivo Karlovic spegnerà 38 candeline a fine febbraio e dall’alto dei suoi oltre 210 centimetri ha segnato alcuni importanti record nel match di primo turno vinto contro Zeballos dopo una straordinaria rimonta conclusasi con il punteggio di 22-20 al quinto set. Non si tratta del match più lungo, dato che è durato circa (a seconda delle fondi, la durata varia di qualche minuto) 5h14′, una durata ben lontana dalle estenuanti 5h53′ della finale Djokovic-Nadal nel 2012. Ma questo match ha segnato due record:

– si tratta del match con più game (84) della storia degli Australian Open. Battuto il precedente record, che apparteneva al match di QF del 2003, quanto Roddick sconfisse El Aynaoui in un match che contò 83 game, uno in meno;

– Karlovic ha servito 75 ace, il doppio di Seppi, secondo in questa classifica trelativa al 1T. È record per gli Australian Open e ora Karlovic detiene questo record in tre Slam su quattro (grazie a Luca “Nenad”, utente sempre preciso e preparato) e detiene anche il record relativo ai match di Coppa Davis. Gli manca quello di Wimbledon, detenuto da Isner (112) grazie al celeberrimo match contro Mahut che forse si sta ancora giocando. Ora Karlovic affronta Whittington, giovane wild card australiana che in carriera ha ottenuto solo due vittorie. L’unica prima di quella di oggi contro Vanni a Shenzhen pochi mesi fa.

Wawrinka-Klizan, il match più avvincente

Stan ha impiegato 3h24′ per sconfiggere Klizan, che si è ritrovato 4-3 40-15 al quinto e ha complessivamente ottenuto soltanto cinque punti in meno. Pur essendo un match lunghissimo e ricco di alti e bassi, Stan ha un bilancio ampiamente positivo nel differenziale vincenti-non forzati: 60-43. Se togliamo i dati al servizio (+15), Stan resta positivo e questo è indice di un match ben giocato. Anche Klizan è in positivo togliendo il servizio(+8 diventa +3). 

Wawrinka è sceso a rete 32 volte, ottenendo in media 2 punti su 3. Ma come sempre il focus su Stan è sul rovescio. Ecco come ha colpito da fondo campo Stan nei cinque set. Riportiamo vincenti ed non forzati sommando tutti i tipi di colpi da fondo:

Set 1: 1-3 (-2)
Set 2: 2-5 (-3)
Set 3: 3-2 (+1)
Set 4: 4-2 (+2)
Set 5: 1-2 (-1)

Complessivamente Stan è andato in crescendo con il rovescio da fondo, con una leggera flessione negli ultimi game. Bilancio solo leggermento negativo (-3), ma colpo più centrato rispetto ad altri primi turni, si vedano le stats relative agli US Open, soprattutto del 3T.

Federer: il dritto e le discese a rete

Federer, assente dal campo – parliamo di match ufficiali – da oltre sei mesi, ha affrontato un primo turno tra luci ed ombre. Melzer è un macino che in passato ha creato problemi a molti big (come dimenticare la vittoria in rimonta contro Djokovic al Roland Garros 2010?), ma è ormai precipitato attorno alla 300esima posizione nel ranking ed è di qualche mese persino più vecchio di Roger.

I dubbi su Federer si concentravano soprattutto sull’efficacia del dritto (poco profondo e potente) e sulla propensione alla discesa a rete, che dai tempi di Edberg sembra esser diminuita, anche al netto dei problemi fisici. Il dritto ha fruttato complessivamente 9 vincenti da fondo campo, ma solo 4 tra passanti e colpi da fondo durante lo scambio (escludiamo le risposte vincenti), ben 10 gli errori non forzati. Numeri che dovranno migliorare già dal 2T, ma soprattutto dal 3T, soprattutto se troverà Berdych. Con il rovescio è però andata complessivamente peggio da fondo: ben 10 vincenti, che mostrano come Federer faccia più male con il rovescio di quanto faccia male con il dritto, ma 23 errori non forzati, troppi.

Quante volte è andato a rete, Federer? Soltanto 24 volte, dunque in media una volta ogni 9 punti. La distribuzione non è omogenea: 8 volte nel primo, solo 4 nel secondo, ben 10 volte nel terzo, soltanto 2 nel quarto. In totale Federer ha ottenuto due punti su tre quando è sceso a rete, ma ben 10 su 12 negli ultimi 2 set, segno che con il passare del gioco ha calibrato meglio i colpi e le tempistiche di discesa a rete, avendo anche guadagnato più confidenza (le stecche sono andate via via scemando).

I due favoriti

Un breve confronto tra i numeri dei due grandi favoriti.

Andy ha servito ben 10 ace (con 6 doppi falli), Nole ha un bilancio pari 2-2. Però Murray ha servito poche prime (48%) ottenendo molti punti (83%), mentre Djokovic il 62% ottenendo il 76%. Con la seconda scarsa resa per entrambi (43% Murray, 50% Djokovic). Murray ha concesso 5 palle break ed è stato breakato 3 volte, Djokovic lo stesso numero di opportunità, ma ha subito un break in meno.

Entrambi sono scesi a rete 10 volte (8-6 per Nole i punti ottenuti), Murray ha un bilancio vincenti-non forzati leggermente negativo (25-27), Nole più marcatamente negativo (24-34). Spiccano i 15 non forzati di Nole con il rovescio da fondo campo.

Nonostante Murray sia stato in campo 27′ in più (2h47′), ha corso poco più della metà di quanto abbia corso Djokovic (1.2 Km contro 2.2 Km). Quanto potrà pesare questo dato con il trascorrere dei match?

Il dritto di Nadal

Si è tanto parlato negli ultimi anni del dritto di Nadal, troppo corto rispetto ai fasti dei giorni di gloria. Florian Mayer non può essere considerato un avversario molto attendibile, se consideriamo che non ha pesantezza di colpi sufficiente ad impensierire Rafa. Tuttavia, Nadal ha fornito una buona prestazione con il dritto: 25 vincenti da fondo campo, tra cui 5 passanti, contro 18 non forzati. Meno bene con il rovescio: troppi 12 errori non forzati da fondo campo e troppo pochi i 4 vincenti.

Veramente ottimi i numeri al servizio: nessuna palla break concessa, 70% di prime in campo ed addirittura l’83% di punti ottenuti con la seconda, numeri suggellati da 6 ace e nessun doppio fallo. Il servizio è uno dei punti più deboli di Nadal negli ultimi due anni e mezzo, questi numeri sono incoraggianti, seppur ancora insufficienti ad immaginare un Nadal in campo nel secondo weekend del torneo.

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