Basta racchette rotte, Yonex multa le "teste calde"

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Basta racchette rotte, Yonex multa le “teste calde”

Il marchio giapponese ha introdotto una clausola nei contratti di sponsorizzazione: per ogni racchetta rotta viene sottratta una parte dell’ingaggio agli atleti sponsorizzati. Nick Kyrgios è avvertito

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“Chi rompe, paga”. Lo sanno bene alla Yonex, celebre marchio di racchette e attrezzatura per il tennis nipponico. Infatti hanno cominciato ad inserire nei propri contratti di sponsorizzazione una clausola che gli dà il diritto di togliere una parte della somma destinata ai propri clienti per ogni racchetta rotta. La decisione di Yonex è una assoluta novità nel mondo del tennis. Addirittura spesso si suppone che una racchetta frantumata possa portare pubblicità al brand visto che i registi tendono ad inquadrarla in queste occasioni. Ma nel quartiere generale dell’azienda a Tokyo evidentemente i dirigenti non sono di questo avviso.

Tra i clienti di maggiore spicco di Yonex ci sono Stan Wawrinka, Angelique Kerber e Nick Kyrgios. Proprio l’irrequieto talento australiano potrebbe essere il tennista più colpito da questa decisione. Durante la pesante sconfitta contro Seppi al secondo turno degli Australian Open, Kyrgios ha di frequente sfogato la sua frustrazione sulla propria racchetta, tanto che è stato multato di 2mila e 500 dollari per questa ragione. Tuttavia non è chiaro se nell’attuale contratto con il bad boy di Canberra sia presente la clausola visto che Yonex l’ha introdotta molto recentemente. Chissà che Kyrgios non decida di cambiar racchetta a breve.

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