Parla Ubaldo: l'Argentina non ha mai recuperato da 0-2. Italia ancora favorita

Editoriali del Direttore

Parla Ubaldo: l’Argentina non ha mai recuperato da 0-2. Italia ancora favorita

DAVIS – Barazzutti sceglierà Fognini o Seppi? Con Leo Mayer sarebbe più dura. Incredibile Berlocq: 11 ore in campo in tre giorni a 34 anni. L’eroe Darcis. I deludenti Zverev. Lo sfortunato ma ingenuo Shapovalov e la pallata nell’occhio all’arbitro

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ETERNI VECCHIETTI – L’Argentina non ha mai rimontato una sfida da 0-2. Mica ci riuscirà proprio questa volta? Io non credo. Pella non mi sembra più forte dei nostri e non ha l’animus pugnandi del guerriero Carlos Berlocq, davvero ammirevole per come – da ripescato dell’ultima ora – si è sobbarcato tre maratone di più di 11 ore e 14 set per portare a casa due punti importantissimi per la propria squadra. Mi chiedo che cosa sarebbe potuto succedere nel suo match contro Seppi se Berlocq, gladiatore indomito, fosse riuscito a trascinare anche quel match al quinto set. Ma d’altra parte è anche vero che nel doppio gli azzurri hanno avuto un matchpoint che valeva il passaggio ai quarti di finale contro il Belgio del sorprendente Steve Darcis (di cui ho scritto un profilo raccontandone le incredibile disavventure e la non meno incredibile forza d’animo quando dopo aver battuto Nadal si è dovuto fermare per parecchi mesi e non sembrava più in grado di giocare). Purtroppo quel matchpoint Fognini se lo è giocato male, steccando la palla. Forse una palla che era rimbalzata male. Capita.

LEO MAYER BRUTTO CLIENTE – Oggi si gioca il quinto match, quello decisivo. Sono curioso di vedere se Barazzutti punterà su Fognini, che non mi è apparso in gran forma, o su Seppi che invece non ha giocato male, salvo aver mostrato quella fragilità che ogni tanto lo ha attanagliato in Coppa Davis, nel corso di quel quarto set rischiato pericolosamente quando sembrava già quasi vinto. L’Argentina avrà Pella o l’ostico Mayer. In questo audio mi permetto di “bacchettare” (scusate il termine) un po’ qualche lettore che mi ha attaccato per aver io dichiarato che la Coppa Davis ha 117 anni e li dimostra. Il fatto che 14 dei primi 15 giocatori del mondo non abbiano giocato questo weekend è un fatto inoppugnabile. L’unico dei top 15 è stato Novak Djokovic e tutti sappiamo che se lui avesse fatto più strada in Australia, anzichè perdere al secondo turno contro Istomin, neppure Djokovic – patriota come pochi – sarebbe sceso in campo. Che si debba fare qualcosa mi pare innegabile. Chi lo nega farebbe lo stesso errore che hanno fatto per tutti questi dirigenti che hanno sostenuto che il problema non esisteva. Il problema invece è reale, esiste eccome.

FOLLIA SHAPOVALOV – A seguito del quasi incredibile episodio che ha visto coinvolto il giovane canadese Shapovalov, che ha colpito con una pallata l’arbitro rischiando di fargli perdere un occhio, e che è stato inevitabilmente squalificato sul 2 pari con la Gran Breatgna (ma avrebbe perso lo stesso, era sotto due set e un break nel terzo con Kylie Edmund) ho ricordato una piccola serie di casi simili e anche la squalifica di un grande che invece… voleva fare il furbetto del quartierino.

Ascoltate l’audio e fatemi sapere che ne pensate. Ringrazio quelli che hanno proposto qualcosa sulla Davis, a seguito del mio precedente audio, e a loro risponderò.Vorrei qui sapere anche se sareste interessati ad una rubrica settimanale, o quindicinale, in cui io rispondessi alle vostre domande più interessanti e curiose… Se arriveranno diversi sì, la lanceremo.

Saluti a tutti e buon ascolto

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