Zverev e il coach: "Becker? Sarebbe bello, ma costa troppo"

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Zverev e il coach: “Becker? Sarebbe bello, ma costa troppo”

Sascha, attualmente seguito da padre e fratello, apre all’idea di un vero allenatore. L’ex coach di Djokovic calzerebbe a pennello, ma serve prima vincere qualche torneo: “Potrei permettermelo tra un paio d’anni”

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Presto o tardi, per ogni ragazzo arriva il momento di allontanarsi dalla famiglia e prendere la propria strada. Questo momento sembra arrivato anche per Alexander Zverev, che dopo i recenti progressi si è evidentemente reso conto di dover trovare la molla giusta per fare il definitivo salto di qualità. Ad impersonare questa molla potrebbe essere Boris Becker, che si è separato da Djokovic al termine del 2016 dopo una collaborazione che ha portato entrambi ad un livello superiore sia nel conto dei successi, sia in quello del riconoscimento personale.

Sascha è attualmente coccolato – ma neppure troppo, vista l’intensità degli allenamenti – da un team composto da padre, madre e quel fratello maggiore di nome Mischa che negli ultimi mesi si è “ritrovato” tra Shanghai e Melbourne (a volte, specialmente durante la bella stagione europea, il quadretto domestico è completato dal cagnetto di famiglia). Tutte persone di sport, che però non si sono mai dovute confrontare con la realtà del livello top al quale il ragazzo si trova oggi. Tutto il contrario di Becker, che ha raggiunto il massimo nel tennis prima da giocatore e poi da super coach.

“Certo che Boris potrebbe aiutarmi a migliorare il mio gioco” ha dichiarato Zverev, “ma se pure volessi collaborare con lui dovrei prima vincere qualche torneo, perché ora come ora non potrei proprio permettermelo sotto il profilo economico: ci vorrebbero almeno un paio di anni”. Banale puntualizzarlo, ma i migliori si fanno pagare bene. In attesa di un ingaggio alla sua altezza, Becker continua a lavorare come commentatore per Eurosport.

E pur non trovandosi sugli spalti della Fraport Arena di Francoforte, “Bum Bum” ha seguito anche con attenzione il tie di Davis in cui Zverev è stato suo malgrado protagonista. Sascha ha trovato una vittoria agevole in singolare ma, purtroppo per i tifosi tedeschi, soprattutto due brutte sconfitte nel doppio e nell’incontro decisivo che ha promosso il Belgio ai quarti e costretto la Germania ai play off. Manca ancora qualcosa, secondo Becker: “Deve passare più tempo nelle seconde settimane degli Slam. Ma se parliamo di tennis puro, può competere con chiunque”La porta non sembra chiusa.

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