ATP Buenos Aires: Lorenzi esausto, Giannessi fuori con onore

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ATP Buenos Aires: Lorenzi esausto, Giannessi fuori con onore

I due finalisti di Quito crollano al primo turno contro Gerald Melzer e Monteiro, sfiora l’impresa Giannessi che cede al terzo contro Carreno. Nishikori rimonta

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Paolo Lorenzi: “Oggi era dura, lui ha giocato meglio i punti importanti” [VIDEO]

A Buenos Aires arriva una sconfitta all’esordio per il nostro Paolo Lorenzi, testa di serie numero 8 del torneo. Il senese classe ’81 è stato nettamente sconfitto dall’austriaco Gerald Melzer, numero 101 del mondo e fratello del più celebre Jurgen. Partita a senso unico con l’azzurro che ha faticato per tutto il match cercando di tenere il ritmo, oggi nettamente superiore, di un avversario solido da fondo campo ed efficace con il servizio. Probabilmente si sono fatte sentire le scorie dell’ottimo torneo giocato la settimana scorsa a Quito, con la finale persa per un soffio contro Estrella Burgos, nonché la difficoltà ad adattarsi in pochi giorni a condizioni di gioco completamente diverse. Ci sono infatti circa 2.800 metri di altitudine di differenza tra la capitale ecuadoregna e quella argentina.

Primo set in cui il 26enne di Vienna si dimostra subito più in condizione dell’avversario. Paolo riesce a difendere i primi due turni di servizio ma non il terzo, in cui a causa di un doppio fallo e poche prime in campo finisce per perdere la battuta alla seconda palla break. Nel gioco successivo l’italiano sale 15-30 ma non riesce a mettere ulteriormente in difficoltà l’austriaco, il quale allunga rapidamente sul 5-2. Subito dopo Lorenzi riesce ad annullare un set point e a tenere il servizio lottando ai vantaggi, ma l’epilogo del set è rimandato solo di poco, con Gerald che chiude 6-3 tenendo l’ultimo turno di battuta a 15. L’inizio del secondo parziale conferma tutte le difficoltà di giornata del nostro portacolori che perde il servizio per due volte consecutive andando subito sotto 3-0. Nel quarto game però Paolo riesce a rendersi pericoloso in risposta vincendo un paio di scambi prolungati e riuscendo a guadagnarsi tre palle break. Ma Melzer si dimostra lucido e, grazie anche a un ottimo apporto della battuta, riesce a togliersi dagli impicci e a salire 4-0. Sotto 5-2, Lorenzi al servizio commette un doppio fallo che regala il 15-40 e due match point all’austriaco. La partita sembra ormai segnata ma la grande tenacia di “Paolino” gli permette di annullare le due palle match, più una terza ai vantaggi. Subito dopo Melzer, servendo per chiudere i giochi si fa sorprendere e cede la battuta per la prima volta nell’incontro. L’epilogo però è rimandato di poco: nel game successivo l’azzurro va subito sotto 15-40, riesce ad annullare il primo match point (il terzo complessivo) con un ace ma è costretto a capitolare sul secondo venendo dunque sconfitto con un duplice 6-3. Gerald Melzer raggiunge così gli ottavi di finale dove affronterà l’argentino Guido Andreozzi.

Grande partita di Alessandro Giannessi che però non riesce nell’impresa di eliminare il numero 25 del mondo Pablo Carreno Busta. Il tennista ligure classe ’90 e attuale numero 127 ATP è costretto a cedere al 25enne spagnolo al termine di un match molto lottato in cui il nostro portacolori è stato anche avanti di un break nel terzo set. Nessun precedente a livello ATP tra i due giocatori che però si erano già incontrati quattro volte nel circuito Challenger, con Carreno che ne era sempre uscito vincitore. Primo set assolutamente senza storia chiuso in soli 21 minuti dall’iberico, con Giannessi che riesce a tenere la battuta una sola volta su quattro. La musica però cambia subito nel primo game del secondo set con l’italiano che alla prima palla break dell’incontro piazza una risposta vincente di dritto e subito dopo sale 2-0. Nel quarto gioco Alessandro riesce ad annullare due palle del controbreak servendo bene, mentre nel settimo il nastro aiuta Carreno Busta a cancellare una palla del doppio break. L’azzurro va quindi a servire per il set sul 5-4 e dopo un primo set point mancato concede allo spagnolo ben due occasioni per il 5 pari. Riesce però a neutralizzarle e poi chiudere alla terza occasione con un gran dritto a sventaglio.

Tra il secondo e la prima parte del terzo set Giannessi gioca davvero bene, riuscendo ad accelerare con il dritto in tutte le direzioni mettendo in crisi la difesa del giocatore di Gijon. Infatti nel parziale decisivo è l’italiano a piazzare il primo allungo grazie a due grandi risposte di dritto e a un nastro fortunato sul break point. Il vantaggio però dura solo per pochi game in quanto sul 3-2 Pablo mette a segno il controbreak a 15 che vale la parità. Il lottatissimo settimo gioco è quello che si rivelerà cruciale: Alessandro si guadagna due palle per tornare avanti di un break e sulla seconda ha la grande occasione di chiudere il punto con un dritto in avanzamento. Purtroppo sbaglia la direzione dell’attacco e viene punito al termine di uno scambio rocambolesco. Scampato il pericolo Carreno riesce a tenere la battuta ai vantaggi. Infine sotto 4-5 l’azzurro serve per rimanere nel match e, dopo due occasioni per il 5 pari mancate, capitola al primo match point concesso. Prestazione comunque da applausi per il nostro Alessandro Giannessi che è riuscito a fare partita pari con un giocatore da cui è distante più di cento posizioni in classifica. Al ligure è mancato veramente poco per riuscire nell’impresa. Certamente per giocare stabilmente nel circuito maggiore dovrà migliorare il rovescio, colpo ancora deficitario per questi livelli e su cui Carreno Busta ha intelligentemente insistito per venire a capo del match.

Nell’ultimo incontro di giornata sul centrale di Buenos Aires arriva la vittoria del numero 1 del seeding Kei Nishikori. Sconfitto in rimonta il 24enne argentino Diego Schwartzman, attuale numero 50 del mondo, nella prima sfida assoluta tra i due giocatori. Il numero 5 del mondo ottiene un break in apertura di match salvo poi restituirlo nel quinto game. Il primo set è molto equilibrato grazie a un ottimo Schwartzman che riesce brillantemente a tenere il ritmo di palleggio da fondocampo del giapponese. Sul 5 pari il giocatore di casa annulla una pericolosa palla break e nel gioco successivo strappa nuovamente la battuta a Nishikori portandosi a casa il set con il punteggio di 7-5. Il pubblico piuttosto numeroso sostiene a gran voce il giocatore nativo proprio di Buenos Aires, che tiene testa al più forte avversario fino al 2-2 del secondo set. A questo punto però Kei riesce ad alzare il livello del suo tennis e strappa per due volte consecutive la battuta chiudendo il parziale per 6-2 al termine di un ultimo game lottato. Il servizio perso da Schwartzman in apertura di terzo set sembra preludere a una conclusione di match agevole per Nishikori. In realtà il parziale decisivo è molto più lottato di quanto il 6-2 finale non lasci intendere, con tre break nei successivi quattro game, di cui due ad appannaggio del nipponico. Avanti 5-2, quando sembrava ormai aver sfiancato la resistenza del volenteroso argentino, Kei è costretto ad annullare ancora tre palle break prima di riuscire a chiudere al primo match point a disposizione.

Nelle altre partite vittoria per il portoghese Joao Sousa su Federico Delbonis e per il brasiliano Thiago Monteiro sul fresco vincitore dell’ATP di Quito Victor Estrella Burgos. Si ritira durante il terzo set la wild card di casa Leonardo Mayer contro Albert Ramos-Vinolas.

Risultati:

Primo turno

G. Melzer b. [8] P. Lorenzi 6-3 6-3
T. Monteiro b. V. Estrella Burgos 6-2 6-1

Secondo turno

[6] J. Sousa b. F. Delbonis 7-5 6-3
[5] A. Ramos-Vinolas b. [WC] L. Mayer 6-7(4) 7-6(3) 1-0 rit.
[4] P. Carreno Busta b. [Q] A. Giannessi 6-1 4-6 6-4
[1] K. Nishikori b. D. Schwartzman 5-7 6-2 6-2

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