L'impresa storica di David Goffin raccontata dalla stampa belga

Personaggi

L’impresa storica di David Goffin raccontata dalla stampa belga

Grazie alla finale di Rotterdam, David Goffin è il primo uomo del Belgio ad entrare nella top 10. L’impresa “Histor1Que” di David raccontata e spiegata dal quotidiano belga Sudpresse

Pubblicato

il

 

Dopo Justine Henin e Kim Klijsters, ora è David Goffin a scrivere la storia del tennis belga. A 26 anni, approdando alla finale del torneo di Rotterdam, David è infatti il primo tennista belga a varcare la soglia della top 10 regalando una giornata memorabile allo sport del proprio paese.

Histor1Que” David Goffin. Così titola il quotidiano della Vallonia e della regione di Bruxelles Sudpresse, con un simpatico clin d’oeil alla posizione n. 10 raggiunta dall’indefesso tennista di Liegi.

Goffin 3

Grande impresa davvero per David che, entrando a far parte dell’ambitissima rosa della Top 10, ottiene il giusto coronamento dopo tre anni di duro lavoro e continui progressi. “Goffin ha ormai la stoffa e il livello di un top 10″ scrive Yves Simon,  penna eccellente del tennis belga, “capace di battere in un anno tennisti del calibro di Wawrinka, Del Potro, Berdych et Monfils e di approdare ai quarti negli slam, in semifinale nei Masters 1000 ma, soprattutto, di sviluppare un tennis esplosivo, temuto dai tennisti più forti del circuito. Certo, si può sempre fare meglio, come perdere meno finali Atp. Goffin entra, sì, nei primi dieci giocatori al mondo ma ha perso domenica contro Tsonga la sesta finale di fila, la seconda quest’anno dopo quella di Sofia la settimana scorsa“.

Ma Goffin sta percorrendo la strada giusta e, se avesse sconfitto Jo, sarebbe salito fino alla posizione n. 7 del ranking. Tuttavia, nonostante l’exploit de Rotterdam, il giovane David, proprio come la Henin in passato, attira su di sé ancora qualche critica da parte di una frangia di tifosi secondo cui potrebbe fare ancora di più. Ma “Goffin ha compiuto un’impresa storica” continua Simon “e, anche se molti vorrebbero che andasse ancora più veloce, i suoi progressi sono costanti nel tempo”.

Un giorno, quando saremo riuniti intorno al fuoco del caminetto, potrò raccontare ai miei nipotini che ho allenato il n. 10 del mondo e, adesso, finalmente, non mi chiederanno più nulla su questo argomento!” scherza Thierry Van Cleemput, l’allenatore di Goffin. Poi, facendosi nuovamente serio, commenta la perfomance del suo pupillo, affermando che “certo, è frustrante terminare ancora un torneo con il trofeo più piccolo; ma non bisogna soffermarsi solo su questo aspetto. Io preferisco ricordare i sette degli ultimi nove match di David, conquistati nel modo giusto e con avversari difficili. Contro Tsonga gli sono mancate un po’ le energie alla fine per contenere la reazione del francese“.

Goffin 1

Detto questo, Goffin non deve e non vuole accontentarsi: “Fortunatamente David può ancora progredire” continua Van Cleemput, “l’obbiettivo è che possa dare sempre il meglio di sé. Contro Dimitrov è stato molto offensivo anche se non è riuscito ad essere sempre incisivo nel gioco di volo. C’è ancora da lavorare. Bisogna puntare in alto, ma non troppo e subito allo stesso tempo. Una cosa alla volta, bisogna essere ambiziosi ma rispettando i tempi e con il metodo giusto“.

Attualmente David è il 5° giocatore nella race per le ATP Finals; è il 3° tennista nato negli anni ’90 ad essere tra i primi 10 del mondo, dopo Milos Raonic (26 anni e n. 4) e Dominic Thiem ( 23 anni e n. 8) ed il primo uomo belga a far parte dei primi dieci giocatori del mondo. Prima di lui Xavier Malisse era riuscito a varcare la soglia della Top 20, piazzandosi al n. 19.

Ho cominciato la finale con grande intensità, portandomi in vantaggio 4-1, ma era difficile sostenere un tale ritmo per tutto l’incontro” afferma David intervistato da Yves Simon. “Alla fine mi è mancata un po’ di freschezza e m sentivo un po’ svuotato mentalmente. Confesso che il quarto di finale di venerdì, in cui volevo prendere la rivincita contro Dimitrov, mi ha richiesto tante energie, anche perché venivo già dallo sforzo della finale di Sofia. E poi Jo ha cominciato a spingere sempre di più con il dritto e, invece di comandare gli scambi, mi sono ritrovato a subire il suo gioco“.

Per Goffin si tratta della 6a sconfitta di fila in finale ma, soprattutto, l’ingresso nella Top 10... “Devo dire che ho già dimenticato questa sconfitta!” rivela il belga, “No, non sono deluso. Sono talmente contento del livello di gioco prodotto in campo nelle ultime due settimane che, vi assicuro, dormirò benissimo stanotte. E poi sono super felice di essere diventato n. 10 del mondo!“.

Lo sapete. Per me [la classifica] non è mai stato un vero e proprio obbiettivo. Ma ovviamente sono felice e questo risultato è la giusta ricompensa dopo anni di lavoro. Non si diventa n. 10 in una settimana! Faccio di tutto perché il mio tennis, la condizione fisica e l’atteggiamento in campo siano al meglio e questa è la prova che il mio team ed io stiamo facendo le scelte giuste, sia nel modo di lavorare che nella programmazione“.

E adesso?Ora devo continuare così, cercando di migliorare ancora. Ci sono ancora tanti punti da conquistare ma bisogna restare con i piedi per terra. Il livello attuale è altissimo e anche i match contro il n. 30 o 50 del mondo sono vere battaglie e ogni vittoria è una soddisfazione. Adesso prenderò alcuni giorni di riposo a Monaco e poi mercoledì partirò per il torneo di Acapulco. Poi ci saranno Indian Wells e Miami. Cercherò di affrontare questi appuntamenti con serenità. Mi sento più forte fisicamente e a mio agio con il mio gioco. Mi voglio concentrare su questi aspetti, senza mettermi alcuna pressione“.

Insomma, benvenuto tra i grandi David Goffin. E l’impresa di David suscita ovviamente anche l’entusiasmo dell’ex tennista belga Filip Dewulf, ex n. 39 del mondo, che afferma:David ha grandi margini di miglioramento. I progressi ci sono ogni anno e, poiché oggi un giocatore raggiunge l’apice del successo in media a 29-30 anni, David ha ancora tutte le possibilità di salire ancora. Ha solo 26 anni e, fra qualche anno, con i Big Four forse un po’ meno competitivi, potrà imporsi ancora di più. Non dico che sarà n. 1 del mondo ma, se oggi è stato a un passo dal n. 7, probabilmente la top 5 non è poi così lontana“.

Goffin 2

Continua a leggere
Commenti
Advertisement

⚠️ Warning, la newsletter di Ubitennis

Iscriviti a WARNING ⚠️

La nostra newsletter, divertente, arriva ogni venerdì ed è scritta con tanta competenza ed ironia. Privacy Policy.

 

Advertisement
Advertisement
Advertisement