SI COMINCIA – Giornata tranquilla al Brasil Open di San Paolo. Nonostante il carnevale, il lunedì con solo tre singolari in programma e Federer in TV, alcune decine di persone sono già presenti sulla quadra central alle quattro del pomeriggio. L’argentino Renzo Olivo e lo spagnolo Íñigo Cervantes, rispettivamente 92° e 125° del ranking, cominciano a giocare irriguardosi nei confronti di chi si aggira per le tribune assolate alla ricerca del posto perfetto. I ripetuti appelli dell’arbitro cadono nel vuoto, così Olivo decide di commettere un paio di doppi falli e cedere subito il servizio in modo da non disturbare oltre; Cervantes, cavallerescamente, rende subito il break e l’onesta giornata di lavoro può iniziare sul serio. Íñigo, spesso piegato in due e con il respiro affannoso, si alza la maglietta per mostrare i chili di troppo, ma Renzo non si fa impressionare. C’è spazio anche per l’arbitro, sceso dalla sedia all’avventata ricerca di un segno perduto e salvato dal prode giudice di linea che, in un impeto di generosità, si avvicina per indicargli l’impronta della palla – o di quello che è – per toglierlo dai guai. Dopo che entrambi i giocatori hanno vanamente servito per il set (Olivo sul 5-3, Cervantes sul 6-5), l’argentino annulla un set point nel tie-break che poi conquista grazie a un doppio fallo dello spagnolo, il quale alza subito la mano chiedendo di andare in bagno e il MTO per farsi fasciare un dito. Nel secondo parziale, è Olivo ad allungare, ma si fa raggiungere sul 4 pari; strappa di nuovo il servizio all’avversario, salva una palla break e fa suo l’incontro.

DAVISMEN – Sul centrale, entrano Fognini e Bolelli per un doppio contro due argentini – il mancino Federico Delbonis e Máximo Gonzalez, nato a Tandil cinque anni prima di Del Potro. Gli azzurri iniziano male e la lunga interruzione per pioggia non cambia l’inerzia del primo set. Fabio e Simone dominano però la seconda partita e illudono la coppia argentina lasciandole un vantaggio di 7 a 2 nel super tie-break che poi si aggiudicano con un parziale di 8 punti a 1. Nel frattempo, sul campo 1, l’argentino Guido Pella ha vita facile con il qualificato brasiliano Guilherme Clezar, già sconfitto quattro volte su cinque a livello Challenger. Il loro primo incontro del circuito maggiore non riserva sorprese e Pella ritrova la vittoria che mancava da ottobre.

LUZ NON SI ACCENDE – Nel suo match d’esordio a livello di ATP World Tour, la wild card Orlando Luz affronta il portoghese Gastão Elias, numero 98. Raggiunta la vetta della classifica juniores due anni fa e attualmente oltre il numero 500 ATP, il diciannovenne brasiliano inizia contratto e ottiene il primo quindici, salutato con un applauso del pubblico, dopo nove dell’avversario. Resta comunque in scia e si procura due palle per agganciare Elias sul 3-3. Scampato il pericolo, il portoghese ritrova la concentrazione necessaria per incamerare il primo parziale senza cedere altri giochi. Nel secondo set, Luz riesce a sfruttare il proprio servizio, fa vedere qualche qualche bella giocata e limita le ingenuità. La superiorità di Elias negli scambi è un po’ meno evidente e i due procedono testa a testa fino al 5 pari senza concedere palle break. Nonostante il vantaggio di servire per primo, Luz dimostra di sentire la tensione del finale di set e cede il turno di battuta con quattro errori. Elias ringrazia e, nel game successivo, chiude al secondo match point.

MARTEDÌ FRA ITALIANI E NEXT GEN – Il programma del secondo giorno prevede, tra gli altri, Alessandro Giannessi contro Dutra Silva, il derby Fognini-Cecchinato e la sfida under 20 tra Akira Santillan e Casper Ruud, fresco semifinalista a Rio.

Risultati:

R. Olivo b. Í. Cervantes 7-6(6) 6-4
G. Pella b. [Q] G. Clezar 6-2 6-3
G. Elias b. [WC] O. Luz 6-2 7-5

Michelangelo Sottili