ATP San Paolo: Fognini supera Giannessi e vola ai quarti

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ATP San Paolo: Fognini supera Giannessi e vola ai quarti

Per la prima volta in stagione, l’azzurro supera il secondo turno. Tutto facile per Cuevas e Schwartzman

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UN QUARTO, FINALMENTE – La prima volta tra Fabio Fognini e Alessandro Giannessi vale l’accesso ai quarti di finale del Brasil Open. In realtà, i due liguri si erano già incontrati a livello Challenger nel 2010 a Genova, con Fognini che si impose in due set. Grazie a una frazione di tabellone con tre italiani su quattro e a Giannessi che, a scanso di brutte sorprese, ha subito eliminato l’intruso eppur di casa Dutra Silva, l’Italia avrà un proprio rappresentante nella seconda parte della settimana. I due iniziano scambiando da fondo con buona intensità e offrendo al pubblico del centrale diversi vincenti. È Fognini a conquistare per primo una palla break con un tocco preciso recuperando una buona smorzata di Giannessi che però si salva con il servizio. Ancora problemi per lo spezzino nel successivo turno di battuta: in un game da venti punti, concede e annulla tre palle break. Nulla può, invece, sul 4 pari, replicando ai due vincenti di Fabio con un doppio fallo e un errore in uscita dal servizio. Il sanremese serve così per il set sul 5-4 ma, dopo un primo vincente con la complicità dell’avversario, gioca troppo passivo il punto seguente per poi regalare il gioco con tre gratuiti. Il set si decide in un tie-break dove Giannessi risulta non pervenuto, ottenendo un solo punto sullo 0-4 con un estemporaneo serve&(drop)volley. Il secondo parziale inizia offrendo uno spettacolo decisamente inferiore con troppi errori non forzati. Dopo un affettuoso scambio di break al terzo e quarto gioco, Fognini pare accendersi solo quando deve salvare il suo turno di battuta da palle break svogliatamente concesse. Il livello sale lentamente e Giannessi conquista il punto che lo porta sul 6 pari chiudendo con un vincente lo scambio più spettacolare del match. Anche questo tie-break, però, non concede emozioni: sul 3-2, Fabio opera il mini-break con una buona accelerazione a cui seguono due gratuiti di Giannessi e il match finisce lì. Domani, l’azzurro se la vedrà con il vincente fra Pablo Carreño Busta e João Souza.

SOUZA CON LA Z (E POCO ALTRO) – Lo spagnolo Pablo Carreño Busta, prima testa di serie, conferma il momento di forma superando il brasiliano João Souza, già battuto la settimana scorsa a Rio, torneo in cui ha raggiunto la finale. Souza fa capire subito il tipo di match che vuole giocare: dopo aver ceduto il servizio al terzo game, conquista il primo quindici di quello successivo grazie a un nastro fortunato, ma non finge neanche di chiedere scusa, anzi, mostra il pugno; Carreño replica con quattro vincenti consecutivi e un altro break. Qualche minuto dopo, sul punto del 5-1 per Carreño, il brasiliano fa scendere l’arbitro indicando un segno per lui fuori nonostante il rumore della palla sulla riga sia giunto anche all’addetto che riassestava il campo 1 dopo il match di Cuevas. Carreño spreca tre set point servendo sul 5-2 e perde uno dei due break di vantaggio tra le urla del pubblico. Finalmente, un’espressione vagamente infastidita gli attraversa il viso, ma tiene la concentrazione e il turno di battuta sul 5-4. Nel secondo set, lo spagnolo va subito avanti di un break e la differenza di livello tra i due tennisti non lascia scampo a Souza, il quale non può che consolarsi tirando qualche vincente occasionale prima dell’inevitabile epilogo. Sarà quindi Carreño Busta l’avversario di Fognini ai quarti. Poco prima, sulla quadra 1 lontano da occhi indiscreti, il numero 3 del tabellone Pablo Cuevas ha avuto vita facile contro l’argentino Facundo Bagnis e aspetta il vincente fra Diego Schwartzman e Gerald Melzer (sì, sarà l’argentino).

DIEGO E IL MANCINO – Dal non tanto alto dei suoi 170 centimetri, Diego Schwartzman domina l’austriaco Gerald Melzer nell’incontro che assegna l’ultimo posto ai quarti di finale. L’argentino, già autore di un’ottima prestazione al primo turno contro Bellucci, sbaglia pochissimo, non teme la diagonale del dritto mancino, è quasi costantemente al comando degli scambi e Melzer fatica a organizzarsi. E allora è comprensibile che, ceduto 2-6 il primo set e il servizio in apertura di secondo, il fratellino di Jürgen accolga come manna quella che per tutti gli altri è una scocciatura: incontro sospeso per pioggia e campo rapidamente coperto da un antiestetico ma funzionale telone impermeabile blu. L’interruzione delude però le aspettative austriache perché l’inerzia del match non cambia: Schwartzman, sempre più solido negli scambi da fondo, si porta con facilità sul 3-0 prima di concedere una piccola pausa a sé stesso e restituire uno dei due break di vantaggio all’avversario. Melzer ha capito da un pezzo che non è serata ed eviterebbe ulteriori prove a conferma che, viceversa, arrivano; per esempio, quando una sua palla centra la linea del servizio mandando fuori tempo Schwartzman dal cui dritto colpito chissà come esce tuttavia un vincente che lascia fermo Gerald. È uno degli otto punti consecutivi conquistati da Dieguito dopo l’illusoria pausa che tolgono ogni residua speranza a Melzer. 

Risultati:

[5] F. Fognini b. [Q] A. Giannessi 7-6(1) 7-6(3)
[3] P. Cuevas b. F. Bagnis 6-2 6-2
[1] P. Carreño Busta b. [WC] J. Souza 6-4 6-2
[6] D. Schwartzman b. G. Melzer 6-2 6-2

Michelangelo Sottili

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