ATP Acapulco: zio Sam è una delizia, Nadal s'inchina

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ATP Acapulco: zio Sam è una delizia, Nadal s’inchina

Esito a sorpresa sulle coste messicane. Sam Querrey gioca un tennis straordinario e batte Rafa Nadal

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S. Querrey b. [2] R. Nadal 6-3 7-6(3)

Oggi, ad Acapulco, l’avversario è Sam Querrey, numero 40 al mondo, e Rafa Nadal sembra tornato quello di un tempo. Rafa ad Acapulco ci ha già vinto due volte, sulla terra rossa però, sempre senza lasciare un set. E zero sono anche i set persi in questa edizione. L’americano ne ha invece concessi due: uno ieri contro Kyrgios e l’altro nel primo turno contro Kyle Edmund. Il cammino di Querrey è stato di tutto rispetto: Edmund, Goffin, Thiem, Kyrgios. Due top ten ed un top venti: difficile chiedere di più ad un ATP 500. Sam si presenta dunque alla finale in fiducia, e pronto ad affidare al rendimento del servizio tutte le speranze di successo. Comunque vada, la prossima settimana Querrey farà ritorno nella top 30: ventinovesimo in caso di sconfitta e ventiseiesimo in caso di trionfo. Rafa ieri ha sciolto tutti i dubbi che avevano fatto capolino dopo il primo set contro Nishioka. I colpi, sia dritto che rovescio, sia lungolinea che in diagonale, hanno funzionato magnificamente e la forma fisica è ottimale. La vittoria del torneo sarebbe la settantesima in carriera.

NADAL VA SOTTO – L’americano mette in campo solo prime di servizio nel primo gioco, vincendolo a 15. Querrey dovrà puntare a tenere la percentuale alta durante la partita; ieri contro Kyrgios ha servito solo il 56% di prime. Contro Rafa servirà alzarla, e di molto. Nadal inizia invece un po’ contratto, commettendo un doppio fallo e mettendo in campo due prime su sei. Tanto basta però per tenere il servizio, sfruttando qualche imprecisione di troppo di rovescio da parte dell’americano. Querrey continua ad essere inattaccabile al servizio; siamo già a tre ace in due turni di battuta. Da fondocampo, però, Querrey continua a perdere la misura. Esattamente come Cilic ieri, l’americano ha paura di entrare nello scambio e preferisce l’iperaggressività, al costo di qualche e(o)rrore, al palleggio da fondo, su cui avrebbe del resto poche speranze. Nadal intanto inizia ad ingranare: arriva il primo vincente in risposta, un rovescio incrociato che accarezza la linea. Sulla prima dell’americano però riesce a far poco, e il set resta ancorato ai turni di battuta: 3 a 2 per Querrey. Nadal tiene il servizio facilmente nel sesto gioco; l’impressione, tuttavia, è che la partita stia seguendo i ritmi desiderati da Querrey. Gli scambi lunghi si contano su una mano, così come i punti vinti in risposta: cinque dopo sette giochi. Sotto 4 a 3, Nadal commette un doppio fallo per iniziare il game. Nel punto successivo Querrey sbraccia di dritto lungolinea, producendo un vincente sulla riga. Un dritto lungo di Rafa regale le prime palle break dell’incontro all’americano. Ed incredibilmente, una risposta vincente di rovescio in allungo dà il break, a zero, a Querrey: 5 giochi a 3. Sam è on a roll: il dritto è infallibile e il servizio inattaccabile. 67% di prime in campo e 94% di punti vinti con la prima. Il game conclusivo è pura formalità: 6-3 Querrey e primo set perso in tre partecipazioni ad Acapulco per Rafa.

PRESSIONE PER QUERREY – Nadal risponde molto dietro la riga di fondo al servizio dell’americano e fatica ad entrare nello scambio. La carenza di ritmo influisce anche sul rendimento dei fondamentali, spesso imprecisi al momento di chiudere. Rafa inizia però bene il secondo set: battuta tenuta a zero con tanto di vamos sul rovescio lungolinea vincente a chiusura di game. Lo spagnolo si fa anche più vicino in risposta e Querrey avverte subito la pressione. Due doppi falli e un dritto in rete danno la prima palla break a Nadal, annullata dl dritto dell’americano. Rafa mette più risposte in campo e finalmente inizia a funzionare anche il dritto lungolinea. Querrey si libera del game con l’aiuto del servizio, mettendosi in carreggiata anche nel secondo set. Nel gioco successivo, due gratuiti di Nadal danno la possibilità di break all’americano. Rafa la cancella attaccando di dritto, conquistando poi il game e aumentando conseguentemente l’intensità e il volume dei vamos.  Rafa continua ad andare in difficoltà alla battuta, spesso più per meriti di Querrey, dodici i vincenti di dritto contro i sette di Nadal, che per suoi demeriti. Un altro vincente dell’americano, questa volta di rovescio, lo porta ai vantaggi nel quinto game. Il maiorchino riesce ancora a tenere il servizio, ma la trama della partita non sembra troppo dissimile da quella del primo set: Querrey veleggia in battuta e Rafa fatica ad impostare lo scambio. Dopo un’ora di gioco, Sam è già a 12 ace, e la percentuale di prima è salita al 70%.

LA RESA – Sotto 4 a 3, Querrey torna ad essere vittima della pressione avvertita nel secondo gioco del set.  Riprende a sbagliare da fondo, prima di dritto e poi di rovescio, e al servizio diventa meno preciso. Sotto 15-40, salva la prima palla break con la battuta. Sulla seconda però, attacca flebilmente sul dritto di Nadal. Sembra fatta, la volée di rimessa di Querrey è un rigore a porta vuota per il rovescio di Rafa. Che però sbaglia. Un altro passante, questa volta di dritto, finisce in rete sulla quarta palla break del game. Saranno cinque in totale le palle break del game, comunque insufficienti a portare Nadal in vantaggio. Il diciassettesimo ace sigilla il punteggio sul 4-4. Enorme occasione sfumata da Rafa, stranamente poco lucido al momento di piazzare la zampata. Il pubblico è tutto dalla parte del maiorchino e ogni punto è accompagnato da un boato. Sarebbe quasi una beffa per il torneo, e per gli spettatori, veder trionfare Querrey dopo aver portato quattro top ten in tabellone. Eppure l’americano non ha tolto niente a nessuno, neanche questa sera. Solidissimo al servizio ed esplosivo da fondo campo, Sam sta eseguendo alla perfezione il suo game plan. Il set si riscalda in prossimità del traguardo. Rafa si produce in passanti da circoletto rosso (cit) uno di dritto ne merita anche un altro – e Querrey continua a martellare con servizio e dritto. Si arriva quindi al tiebreak. Ancora due vincenti di dritto, uno per parte, portano il pubblico in visibilio. Il livello si è alzato e la palla pesa di più. Non per Querrey, però, ancora infallibile da destra. Il primo minibreak è per lui: una risposta steccata di dritto si trasforma in un toppone difficile da controllare, e il dritto di Rafa vola via. 5-3 per l’americano. Un rovescio largo porta tre match point a Querrey; i primi due saranno al servizio. Il primo è quello buono! Il dritto di Nadal vola via e Sam Querrey conquista il nono titolo in carriera. Partita straordinaria dell’americano, perfetto in ogni fondamentale e deciso nei momenti chiave. Nadal sottotono rispetto a ieri e mai davvero in grado di incidere e manovrare il gioco con il dritto. Non bastano mille e (centocinquanta) una notte ad interrompere il digiuno su cemento.

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