Indian Wells, Serena non c'è: ancora giù dal trono (Cocchi)

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Indian Wells, Serena non c’è: ancora giù dal trono (Cocchi)

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Serena non c’è: ancora giù dal trono (Federica Cocchi, Gazzetta dello Sport)

Giù dal trono, di nuovo. Il forfeit a Indian Wells costerà a Serena Williams, ferma dalla vittorie degli Australian Open, la leadership mondiale che da lunedì passerà nelle mani di Angelique Kerber. Serena è acciaccata, questa volta è un problema al ginocchio sinistro a scombinare i programmi. Un forfeit prima sussurrato e poi confermato nella sera di martedì, quando subito era partito il gossip sulla presunta gravidanza. Ipotesi non impossibile per la Williams che ha 34 anni ed è promessa sposa di Alexis Ohanian, co fondatore del social network Reddit. E invece niente dolce attesa per la vincitrice di 23 titoli Slam, è proprio il ginocchio a fermarla per un po’, almeno fino all’inizio di aprile, visto che ha già cancellato la sua presenza anche a Miami dove ha già collezionato otto trofei. Un rapporto tormentato quello tra la Williams e il torneo californiano, boicottato per 14 anni dopo che, nel 2001, era stata vittima insieme alla sua famiglia, di insulti razzisti. Nel 2015 si era infortunata e lo scorso anno era arrivata in finale battuta dalla Azarenka, un’altra che non può difendere i punti causa lo stop per maternità. «Sono costretta a dare forfait nei tornei di Indian Wells e di Miami — ha comunicato poi la regina —. Non mi sono potuta allenare a causa del mio ginocchio. Sono davvero dispiaciuta di non poter prendere parte a questi tornei. Continuerò ad andare avanti e a rimanere positiva, mi auguro di tornare nel circuito il più rapidamente possibile».

Anni di traumi e fatiche non possono che lasciare il segno su un atleta del livello di Serena che, arrivata alla sua età, deve preservare il più possibile la propria salute se vuole allungarsi la carriera, come insegna Federer. Insomma, serve un progetto a lungo termine e molto mirato, come aveva anche spiegato il suo coach Mouratoglou a inizio stagione: «Mantenere il numero uno non è l’obiettivo — sono state le parole del tecnico -, serve una costanza di rendimento in tanti tornei di seguito che Serena non può avere, per le sue condizioni fisiche. L’obiettivo è vincere altri tornei dello Slam nei prossimi due o tre anni». Se in California manca la regina incontrastata del tennis femminile, il tabellone maschile è praticamente a ranghi completi per il primo Masters 1000 della stagione. Solo Milos Raonic, fermo per un problema al bicipite femorale sinistro, ha dovuto abbandonare, con conseguente promozione di Juan Martin Del Potro a testa di serie. Il sorteggio è stato birichino, piazzando tre dei fab four nella parte bassa del tabellone, con tanto di possibile ottavo di finale tra Federer e Nadal.

Djokovic, che va a caccia del «1000» numero 31 per allungare il suo bottino record, potrebbe trovare sulla sua strada un motivatissimo Del Potro e, più avanti, uno tra Kyrgios e Zverev. Fortunatamente Nole non ritiene più il tennis una priorità assoluta nella vita, come ha più volte dichiarato anche negli ultimi tempi, altrimenti il rischio è quello di un’altra delusione. «Sono un tennista, un padre, un marito, e non posso essere sempre al top in tutti i ruoli — ha detto il n. 2 dopo la sconfitta di Acapulco con Kyrgios —. Il tennis però continua a darmi tante emozioni e fino a che sarà così non ho nessuna intenzione di smettere». Si frega le mani il numero 1 al mondo Andy Murray, finalmente libero dall’herpes zoster e fresco di primo titolo stagionale a Dubai (…)

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