WTA IW: Giorgi e Schiavone KO, reazione Errani [AUDIO]

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WTA IW: Giorgi e Schiavone KO, reazione Errani [AUDIO]

Giorgi rimane in partita solo il primo set, eliminata da una solida Johanna Larsson. Schiavone fallisce molte occasioni e cede con un doppio 6-3 a Louisa Chirico. Una febbricitante Errani rimonta un set a Minella e avanza al secondo turno

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S. Errani b. [Q] M. Minella 1-6 6-4 7-5 (Lorenzo Colle)

Sullo Stadium 6, Sara Errani (104 WTA) compie un piccolo, ma importante, passo per uscire dalla crisi, sconfiggendo la qualificata Mandy Minella (76 WTA), al termine di una vera e propria maratona. Nei due precedenti, giocati entrambi nel 2012, l’italiana aveva lasciato complessivamente cinque giochi alla propria avversaria, ma la storia recente sembrava far pendere l’ago della bilancia dalla parte della lussemburghese.

In apertura di match Sara si procura subito una palla break manovrando benissimo da fondo, ma Minella si cava d’impaccio con il servizio e va 1-0. Nel gioco successivo è la bolognese a perdere il servizio a 15, nonostante un ace. Errani fatica moltissimo a trovare ritmo ed è quasi sempre la prima a sbagliare, complice una condizione atletica non ottimale che la costringe ad arrivare in ritardo sulla palla e a colpire costantemente in affanno. Minella, dal canto suo, non concede nulla e sale 5-0 in 18 minuti. Sara evita l’onta del bagel salvando tre set point e portando a casa un game da diciotto punti. Sfoderando la sua innata indole di combattente, annulla altri tre set point con ottime risposte, ma al quarto è costretta a capitolare e a cedere il parziale per 6-1. L’italiana mantiene la grinta messa in mostra sul finire del primo set, tiene il servizio e si procura una palla break, non riuscendo però a sfruttarla. Di nuovo è Minella ad andare avanti di un break, grazie a tre ottimi vincenti, salvo poi riportare tutto in parità con tre autentici regali. Nel lunghissimo quinto gioco, Sara viene graziata dalle risposte fuori misura della lussemburghese, che non sfrutta cinque palle break. Forse snervata per le occasioni sprecate, Minella si abbandona alla discontinuità: prima regala alla propria avversaria la possibilità di servire per il set sul 5-3, poi si riprende il break rispondendo profondo e infine perde nuovamente il servizio (e il set).

Nel terzo parziale, Minella inizia ad alzare le traiettorie per costringere Sara a indietreggiare e a colpire in maniera scomoda. La tattica paga e la lussemburghese si issa sul 3-1. L’italiana è alle corde fisicamente e tennisticamente, ma, nonostante qualche gesto di scoramento, mentalmente c’è ancora. Approfittando di un piccolo calo dell’avversaria, recupera lo svantaggio e si riporta sul 3-3. Entrambe le giocatrici sono molto stanche adesso e la tensione è palpabile. Dopo uno scambio di break, Sara riesce a tenere la battuta, ribattendo colpo su colpo alle accelerazioni di Minella. I gemiti della bolognese sono al massimo dei decibel, ma la lussemburghese non trema e si porta sul 5-5. Sembra tutto apparecchiato per il tiebreak, ma nel dodicesimo gioco Errani riesce a procurarsi match point, grazie ad alcune prodezze in difesa e a un doppio fallo dell’avversaria. Un duello a rete pone la parola fine su questa battaglia, durata due ore e quarantacinque minuti. Segnali incoraggianti da parte della tennista azzurra, che al prossimo turno affronterà la testa di serie numero 17 Barbora Strycova (7-2 i precedenti in favore di Sara).

L. Chirico b. F. Schiavone 6-3 6-3 (da Indian Wells, Luca Baldissera)

Si ferma al primo turno del tabellone principale, dopo due buone vittorie nelle qualificazioni, l’ultima avventura di Francesca Schiavone a Indian Wells. La statunitense Louisa Chirico (20 anni, 65 WTA), di regolarità e pazienza, riesce a disinnescare il tennis propositivo della milanese, che può rimproverarsi diverse occasioni non concretizzate soprattutto nel primo set. Nel game di avvio, al servizio Louisa, Francesca non trasforma due palle break, il match procede senza sussulti fino al 4-3 per la Chirico. L’azzurra spinge, taglia il rovescio, accelera con successo diverse volte, e nei primi tre turni di battuta concede solo un punto al’avversaria. Dopodiché, un passaggio a vuoto tremendo (4 gratuiti da fondocampo consecutivi) le costa il break quasi a sorpresa, Louisa ringrazia, incassa, e va a servire per il set sul 5-3. Schiavone reagisce, attacca e va a rete, e si procura il 15-40, due palle del contro-break, ma le spreca con altri due errori non forzati, ne arriva un’altra, fallita anch’essa, e due punti dopo, al primo set-point, la Chirico chiude senza esitare, 6-3. Gran peccato, ma c’è ancora modo di rimediare.

Purtroppo, però, il momentaccio di Francesca prosegue a inizio secondo parziale, va subito sotto 15-40 e due palle break, la seconda la condanna a cedere il secondo turno di battuta consecutivo, e poco dopo Louisa sale 2-0, una serie di 5 game per lei che hanno spezzato la partita. Di nuovo aggressiva e spesso a rete la Schiavone, controbrekka subito, e pareggia 2-2, ma immediatamente dopo si fa trascinare in un gioco lottatissimo di 11 punti, che alla fine la vede cedere ancora la battuta, 3-2 per la statunitense. Di nuovo l’orgoglio della “leonessa” e un tennis a tutto rischio la portano al contro-break, 3 pari, il match ha poco senso tattico adesso, l’impressione è che la Chirico stia cercando solidità lasciando rischi ed errori alla Schiavone, e purtroppo sembra avere ragione lei. Arriva il quarto break in suo favore, 4-3 e servizio avanti Louisa, Francesca non riesce nell’ennesima reazione, 5-3, e nel game successivo arriva il 15-40 e due match point per la Chirico, che alla seconda opportunità strappa la battuta per la quinta volta alla Schiavone chiudendo il match, 6-3 6-3.

Peccato davvero per l’azzurra, sicuramente avrebbe potuto essere maggiormente concreta in particolare nel primo set (5 palle break non sfruttate, ne è bastata una a Louisa), ma è stato in ogni caso bello poterla vedere in campo nel tabellone principale. In bocca al lupo, Francesca, per la continuazione di questo tuo ultimo anno di una carriera fantastica.

J. Larsson b. C. Giorgi 7-6(3) 6-3 (CiCi)

Dura poco meno di due ore l’avventura nel deserto per Camila Giorgi: l’azzurra, scesa al numero 73 WTA, si arrende in due set alla svedese Johanna Larsson, numero 57 del ranking: 1-1 i precedenti, l’ultimo vinto da Giorgi agli US Open di due anni fa.

Camila non si distacca dal suo canovaccio tradizionale, sparando a tutta qualsiasi colpo a rimbalzo: il servizio tiene bene, anche le seconde sono ficcanti e aggressive, per quanto i numerosi errori la penalizzino come spesso accade. Larsson preferisce manovrare con soluzioni in top, cercando di portare l’azzurra su un terreno che non sia quello del puro ritmo: la svedese si affida ad una battuta per nulla potente ma estremamente lavorata, sopratutto con importanti kick da sinistra che rimbalzano altissimi. È suo il primo break ottenuto su due gratuiti in lunghezza di Giorgi, bravissima però a riaccendersi immediatamente per impattare 4-4: si arriva al tie-break, nel quale la marchigiana dimentica di mettere l’interruttore su on, lasciando scappare l’avversaria sul 5-0 a suon di errori con il dritto. Larsson ringrazia e chiude pochi minuti dopo per mettere in borsa il primo parziale.

La chiacchierata con papà Sergio nella pausa tra i set non frutta gli effetti sperati, e Camila si fa catturare dalla rete di trame intelligenti della scandinava: Larsson continua infatti a spingere poco ma rimanere costante e piuttosto ordinata in difesa, costringendo Giorgi ogni volta ad un colpo in più. 4-1 per la nordeuropea in un battito di ciglia, prima di un momento di pesante smarrimento al servizio: tre doppi falli in un solo game per restituire il break, Giorgi potrebbe approfittarne per guadagnarne in serenità ma non riesce a trovare concretezza. L’italoargentina si incarta nuovamente nel gioco successivo, permettendo all’avversaria di andare a servire per il match: 0-30 a causa di una battuta tremebonda, prima di ritrovare verve con il solito kick e dritto dalla parte opposta, per sigillare la contesa. 7-6 6-3 in cento minuti: Larsson affronterà Kuznetsova al turno successivo. Per Giorgi il miglior risultato in California rimane l’ottavo di finale perso nel 2014 contro Pennetta, quando al terzo turno riuscì a superare in tre set Maria Sharapova.

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