Indian Wells: un martedì da leoni

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Indian Wells: un martedì da leoni

In campo la parte bassa del tabellone: programma da paura. Rischia Nadal, più tranquillo Federer, rivincita Djokovic-del Potro. La sregolatezza di Kyrgios contro il già maturo Zverev

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A partire da oggi l’atmosfera del primo Masters 1000 della stagione sarà infuocata: è la settima giornata di gare, fin qui la più attesa e la più ricca di match da non perdere. Si parte alle 19 con Svetlana Kuznetsova opposta a Caroline Garcia ad aprire il programma sullo Stadium 1, mentre nel secondo scenderanno in campo Kei Nishikori contro Gilles Muller, con Pouille e Young che si sfideranno invece sul campo n.3. Particolarmente interessante il primo match, con la completezza della russa opposta alla potenza della francese che hanno già dato vita ad uno scontro appassionante in occasione del torneo di Miami dell’anno scorso. Quella volta Sveta prevalse 8-6 al tiebreak decisivo, prevalendo anche due mesi dopo agli Internazionali di Roma, ma stavolta in due set combattuti (la transalpina si è aggiudicata il primo scontro diretto, che risale agli Australian Open di due anni fa). Suggestivo anche il confronto di stili tra Muller e Nishikori: il lussemburghese lo scorso autunno è arrivato a un passo dal battere il giapponese nella semifinale di Basilea, ma un lob magistrale del piccolo Samurai glielo impedì. Vedremo se il serve&volley e il gioco pulito di Muller sapranno dare fastidio ad uno dei più grandi incontristi del circuito, finora apparso lontano dalla sua versione migliore.

Detto della occasione di Donald Young di confermarsi dopo la bella vittoria contro Querrey – anche se Pouille sarà un avversario che saprà creargli più problemi sotto il profilo tecnico-tattico – sul centrale, non prima delle 21, scenderà in campo anche Rafa Nadal, che se la vedrà con l’amico Fernando Verdasco, reduce da un buon avvio di stagione culminato con la finale di Dubai. I precedenti vedono il madrileno sotto 16-3, ma Fernando ha dimostrato più volte di saper mettere in difficoltà il fenomeno di Manacor. Verdasco avrà bisogno di giocare una partita super con il dritto lungolinea. Contemporaneamente sullo Stadium 2 toccherà a Cibulkova e Pavlyuchenkova: 5-2 gli head to head in favore della “Maestra” del 2016, con l’ultimo scontro che risale a meno di un mese fa quando a Doha la slovacca ebbe la meglio in tre set. Sullo Stadium 3 Taylor Fritz sarà chiamato alla prova del 9 – dopo la bella vittoria con Cilic – contro Malek Jaziri, giocatore con evidenti limiti fisici ma estroso e capace di esprimere un bel tennis, specialmente dal lato del diritto. Sarà un test importante per il giovane californiano che ha bisogno di guadagnare fiducia per salire in classifica e, soprattutto, proseguire nel suo processo di crescita a 360 gradi. In primo luogo da un punto di vista fisico.

Nel terzo giro di match spicca l’incontro tra Nick Kyrgios e Alex Zverev. L’australiano ha mostrato una buona condizione nelle ultime settimane, mentre il tedesco, dopo la vittoria di Montpellier, ha convinto poco. Sarà la prima sfida tra i due, ma c’è da giurare che nei prossimi due lustri questi due ragazzi si contenderanno un titolo dello Slam, e forse anche più d’uno. Più o meno alla stessa ora, sul campo n.2 giocheranno Venus Williams, uscita vincitrice dalla sfida con Jankovic in maniera clamorosa, e Shuai Peng, che meno di 24 ore fa ha dominato Aga Radwanska, ancora alla ricerca di stabilità dopo il doppio cambio di attrezzo. La recente finalista degli Australian Open ha prevalso due volte su tre contro la cinese, ma lo scontro più “fresco”, ovvero quello di Pechino dello scorso ottobre, lo ha perso piuttosto nettamente. Bel match anche quello tra Pliskova e Bacsinszky (2 pari gli scontri diretti, ma Karolina ha dominato gli ultimi due), con la svizzera che con le sue variazioni e il suo splendido rovescio cercherà di scardinare il tennis “facile” e a tutto campo di quella che, a detta di molti, sarà la futura regina del tennis femminile. Sullo stesso court dopo sarà la volta di Elina Svitolina, la giocatrice più in forma del momento, e Garbine Muguruza, la quale ha iniziato una nuova dieta che le ha fatto perdere almeno 4-5 kg e che ha deciso di giocare sempre di più un tennis aggressivo e verticale. Sarà dunque un confronto di stili molto interessante, viste le grandi qualità atletiche dell’ucraina. Anche in questo caso, le due contendenti hanno vinto 2 partite a testa negli head to head, con la spagnola che ha vinto il primo e il secondo e Svitolina il terzo e il quarto. A chiudere il programma dello Stadium 3 saranno Kristina Mladenovic e Lauren Davis. La francese ha vinto a Parigi l’unico precedente e, in generale, parte favorita, sia per il tennis espresso nelle ultime settimane sia per il ranking, oltre che per una maggiore qualità complessiva. Ciò nonostante, la sua notoria difficoltà nel chiudere le partite potrebbe favorire le grandi doti di combattente della piccola ragazza nata in Ohio.

Dopo il “derby Next Gen”, sullo Stadium 2 si affronteranno Jack Sock e Grigor Dimitrov, altra partita che potrebbe fornire molte indicazioni sullo stato di forma di entrambi. Entrambi sono al top della carriera e stanno preparando l’assalto alla top 10 – nel caso di Grigor, anche alla top 5. Nelle tre partite giocate tra i due, Jack ha vinto due volte e, in generale, ha sempre messo in difficoltà il bulgaro, soprattutto con il suo dritto carico di top spin indirizzato verso il rovescio dell’avversario, ma i due non si affrontano da quasi due anni e nel frattempo il gioco di Dimitrov si è evoluto ed è diventato più semplice, oltre che maggiormente offensivo ed efficace. Da non perdere. Non prima delle 2 di notte toccherà ad Angelique Kerber e Elena Vesnina. La numero 2 WTA (che sarà di nuovo n.1 al termine del torneo) ha sofferto le pene dell’inferno contro Parmentier, mentre la russa ha vinto un bel match contro Babos. L’unica volta che la numero 14 del seeding ha vinto è coincisa con l’ultimo scontro tra le due (New Haven 2013), ma tutti i quattro scontri diretti sono antecedenti all’evoluzione e al salto di qualità di entrambe.

Tornando ad esaminare la programmazione del campo centrale, dopo Venus e Peng entrerà in campo Roger Federer, che affronterà per la seconda volta in carriera Steve Johnson dopo la netta vittoria agli ottavi di finale dell’ultima edizione di Wimbledon. Il gioco dello statunitense non sembra adatto a mettere in difficoltà lo svizzero, ma dopo lo scivolone di Dubai sarà importante che non dia chance a Johnson, il quale ai Giochi Olimpici di Rio ha sfiorato l’impresa contro Murray e che con il suo dritto è in grado di lasciare fermo qualsiasi avversario (o quasi). Non prima delle 3 ci sarà il piatto principale della giornata: Novak Djokovic contro Juan Martin del Potro (Nole è avanti 12-4, peraltro avendo vinto la sfida di Acapulco disputatasi meno di due settimane fa). Il serbo è apparso in leggera ripresa, ma è ancora lontano dal suo massimo, soprattutto dal punto di vista della continuità di rendimento. Si preannunciano tanti scambi spettacolari, con la sfida tra il dritto dell’argentino e il rovescio di Djokovic pronta a strabiliare la platea. Sarà cruciale la tenuta fisica di Delpo, fattore che in Messico è risultato decisivo.

A chiudere il tutto, non prima delle 4 e 30, saranno Wozniacki e Keys. La danese ha avuto la meglio nell’unico scontro diretto, quando agli scorsi US Open vinse nettamente, riuscendo a disinnescare egregiamente la potenza della rivale, incapace di aprire gli angoli e quindi di scardinare il muro difensivo di Caroline. Molto di questa partita si deciderà proprio su questo. Il menù è ricco come non mai, vere interruzioni non ce ne saranno: tutto è apparecchiato per una giornata di tennis da ricordare.

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