WTA IW: Venus supera l'insidia Peng, fuori Cibulkova

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WTA IW: Venus supera l’insidia Peng, fuori Cibulkova

La statunitense rimonta un set contro l’ostica quadrumane cinese. Pavyuchenkova approfitta della stanchezza di Dominika, Pliskova avanti per forfait

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[12] V. Williams b. [Q] S. Peng 3-6 6-1 6-3 (Jacopo Bartalucci)

Ottavo di finale nella parte bassa del tabellone tra Venus Williams, mostro sacro del tennis mondiale nonché recente finalista a sorpresa nello Slam australiano e la cinese Shuai Peng, 31 anni, numero 49 WTA e una bella quanto difficile storia alle spalle. Due i precedenti, uno vecchissimo pro Venus e l’altro, nell’ottobre scorso a Bejing, risoltosi in due set a favore della giocatrice di casa. Arrivano a questa sfida in maniera completamente differente l’una dall’altra: lanciatissima Peng che dopo i due successi nel tabellone di qualificazione ha regolato, nell’ordine, Tsurenko Konjuh e Radwanska confermando di essersi riavvicinata molto ai livelli espressi a New York nel 2014; a fasi alterne invece, “Venere”: visto il baratro con Jankovic dove ha dovuto annullare anche tre match point, è andata decisamente meglio con Safarova liquidata in due set abbastanza comodi.

Ad ogni modo, l’avvio di match sembra ricalcare esattamente il quadro sopra descritto con Peng attenta a non sbagliare e Williams intenta a fare la partita. Quest’ultima però, è davvero fallosissima e il primo set le scivola via in un baleno. Il pubblico del Centrale brontola e prova a scuotere l’americana. Venus, incerottata e che tutto sembra fuorché fisicamente al 100%, raccoglie l’invito e parte subito aggressiva cogliendo il break in avvio di secondo set. Break raddoppiato nel terzo gioco e così, in men che non si dica, complice una Peng mentalmente già proiettata al “final set”, la maggiore delle Williams si porta a casa il secondo parziale con il punteggio di 6-1 in mezz’ora o poco più. Che la giornata non sia delle più felici per Venus però lo si capisce molto presto, con Peng che affronta il terzo set sulla falsariga del primo e ritrova traiettorie interessanti sia con il dritto che con il rovescio (entrambi bimani). Nel terzo game “Venere” è spesso costretta alla rincorsa da una parte all’altra del campo, concede palla break ma si salva grazie alla chiamata errata di un giudice di linea che costringe quello di sedia a far rigiocare il punto togliendo, di fatto, la conquista del game ad un’incredula Peng. Il break però è nell’aria e arriva nel quinto gioco, con la complicità di Venus che commette tre doppi falli in rapida sequenza. Tutto in discesa per la cinese dunque? Neanche per sogno perchè al cambio di campo, regala il servizio a zero riportando Williams in parità. Da lì in avanti è un monologo a stelle e strisce con Peng incapace di reagire allo strapotere, soprattutto mentale, della sua avversaria che così, dopo quasi due ore di battaglia e a 16 anni dall’ultima volta, raggiunge i quarti di finale ad Indian Wells.

[8] S. Kuznetsova b. [21] C. Garcia 6-1 6-4 (Roberto Ferri)

Qui a Indian Wells “dove il sole ti spacca in quattro” come nella mitica Chattanooga Tennessee di Dan Peterson, Svetlana Kuznetsova, numero 8 WTA, affronta per la quarta volta in carriera – due ad uno in suo favore lo score – colei che, secondo Andy Murray, avrebbe già dovuto essere la numero 1: Caroline Garcia. Per ora è la numero 25. Primo set torrido anche sotto il profilo tennistico per la francese che conquista due miseri punti in quattro turni di servizio; unico momento di apparente risveglio sullo 0 a 3 quando, dopo aver chiesto aiuto al suo coach, a sua volta realizza un break. L’effetto taumaturgico del coaching svanisce però già nel gioco successivo, per la sua incomprensibile insistenza a voler fare a pallate con un’avversaria più solida di lei in difesa. Il 6-1 finale in meno di mezz’ora va un po’ stretto alla russa. Generosamente Kuznetsova prova a rimetterla in partita subito in apertura di secondo parziale realizzando quattro doppi falli, concedendo cinque palle break ed in pratica regalandole uno dei game più brutti a memoria umana. Garcia, però, non vuole saperne oggi di tenere il servizio e già nel secondo game rimette a posto le cose perdendo il proprio senza che Kuznetsova debba impegnarsi troppo. Dall’1 a 1 sino al 4 a 3 in favore di Kuznetsova, la partita rientra nell’ambito della regolare alternanza dei servizi, seppure il livello del gioco non decolli. All’ottavo game la francese decide di lanciarsi a rete ripetutamente, con  il risultato di buttare alle ortiche per la sesta volta il servizio. Kuznetsova fallisce la prima opportunità di vincere l’incontro sul 5 a 3, ma Caroline non si smentisce e nel nono game con un diritto incrociato in rete perde il servizio per la settima volta e con esso l’incontro in poco più di un’ora di gioco. Prosegue quindi l’avventura di Svetlana Kuznetsova in un torneo che la vide due volte finalista in singolare, nel 2007 e nel 2008 ed una nel doppio nel 2004 ed ora affronterà la vincente dell’incontro tra Caroline Wozniacki e Madison Keys. Per Caroline Garcia l’appuntamento con il primo posto mondiale può attendere. Murray se ne farà una ragione.

[19] A. Pavlyuchenkova b. [5] D. Cibulkova 6-4 3-6 6-2 (Marco Saveriano)

Sul campo 2 di Indian Wells, in pieno meriggio, va in scena l’interessante sfida tra Dominika Cibulkova, testa di serie n. 5 del torneo, e Anastasia Pavlyuchenkova, n. 19. La tennista slovacca, dopo la sorprendente affermazione al Masters, è in cerca di un nuovo acuto, in grado di scacciare il brutto ricordo del terzo turno agli Australian Open, dove uscì sconfitta in dura battaglia contro Makarova. All’inizio dell’incontro pesa, oltre alla colonnina di mercurio (34 gradi!), la personalità di Cibulkova che, dopo aver annullato due palle break al primo game, nel quarto strappa la battuta all’avversaria, attraverso una sapiente alternanza di colpi pesanti e tagli ad effetto. Pavlyuchenkova tuttavia, che in quanto a pesantezza di palla non è da meno, non ci sta: morde nel game successivo, con un punto spettacolare sul 30-15 ribalta di forza l’inerzia del set, tiene il servizio e fa break a sua volta: 4-3 dopo poco più di 30 minuti di gioco. Di lì a chiudere il set il passo è breve: 6-4 per la russa il primo. La partita è divertente, a suon di vincenti, break e contro-break. Da sottolineare una gran volée smorzata della russa nel quarto gioco e le innumerevoli accelerazioni vincenti di Cibulkova, che di gran carattere sfrutta l’unico momento di debolezza dell’avversaria per portare a casa il secondo set 6-3. Si va al terzo, dove è Pavlyuchenkova a trovare maggiore incisività soprattutto con i colpi d’inizio gioco. Sale veloce 3-0 per poi assestare il colpo del ko nell’ottavo game. Col 6-2 conclusivo, la russa si aggiudica una partita intensa, pur con alti e bassi, e vola ai quarti dove incontrerà Kuznetsova, con la quale ha vinto l’ultimo incontro disputato a Melbourne poche settimane fa.

[3] Ka. Pliskova b. [15] T. Bacsinszky 5-1 rit. (Chiara Nardi)

Dura meno di un set quello che poteva essere un match interessante tra la n. 3 del ranking Karolina Pliskova e Timea Bacsinszky. A ritirarsi dopo sei game è stata la tennista svizzera, colpita negli ultimi anni da vari infortuni. Pliskova è molto propositiva e nel secondo game sfrutta la terza palla a disposizione per conquistare, ai vantaggi, il primo break, dopo che Bacsinszky aveva annullato con merito le precedenti. La svizzera cerca di mettere in difficoltà la sua più quotata avversaria variando molto, ma i suoi colpi tagliati non le danno fastidio. Avanti 4-1, Pliskova si procura tre palle consecutive per conquistare un altro break; questa volta la tennista elvetica non oppone resistenza e con un dritto in rete dopo uno scambio lungo cede nuovamente il servizio. A questo punto Timea si avvicina alla rete per parlare con il giudice di sedia, Pliskova e il supervisor, dando l’impressione di volersi ritirare. Le due tenniste si siedono in attesa della fisioterapista, con Bacsinszky comprensibilmente in lacrime per un problema al polso sinistro, su cui era già applicata una fasciatura. Dopo un breve consulto con la fisioterapista, Timea decide di fermarsi, spalancando a Karolina la porta dei quarti di finale. Adesso la tennista ceca affronterà la vincente del match Svitolina-Muguruza. Negli scontri diretti con l’ucraina è avanti 4-0 e l’ultimo incontro risale a Brisbane di quest’anno; con la spagnola è invece avanti 5-1 con cinque vittorie consecutive.

Risultati:

[8] S. Kuznetsova b. [21] C. Garcia 6-1 6-4
[12] V. Williams b. [Q] S. Peng 3-6 6-1 6-3
[19] A. Pavlyuchenkova b. [5] D. Cibulkova 6-4 3-6 6-2
[3] Ka. Pliskova b. [15] T. Bacsinszky 5-1 rit.
[7] G. Muguruza b. [10] E. Svitolina 7-6(5) 1-6 6-0
[4] E. Vesnina b. [2] A. Kerber 6-3 6-3
[28] K. Mladenovic b. L. Davis 6-3 6-3
[13] C. Wozniacki b. [9] M. Keys 6-4 6-4

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