WTA Miami: Vinci irriconoscibile, fatica Muguruza. Kerber ok

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WTA Miami: Vinci irriconoscibile, fatica Muguruza. Kerber ok

Giornata no della tarantina, appena 5 giochi contro la giovane statunitense. La 19enne Osaka fa sudare Halep. Subito fuori la campionessa di Indian Wells Vesnina. Muguruza si salva sul filo di lana contro McHale, Keys passeggia. Kerber e Venus in 2

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[Q] T. Townsend b. [25] R. Vinci 6-3 6-2 (Giovanni Vianello)

Nel torneo di Miami Roberta Vinci, in quanto tds 25, comincia dal secondo turno; sua avversaria odierna la qualificata statunitense Taylor Townsend. A scontrarsi, quindi, due giocatrici dal repertorio ampio e dalla mano raffinata e che spesso preferiscono il fioretto alla spada. Oltretutto, il match ha il fascino dello scontro fra una giocatrice destrorsa (Vinci) ed una mancina (Townsend). Purtroppo per noi italiani, a prevalere è stata Townsend. L’avvio di partita suggerirebbe un match in discesa per Roberta; la tarantina, infatti, nel primo game strappa la battuta a Townsend ai vantaggi. Nel secondo game, tuttavia, l’azzurra concede un immediato contro-break, con l’americana che nell’ultimo punto del game mette a segno un’ottima volée incrociata di rovescio. Townsend nel terzo game tiene la battuta, mettendo a referto altre due ottime volée smorzate; nel quarto game Roberta subisce il secondo break in altrettanti turni di battuta: Vinci va sotto 15-40, salva la prima palla break facendo muovere la Townsend, che non fa dell’atletismo il proprio punto forte, ma poi Vinci perde la battuta a 30. Nel quinto game Townsend tiene la battuta e sale 4-1. A questo punto, Vinci chiama il coach, ma ciò non sembra avere grossi effetti sull’italiana, che nel sesto game perde nuovamente la battuta, mostrando, come nell’arco di praticamente tutta la partita, di non aver ancora registrato il dritto. Nel settimo game Townsend regala un paio di punti e la nostra connazionale raccoglie un contro-break. Nell’ottavo game Vinci riduce ulteriormente le distanze, tenendo la battuta a 30. Nel nono game tuttavia il set si conclude, dal 30 pari Townsend sfrutta prima un passante sbagliato da Vinci e poi uno smash in rete della pugliese. Il primo parziale termina quindi 6-3 in favore di Townsend.

Il secondo set si apre con Roberta al servizio; la tarantina concede il 30 pari, poi si verifica una interruzione per pioggia di circa un quarto d’ora. Alla ripresa, l’azzurra mette a segno due punti di fila e sale 1-0. Townsend poi infila otto punti consecutivi e sale 2-1 e servizio a sua disposizione. Vinci sembra sempre in difficoltà col dritto, ma anche sui lob della statunitense. Townsend però concede subito il contro-break, sbagliando anche lei uno smash. Il punteggio diventa quindi di 2-2. Roberta subisce in seguito un altro break, nonostante una rimonta da 0-30 a 30-30, e proprio a 30 perde la battuta. Taylor poi conferma il break nonostante conceda il 30-30 e rende il proprio vantaggio di 4-2. Nel settimo gioco la situazione diventa ulteriormente complicata per l’azzurra, che cede nuovamente la battuta (a 15) e concede così a Townsend due opportunità di servire per il match. Vinci infine alza definitivamente bandiera bianca nell’ottavo game, quando Townsend tiene la battuta a zero. È stata una Vinci decisamente insufficiente quella odierna, sempre in difficoltà col dritto, poco pungente col rovescio (peraltro è stata brava la Townsend a giocare spesso palle alte sul rovescio di Roberta) e molto fallosa. Autrice di una prova solida ed intelligente Townsend, che ha anche mostrato un buon tocco con volée e pallonetti di ottima fattura.

[3] S. Halep b. N. Osaka 6-4 2-6 6-3 (Maurizio Mascioli)

Match imprevedibile quello che allo Stadium apre la quarta giornata del torneo femminile. Simona Halep, n.3 del tabellone, affronta la giovane promessa Naomi Osaka (diciannovenne n.49 del mondo). La rumena dopo un 2016 deludente che l’ha vista trionfare solamente a Madrid, fa fatica a ritrovare lo smalto del biennio d’oro 2014-2015, dove arrivò al n.2 della classifica WTA, complice anche qualche infortunio di troppo. La “giapponese di Fort Lauderdale”, che dodici mesi fa qui eliminò la nostra Roberta Vinci, arriva dalla pesante sconfitta di Indian Wells subita da Madison Keys. Unico precedente tra le due al Roland Garros dello scorso anno, dove la Halep si impose in rimonta al terzo set. L’inizio dell’incontro vede entrambe le giocatrici molto solide al servizio, tant’è che la prima palla break arriva solamente al 9° gioco a favore della Halep, che non si lascia scappare l’occasione salendo 5-4 e andando a servire per il set. Un paio di errori gratuiti aumentano la frustrazione della Osaka e questo non fa che facilitare il compito della rumena, che chiude a 0 il game portando a casa il primo parziale per 6 giochi a 4. Nel secondo set, sull’1-0 per la giapponese, il match viene interrotto per la pioggia. La breve pausa non giova alla n.5 del mondo che al rientro appare poco brillante e confusionaria, perdendo immediatamente il servizio a 0. Dall’altra parte la sua giovane avversaria dimostra che il calo di concentrazione avuto nel primo set è stato solo un piccolo passaggio a vuoto e, quasi con ferocia, sale con facilità 4 a 0. Nel 5° gioco c’è una piccola reazione della Halep che sembra riacquistare sicurezza, ottenendo il break e tenendo la battuta nel game successivo. Ma la Osaka non si scompone, è lanciatissima e sul 5 a 2 con la rumena al servizio, sale in un battibaleno 0-40 e al terzo set point chiude in modo molto convincente il secondo parziale 6-2.

L’inizio del terzo set è una battaglia. Il terzo game è il più lungo dell’incontro, con la Halep che al quinto tentativo ottiene il break e successivamente sale 3 a 1. È il preludio alla fuga della più esperta giocatrice in campo? Neanche per sogno. La Osaka nel momento più critico ribatte colpo su colpo e dopo aver tenuto la battuta, riagguanta il risultato sul tre pari. Adesso l’inerzia del match sembra girare in suo favore; ma oggi nulla è scontato. La Halep brekka a 0 un’incredula Osaka, portandosi 4 a 3 e servizio. Ma se oggi c’è qualcosa di più aleatorio ed incerto della partita quello è il meteo. La pioggia costringe le giocatrici a rientrare per la seconda volta negli spogliatoi. Al rientro la Halep gioca con il piglio della campionessa: non sbaglia il suo turno di battuta e, nel decisivo game di risposta, rimonta da 15-40 chiudendo i giochi al secondo match point con un rovescio lungolinea favoloso. Per la giovane Naomi tanti rimpianti oggi ma anche la consapevolezza che la potenza dei suoi colpi, e gli angoli che talvolta riesce a trovare con estrema naturalezza, la porteranno lontano nel proseguimento della carriera. Nel prossimo turno Simona Halep se la vedrà con la vincente della sfida tra la russa Makarova e l’estone Kontaveit.

[8] M. Keys b. V. Golubic 6-1 6-2 (Michele Trabace)

Fa il suo esordio nel torneo di casa (essendo residente in Florida) Madison Keys, ottava testa di serie qui a Miami e numero 9 WTA, contro Viktorija Golubic, numero 53 WTA. Tra le due un unico precedente, dove però non si giocò a causa del ritiro dell’americana nella semifinale del torneo di Linz della passata annata. Per Keys è il secondo torneo stagionale dopo il rientro avvenuto a Indian Wells (eliminata in ottavi da Wozniacki) dovuto all’operazione al polso sinistro dello scorso novembre. Primo set senza storia, la statunitense se lo aggiudica per 6-1 conquistando il 100% dei punti con la prima di servizio costruendosi bene gli scambi e i vincenti, mentre la sua avversaria fatica tremendamente alla battuta giocando troppe seconde palle deboli e commettendo 4 doppi falli. Secondo parziale che si apre con un break a zero per Madison, ma nel game successivo si distrae e perde il servizio per la prima volta nel match. Keys ricomincia a giocare col piglio giusto e si riporta subito in vantaggio, andando a servire per il match sul 5 a 2: concede nell’ottavo e ultimo game 2 palle break ma riesce a chiudere la contesa in poco più di un’ora al secondo match point con un bel rovescio lungolinea. Buon esordio quindi per Keys, la quale qui difende i quarti di finale della passata stagione ma sa che questo può essere l’anno della verità per lei. Prossima avversaria Arruabarrena.

[6] G. Muguruza b. C. McHale 0-6 7-6(6) 6-4 (Pierluigi Maienza)

La pioggia colpisce anche la giornata odierna del Master statunitense ritardando la prosecuzione del match. Si attende di verificare quali benefici consigli abbia portato la nottata alla giocatrice spagnola ma la McHale non ha difficoltà a confermare il break ed allungare 4-2. La reazione della n.6 del seeding non è però velleitaria: con otto punti consecutivi tiene il servizio e recupera il break portandosi sul 4-4 nel set. Nel momento in cui Muguruza offre l’impressione di poter volgere a proprio favore il set, si segnala la reazione della sua avversaria che con un ottima conclusione a rete e il successivo errore di rovescio guadagna due palle break che trasforma per andare a servire per il match dopo il cambio campo. McHale deve però fare i conti con una avversaria tutt’altro che arrendevole che strappa il servizio al terzo break point. Il servizio non è l’arma vincente in questa fase come conferma McHale che, guadagata la possibilità di servire per il terzo turno, subisce la rimonta di Muguruza demandando al tie-break il compito di determinare l’esito del set. In questo l’equilibrio tra le giocatrici è spezzato da Muguruza che salva un match-point sul 5-6 e poi sul 7-6, trasforma il primo set point a suo favore riportando l’incontro in parità. Il set decisivo si apre con un nuovo tentativo di allungo della tennista statunitense che viene recuperata dalla sua avversaria nel gioco successivo e la parità prosegue fino al settimo gioco quando Muguruza ottiene nuovamente il break e lo conferma recuperando da 0-30 e dando l’impressione di segnare la direzione del match a proprio favore nel gioco. Al servizio per il match, Muguruza non concede possibilità McHale: con un pregevole rovescio lungolinea e con il servizio ottiene due palle break che trasforma con un ace per chiudere una battaglia durata quasi due ore e mezzo. Nel terzo turno Muguruza trova la tds n. 30 Zhang con la quale ha perso in tre set nel recente precedente di quest’anno nel torneo di Doha.

[1] A. Kerber b. Y.Y. Duan 7-6(3) 6-2 (Domenico Giugliano)

Scende in campo a Miami, per il suo primo turno nel torneo, la testa di serie numero uno, e numero uno del momdo, Angelique Kerber. La giocatrice tedesca affronta la cinese Duan. Si tratta del primo confronto tra le due giocatrici. La giocatrice asiatica, numero 66 della classifica WTA, parte forte strappando subito il servizio alla sua avversaria, issandosi fino al 5-3 e servizio. Al momento di chiudere il set viene tradita dalla tensione, commette qualche errore di troppo, permettendo alla tedesca di rientrare nel set. Il parziale si decide al tiebreak, e qui, nei punti importanti, la maggior esperienza della Kerber viene fuori, e la numero uno del mondo chiude per 7 punti a 3. Nel secondo set c’è partita pari soltanto fino al 2-2. Sul 3-2 la Kerber strappa il servizio alla sua avversaria, si porta in poco più di 20 minuti sul 5-2 e chiude nel game successivo con un perentorio 6-2. Una buona prestazione per Angelique, soprattutto nel secondo set, dopo qualche piccolo tentennamento nel primo. Importantissimo, dal punto di vista fisico, aver chiuso in soli due set, visto l’orario nel quale il match è stato giocato. La sua prossima avversaria sarà l’americana Rogers, che ha battuto in due set la Siegemund.

[11] V. Williams b. [WC] B. Haddad Maia 6-4 6-3 (Roberto Ferri)

La ventenne brasiliana Beatriz Haddad Maia (n. 166 WTA) giunta al secondo turno del torneo quasi senza giocare in virtù del ritiro della sua avversaria al primo turno, ha l’onore di incontrare per la prima volta in carriera Venus Williams (n. 12 WTA), vincitrice di tre titoli a Miami; il primo risale al 1998 quando Beatriz aveva due anni. Probabilmente proprio l’emozione impedisce ad Haddad Maia di conquistare il break al terzo game del primo set, caratterizzato da tre doppi falli di Venus: l’errore di diritto sul break point è altrimenti inspiegabile. Break e controbreak al sesto e settimo gioco: inizia Venus e prosegue Haddad Maia, grazie anche a due doppi falli consecutivi della statunitense che fatica  a gestire il lancio di palla a causa del vento. Al decimo gioco Williams si procura tre set point non consecutivi; spreca con il rovescio i primi due e concretizza il terzo con il diritto. Un’ora di gioco incostante da parte delle due protagoniste, anche per via delle condizioni climatiche avverse, ma divertente. Prima dell’inizio del secondo set, Haddad Maia chiede lumi al suo coach, che la esorta ad utilizzare maggiormente i colpi incrociati per far muovere la statunitense. Curiosamente, pare essere Williams a far proprio il consiglio. Da quel momento, infatti, inizia ad attaccare con continuità soprattutto sulla seconda di servizio di Haddad Maia per accorciare gli scambi ed è comunque lei ad usare maggiormente gli angoli del campo. Al sesto game Venus toglie il servizio alla sua avversaria – da vedere il modo in cui la brasiliana cancella fortunosamente il primo break point – ed annulla una palla break nel settimo. Sul 5-3 a suo favore rischia ancora di perdere la battuta e con il nono doppio fallo scivola sul 15-40. Ma Haddad Maia sbaglia due risposte e, con un ace, Williams conquista il game, il set ed il match in un’ora e trenta minuti. Al terzo turno affronterà un’altra qualificata, la Rumena Patricia Tig, vincitrice a sorpresa dell’incontro con Mladenovic.

Gli altri incontri (Giovanni Vianello)

Negli altri match, Τimea Babos (recente vincitrice a Budapest) dura solo un set contro la francese Parmentier; dopo aver incamerato la prima frazione al tie-break, l’ungherese ha racimolato solamente due game, perdendo 6-2 6-0 secondo e terzo set. Nella prosecuzione del match di ieri, Elena Vesnina, fresca trionfatrice ad Indian Wells, salva due match-point, ma capitola al terzo contro la croata Tomljanovic, 3-6 6-4 7-5 il risultato finale. Kuznetsova parte subendo un break, ma poi schianta Mandy Minella (che aveva incontrato la nostra Errani a Indian Wells) con un 6-2 periodico. Johanna Larsson serve una volta per il match sul 5-4 del terzo, ma poi perde al tie-break decisivo contro Barbora Strycova. Esce di scena Sevastova (che aveva raggiunto i quarti di finale l’anno scorso agli US Open, battendo peraltro Konta in ottavi), estromessa in tre set dalla rediviva Sorana Cirstea. Vince in rimonta la spagnola Arruabarrena-Vecino sull’altra rumena Begu, 3-6 6-4 6-3 il punteggio in favore dell’iberica. Esce un’altra testa di serie, la francese Mladenovic (che di recente ha ottenuto il suo primo successo WTA a San Pietroburgo), che si arrende in due set ad un’altra rumena, Tig. Il derby australiano tra Ashleigh Barty e Samantha Stosur vede quest’ultima trionfare con un break per set; la Stosur è stata cinica nell’operare i break entrambi sul 4-4 di ciascun set, ma al contempo un po’ emotiva nel chiudere solo al quinto match-point dell’ultimo game.La compagna di doppio di Vesnina, Makarova, vince il primo set al tie-break ma poi cede di schianto con un duplice 6-2 nei restanti parziali contro Kontaveit. Johanna Konta va avanti 6-2 4-2, ma vince solamente 6-4 al terzo (dopo aver perso il secondo 7-5 al tie-break) contro la bielorussa Sasnovich. Shuai Peng ha bisogno di lottare un solo set contro Caroline Garcia, vince infatti 6-4 6-0. La promessa russa Kasatkina perde prendendo un bagel nel terzo set da Shelby Rogers. Julia Goerges si rende autrice dell’ennesimo upset di giornata, sconfiggendo Carla Suarez Navarro 6-4 7-6. Nell’ennesimo colpo di scena di questo venerdì, Kiki Bertens cede alla distanza a Risa Ozaki, in un match terminato oltre le due di notte locali.

Risultati:

[3] S. Halep b. N. Osaka 6-4 2-6 6-3
[Q] T. Townsend b. [25] R. Vinci 6-3 6-2
P. Parmentier b.[24] T. Babos 6-7(2) 6-2 6-0
[WC] A. Tomljanovic b. [13] E. Vesnina 3-6 6-4 7-5
[6] G. Muguruza vs C. McHale 0-6 7-6(6) 6-4
[15] B. Strycova b. J. Larsson 4-6 6-3 7-6(3)
S. Cirstea b. [19] A. Sevastova 7-6(4) 3-6 6-3
[7] S. Kuznetsova b. M. Minella 6-2 6-2
[Q] A. Kontaveit b. [32] E. Makarova 6-7(1) 6-2 6-2
L. Arruabarrena b. [28] I.C. Begu 3-6 6-4 6-3
[8] M. Keys b. V. Golubic 6-1 6-2
J. Goerges b. [20] C. Suarez Navarro 6-4 7-6(5)
[10] J. Konta b. [Q] A. Sasnovich 6-2 6-7(5) 6-4
S. Peng b. [21] C. Garcia 6-4 6-0
[Q] P.M. Tig b. [22] K. Mladenovic 7-6(4) 6-2
[1] A. Kerber b. Y.Y. Duan 7-6(3) 6-2
S. Rogers b. [31] D. Kasatkina 6-4 5-7 6-0
[14] S. Stosur b. [WC] A. Barty 6-4 6-4
[Q] R. Ozaki b. [16] K. Bertens 6-4 4-6 6-1
[11] V. Williams b. [WC] B. Haddad Maia 6-4 6-3

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