Miami, Berdych: "Perdere è frustrante. Ma dovrei sfasciare il tavolo?"

Interviste

Miami, Berdych: “Perdere è frustrante. Ma dovrei sfasciare il tavolo?”

ATP Miami, quarti di finale: [4] R. Federer b. [10] T. Berdych 6-2 3-6 7-6(6). L’intervista del dopo partita a Tomas Berdych

Pubblicato

il

 

Puoi raccontarci cosa è successo nel terzo set? Sei riuscito a recuperare e poi in sostanza il match si è deciso all’ultimo momento. Cosa è successo alla fine del terzo set?
Cosa volete sapere? La domanda andrebbe precisata meglio, tipo: spiegaci cosa è successo. Cosa credete sia successo? Ho perso per un punto. È molto semplice. È tutto qui. Lui ha servito per il match e non ce l’ha fatta; ha avuto match point e non ce l’ha fatta. Io ne ho avuti due e non ce l’ho fatta. Che altro c’è da dire?

Ok, torniamo a…
D’accordo. Abbiamo giocato dei diritti, dei rovesci, dei servizi e delle risposte. Lui ha fatto meglio una cosa. Scusate ma non ho risposte migliori per dire quello che è capitato. Scusate.

Come hai detto, è stato un bel match deciso da un punto. Che bilancio puoi fare di questo primo trimestre? Non ha fatto molte partite. Quindi, mi piacerebbe sapere quale è il tuo bilancio.
Se guardo la situazione, l’ultimo torneo ho giocato malissimo un match in cui ho avuto match point ed ora sono seduto dopo avere perso un altro incontro in cui ho avuto match point. Però in un modo molto diverso e questo credo sia il bello del nostro sport. Puoi avere una settimana in un modo e quella successiva le cose possono cambiare. Sapete, non cambiano per niente. Ho lavorato molto tra i due tornei e qui si è visto. E’ una cosa positiva e importante che abbia reagito così velocemente. Credo che questo fosse solo l’inizio. La prima parte della stagione mi è un po’ scivolata via ma la stagione è lunga e credo che chiunque riuscirà ad essere fresco e forte nella seconda parte dell’anno potrà essere molto pericoloso.

Che aggiustamenti hai fatto dopo il primo set che ti hanno permesso di alzare il tuo livello di gioco nei set successivi?
Francamente, non ho fatto molto. Il primo set è stato di nuovo un spot commerciale per il tennis da parte di Federer. Non potevo fare nulla. Qualunque cosa facessi non era sufficiente. Mi scherzava da ogni parte del campo. Nel primo set non avevo alcuna possibilità. Speravo quindi di poter iniziare bene il secondo e fare qualche buon game per cercare di rimanergli attaccato ed è quello che è successo. Poi tutto può cambiare da lì in poi. È il bello del nostro sport, come ho detto.

Riesci a spiegarci quanto sia frustrante andare così vicino ad una grande vittoria ed alla fine non riuscire a portarla a termine?
È molto, molto frustrante. Ma cosa dovrei fare? Sfasciare il tavolo? Lo vedete quanto sono giù. Non so… Non è certo il modo in cui si vuole concludere un torneo. Ma, ripeto, ho ricevuto una lezione la scorsa settimana, nel precedente torneo così non sarà difficile farmi una ragione di questa.

Continua a leggere
Commenti
Advertisement

⚠️ Warning, la newsletter di Ubitennis

Iscriviti a WARNING ⚠️

La nostra newsletter, divertente, arriva ogni venerdì ed è scritta con tanta competenza ed ironia. Privacy Policy.

 

Advertisement
Advertisement
Advertisement