Accadde oggi: 39 anni fa nasceva Tommy Haas

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Accadde oggi: 39 anni fa nasceva Tommy Haas

Auguri ad uno dei tennisti più longevi e talentuosi del circuito. 15 trofei in bacheca ed ex n. 2 del mondo, Tommy Haas si divide tra la direzione del torneo di Indian Wells e le competizioni nel Tour. Ma il 2017 sarà la sua ultima stagione da giocatore

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Giorno di festeggiamenti per Tommy Haas che, oggi, compie 39 anni. Il tennista tedesco naturalizzato americano sta vivendo una “seconda vita” tennistica e, anche se nel caso di Tommy i risultati non sono più quelli di una volta, il suo talento inesauribile gli permette ancora di poter calcare i campi del circuito, e non solo come giocatore. Il neo 39enne infatti si divide ormai tra i match del Tour e la direzione del torneo di Indian Wells, evento che dirige ormai da un anno. Per giunta, Haas non avrebbe potuto suggellare in modo migliore la prima finale da Direttore poiché, ad alzare il pesantissimo trofeo di cristallo di quello che viene ormai considerato il 5° Slam, è stato un certo Roger Federer, grande amico di Tommy, nonché suo compagno di scherzi canori insieme a Grigor Dimitrov!

Tuttavia, una volta conclusosi il torneo californiano, Tommy ritorna a vestire i panni del giocatore e, dopo averlo visto in Australia e a Miami – con tanto di selfie a Crandon Park con l’ormai celebre iguana – lo rivedremo nella stagione sul rosso, per poi continuare sull’erba e sul cemento estivo americano fino allo US Open, evento che, come annunciato dallo stesso Haas, metterà un termine alla sua splendida carriera da giocatore.

Il tedesco è stato un vero maestro del comeback. 20 anni di carriera professionistica per Tommy che, nel tempo, si è rivelato più forte di ogni infortunio e di ogni operazione chirurgica, risollevandosi sempre e comunque. Tennista dotato di un talento cristallino e di un tennis esplosivo, il giocatore di Amburgo calca i campi da tennis praticamente da sempre. Tedesco ma naturalizzato americano dal 2010, vive in Florida da quando era ancora un ragazzino, partito a Bradenton per allenarsi presso la Nick Bollettieri Academy. E da allora Haas ne ha fatta davvero tanta di strada.

Sono 15 i titoli che vanta in bacheca, arricchiti da altre 13 finali disputate ma, soprattutto, è stato ad un passo dall’impugnare lo scettro del ranking, avendo raggiunto, nel 2002, la 2a posizione in classifica. Atleta formidabile dal fisico statuario, Tommy è dotato di uno dei rovesci ad una mano più belli del circuito, nonché di una capacità notevole nelle variazioni del gioco dimostrando, in particolare, grande abilità nella smorzata. La sua vittoria più iportante resta certamente quella del 1000 di Stoccarda nel 2001 e, nel 2002, raggiunge la finale a Roma. Approda, inoltre, 3 volte in semifinali all’Australian Open (1999, 2002, 2007) e una volta in semifinale a Wimbledon (2009). Nel 2000 conquista la medaglia d’argento alle Olimpiadi di Sydney.

E i successi sarebbero potuti essere molti di più se la carriera di Tommy non fosse stata travagliata dai tanti e gravi infortuni. Infatti ne ha passate davvero tante Tommy Haas, a cominciare da quel terribile incidente motociclistico subito dai suoi genitori nel 2002. Haas si stava preparando per Wimbledon ma vi rinuncia immediatamente, così come al resto della stagione, per stare vicino alla madre e al padre. Quando decide di riprendere, poco dopo però è lui a dover affrontare un serio infortunio alla spalla che richiede un intervento chirurgico e lo obbliga a stare lontano dai campi ancora per un anno. Ma Tommy non demorde e, nel 2004, rientra nuovamente solido, tanto da finire la stagione nei top 20. Il 2008 è segnato da ulteriori problemi alla spalla che richiedono un’altra operazione. Tommy ha quasi 30 anni ma trova comunque la forza caratteriale e fisica per rimettersi in gioco e tentare il comeback. Ce la fa, tant’è che il 2009 sarà poi una delle sue migliori stagioni, durante la quale approda in semifinale a Wimbledon, dominato poi da Roger Federer. Tuttavia, un mese prima, nello slam parigino dà vita, ancora contro il campionissimo svizzero, a uno dei match più palpitanti degli ultimi anni, trovandosi a un passo dall’impedire a Federer di realizzare il sogno di trionfare al Roland Garros e compiere così il Career Grand Slam. Tommy parte alla grande e sorpende Roger aggiudicandosi i primi due set per poi portarsi, nel terzo, in vantaggio 4-3 con palla break a favore. Ma un miracolo di Federer ribalta la situazione e Haas, alla fine, perde l’incontro.

Nel 2010 il tedesco è nuovamente costretto ad uno stop, ancora minato dagli infortuni. Questa volta si tratta dell’anca destra. Ma, se i problemi fisici sono fonte di preoccupazione e sofferenza, Tommy trova sollievo e felicità nella sua vita privata: si sposa infatti con la fidnazata, l’attrice americana Sara Foster e, nello stesso anno, diventa padre della piccola Valentina.

Ma non è ancora giunta l’ora di rinunciare alla racchetta e, nel 2012, Haas rientra di nuovo, coronando il suo nuovo comeback con il successo ad Halle, vittorioso proprio contro Roger Federer. Nel 2013 si aggiudica ancora due titoli, a Monaco e a Vienna, concludendo la stagione da n. 12 del ranking. A metà del 2014 c’è l’ennesima interruzione, ancora a causa della spalla. Rientra nel 2015 ma ulteriori problemi fisici lo costringono a fermarsi nuovamente. Nel frattempo, nel 2016, Larry Ellis, proprietario del torneo di Indian Wells, lo sceglie come direttore dell’evento per sostituire Raymond Moore, dimessosi dopo le dichiarazioni sessiste sul tennis femminile.

Tra pochi giorni, lo rivedremo in campo per la stagione sul rosso. Potremmo così riammirare un po’ il suo sublime rovescio ad una mano. E poi, perché no, forse si esibirà di nuovo come cantante? Non ci sarà il suo grande amico Roger Federer che, come annunciato ieri dopo la vittoria a Miami, prenderà un periodo di riposo per rientrare direttamente al Roland Garros. Ma ci sarà Dimitrov e, forse, allora…  Buon compleanno Tommy!

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