WTA Charleston: avanzano Petkovic e Puig, Jankovic facile

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WTA Charleston: avanzano Petkovic e Puig, Jankovic facile

Siegemund supera Tsurenko al fotofinish. Naomi Osaka perde il primo con Larsson, poi decolla. Oggi per Sarita scatta un torneo fondamentale

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Serena Williams non si fa vedere da tre anni, Johanna Konta ha dato forfait a tabellone sorteggiato e potrebbe andare peggio, potrebbe piovere. Piove infatti, e piove a dirotto: un violentissimo rovescio tropicale si è abbattuto sul Volvo Car Open decretando la fine anticipata delle ostilità, e ha costretto gli organizzatori a sistemare i due incontri interrotti (Cepede Royg-Rogers con la paraguaiana avanti per 3-1 nel primo e Kucova-Soler Espinosa sul due pari al terzo) oltre ai due mai iniziati (Rodionova-Duan e Muammad-Stollar) nel già congestionato programma di oggi. Fortunatamente per gran parte della giornata il cielo del sud era stato occupato dal sole, e il pubblico, per la verità scarsino, aveva potuto verificare i progressi delle future stelle del circuito che hanno monopolizzato una buona fetta del lunedì inaugurale.

Ci arrogheremo il diritto di essere sorpresi, qualora Naomi Osaka non dovesse diventare una stella. Per ora la cittadina giapponese non è tanto forte da sbranare una pedalatrice come la certosina Johanna Larsson, ma è abbastanza paziente da attendere il momento buono per scatenare la paurosa potenza che Madre natura le ha donato, e ha finito per vincere in rimonta. Il match che alla vigilia sembrava essere più interessante era quello tra Puig e Siniakova, e in effetti interessante è stato, almeno fino al ritiro della ceca, la quale, dopo l’esplosione di Shenzen a inizio anno, sta penando non poco per ottenere risultati di rilievo. Non sta meglio la campionessa olimpica, per un’ora autrice di indicibili disastri, poi rabberciati alla meno peggio fino all’infortunio alla schiena della sconsolata rivale. Ancor più giovane della povera Katerina ma parimenti sofferente è Jelena Ostapenko, la quale non sembra aver superato il trauma causatole da Karolina Pliskova, che nel terzo turno di Melbourne le aveva strappato una qualificazione ormai data per fatta. Da allora poche soddisfazioni e molti dubbi hanno turbato i sonni della lettone: oggi la tristezza si è dissolta appena dopo il break subìto in avvio, e le è riuscito di eliminare in due la qualificata Bogdan.

Andrea Petkovic non può vantare una carta d’identità verde come quelle di Ostapenko e Siniakova, ma èaccomunata a esse dalla cupa crisi di cui è vittima. L’attesa campionessa dell’edizione 2014 ha comunque superato in due parziali piuttosto convincenti Lara Arruabarrena, staccando il pass per il secondo turno proprio come Jelena Jankovic. L’ex numero 1 ha battuto in modo abbastanza netto l’interessante ma spesata Ekaterina Alexandrova, russa non adusa a frequentare certi palchi e verosimilmente cotta dal repentino volo transoceanico che giusto ieri l’ha portata da Croissy-Beaubourg, dove nel weekend ha vinto un ITF ben frequentato, alla costa della Carolina meridionale. Al secondo turno anche Bondarenko, Siegemund, Jabeur e Riske, rispettivamente carnefici di Rodina, Tsurenko, Erakovic e Kayla Day.  Oggi tocca a Sara Errani (ore 21 contro Grace Min, battuta nell’unico precedente al primo turno dell’Australian Open 2015), alla disperata ricerca dei punti necessari a ottenere un posto nel main draw del prossimo Open di Francia.

Risultati:

N. Osaka b. J. Larsson 6-7(4) 6-4 6-2
K. Bondarenko b. E. Rodina 6-4 7-5
J. Ostapenko b. [Q] A. Bogdan 6-4 6-2
A. Petkovic b. L. Arruabarrena 7-5 6-2
[LL] O. Jabeur b. M. Erakovic 6-4 6-1
L. Siegemund b. L. Tsurenko 6-7(6) 6-2 7-6(4)
J. Jankovic b. E. Alexandrova 6-0 6-4
M. Puig b. [16] K. Siniakova 4-6 6-2 4-1 rit.
A. Riske b. [WC] K. Day 7-5 4-6 6-0

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