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Niente Fed Cup per Eugenie Bouchard
Genie salterà l’impegno contro il Kazakistan in programma tra due settimane a Montreal, prolungando un’assenza dalla nazionale che dura da due anni
La notizia era nell’aria, ma ora è arrivato il sigillo dell’ufficialità. Nemmeno stavolta i tifosi canadesi potranno ammirare Eugenie Bouchard mentre difende i colori della propria nazionale in Fed Cup. Poche ore fa il capitano della selezione nordamericana Sylvain Bruneau ha diramato la lista delle giocatrici convocate in vista della sfida al Kazakistan valida per gli spareggi del World Group II in programma a Montreal il 22 e 23 aprile, e il nome di Genie non compare. Al momento non si conoscono con certezza i motivi della decisione, ma si sospetta che Bouchard, da tempo promessasi al torneo di Istanbul che prenderà il via lunedì 24, abbia preferito dare precedenza a quest’ultimo: per tener fede a entrambi gli impegni, la finalista di Wimbledon 2014 avrebbe dovuto sobbarcarsi un faticoso volo transoceanico, che non le avrebbe lasciato più di ventiquattro ore per smaltire il fuso orario e soprattutto per adattarsi al drastico cambiamento delle condizioni di gioco (indoor su una superficie presumibilmente velocissima in Canada, terra battuta in Turchia). Resta il fatto che la tennista di Montreal per un motivo o per l’altro non partecipa a un impegno di Fed Cup dai tempi della sfida alla Romania nell’aprile del 2015, che costò al Canada la retrocessione dal World Group. Complessivamente, l’ex numero 5 del mondo ha giocato quattordici incontri di singolare in nazionale (vincendone dieci) e un solo doppio (vinto, nel 2013 contro l’Ucraina).
Saranno dunque le giovanissime Françoise Abanda, Bianca Andreescu e Katherine Sebov, oltre alla forte doppista Gabriela Dabrowski, recente campionessa a Miami nella specialità, a tentare di ribaltare un pronostico in apparenza segnato contro il Kazakistan di Putintseva e Shvedova. Le ragazzine terribili si sono però comportate ottimamente nel setaccio del gruppo zonale in Messico dello scorso febbraio, e potrebbero vendere la pelle più cara del previsto.