I "cavalieri" del principato: tavola rotonda con la stampa

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I “cavalieri” del principato: tavola rotonda con la stampa

A Montecarlo i top players presenti al torneo partecipano alla consueta tavola rotonda della domenica. Djokovic, Nadal, Murray & co al rendez-vous con la stampa; bilancio di inizio anno, infortuni, aspettative e sensazioni

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DA MONTECARLO – Finalmente va in scena il rosso. E con l’amato mattone tritato ritornano anche i big che ultimamente si erano fatti desiderare. Al Montecarlo Rolex Masters, Novak Djokovic, Andy Murray e Stan Wawrinka cercano di rilanciare una stagione cominciata in sordina e all’insegna dei problemi fisici, soprattutto per Nole e Andy. Eccoli dunque alla tradizionale tavola rotonda della prima domenica monegasca, insieme al neopapà Jo-Wilfried Tsonga, Marin Cilic e Grigor Dimitrov; un tradizionale incontro con la stampa per parlare, tra le altre cose, dell’approccio alla terra che, invece, sarà orfana del protagonista assoluto di questo inizio di stagione, Roger Federer. Lo svizzero, come annunciato infatti dopo il leggendario exploit di Miami, ha deciso di saltare i tornei sul rosso, lasciando la porta aperta soltanto al Roland Garros, per il quale deciderà a maggio.

Sto benissimo!” ha esordito un fiducioso e sorridente Djokovic. “Con il gomito ora va meglio e mi sento pronto. Il weekend di Coppa Davis è stato molto positivo ed è andato benissimo. Ora faccio molta attenzione con i tempi di recupero. Mi ha aiutato molto essere a casa in questo periodo di recupero. Sono stato con la mia famiglia, avevo con me il team. È importante ritrovare il proprio ambiente e la propria casa, ho dormito nel mio letto. Insomma c’erano tutti gli elementi per potermi rigenerare e prendermi cura del mio corpo. Bisogna sempre essere fiduciosi e credere in se stessi. È normale che ci siano alti e bassi ma, quando dobbiamo affrontare un periodo difficile, è necessario prendere il tempo per riposare e riflettere”.

Un commento sull’inizio di stagione? “Di solito, in passato, i primi tre mesi dell’anno erano i migliori per me. In Australia ho avuto tanti successi che si ripetevano anche nelle settimane successive. Quest’anno invece è accaduto il contrario e l’inizio di stagione non è andato come speravo. È stata un’esperienza un po’ strana e bisogna capire cosa sia successo. L’anno scorso, dopo il Roland Garros, non ho potuto prendermi una pausa – come facevo di solito gli altri anni – perché era l’anno delle Olimpiadi e non ho potuto recuperare al meglio né fisicamente né mentalmente“. Alla fine, uno scherzoso Novak cede il posto a Stan Wawrinka, offrendogli en passant… una clementina! Abbracci e scherzi tra i due che confermano ancora una volta amicizia e intesa.

Mi sento bene“. Nessun dubbio neanche per Stan che ha confermato tuttavia di aver vissuto momenti un po’ stancanti dopo il tour americano. E Roger? Che ne pensa delle sue performance storiche ? “È impressionante” afferma Wawrinka, “è semplicemente il più forte adesso, ha realizzato cose incredibili! Ma anche Rafa sta giocando benissimo, non dimentichiamo che è arrivato in finale in Australia e a Miami“. Come sta affrontando Stan la stagione sulla terra? “È un periodo del tour che mi piace molto e so che sono capace di fare grandi cose, di battere i migliori e di vincere grandi match. Di solito non ho un obiettivo preciso riguardo ai risultati, ma so che possono accadere cose straordinarie”.

Ed ecco Rafa Nadal. Preciso, non troppo sorridente ma estremamente concentrato. Il 9 volte campione del Montecarlo Rolex Masters ha ribadito quanto sia importante per lui il torneo monegasco: “Il torneo di Montecarlo è unico e sono molto concentrato su questo evento che, per me, conta moltissimo“. La cosa più importante per Nadal? “Stare bene e poter giocare a tennis. Essere libero dagli infortuni“. E, alla domanda se sia sorpreso della pausa presa da Federer saltando la stagione sul rosso, il maiorchino taglia corto con un secco “No“. E poi Moya… “La partnership tra Carlos e Tony è un’ottima combinazione. Tony mi conosce benissimo ovviamente. Ma anche Moya contribuisce con grandi idee. Lavoriamo molto bene insieme”.

Non poteva mancare il neopapà Jo-Wilfried Tsonga, con tanto di foglio manoscritto: “Ho preparato una lettera per chiarire la situazione ed essere totalmente trasparente con voi“. Una lettera di tre pagine viene dunque letta da Jo, che ci tiene a chiarire, una volta per tutte, i suoi rapporti con i compagni di squadra di Davis e con Yannick Noah: “Dopo Bercy abbiamo fatto una riunione con Yannick per la Davis e ho detto subito che non sarei stato disponibile nel 2017 perché volevo stare vicino a mia moglie che aspettava un bambino. Poi ho dato comunque la mia disponibilità per il Giappone ma poi Noah mi ha fatto sapere che non mi avrebbe selezionato. Gli ho ribadito che poi sarei stato impegnato con la mia famiglia. Vengo ricontattato per affrontare la Gran Breatagna, ma rifiuto poiché mio figlio era nato da tre giorni. Dopodiché ci sono stati parecchi equivoci, anche da parte dei media e ovviamente gli assenti hanno torto! Non credo di aver avuto torto. Ma ci tengo a ribadire il mio profondo attaccamento alla Davis e, proprio per questo, ho detto a Noah che sarei stato disponibile per affrontare la Serbia in semifinale. Se decido di giocare in Coppa Davis, non è perché sono obbligato a farlo, ma perché amo profondamente la squadra“.

Ehi, ho il tavolo tutto per me!esordisce un divertito Marin Cilic che arriva quando tutti i giornalisti sono ancora impegnati con Rafa Nadal. Anche per il croato le buone sensazioni sono al rendez-vous. “Mi sento bene. Sono concentrato e sto facendo di tutto per ricominciare al meglio e tornare più forte. Sulla terra si scambiano tante palle e si sta più a lungo in campo. Sono proiettato e concentrato sui primi match di questo torneo“. Un commento sul rientro di Sharapova? Lui, che, quattro anni fa, era stato squalificato nove mesi per la positività alla coramina, uno stimolante assunto all’insaputa da Marin, poiché presente in un preparato a base di glucosio acquistato in farmacia a Montecarlo: “Maria è stata squalificata per 15 mesi. Ha pagato abbastanza il suo errore.  L’ITF non parla abbastanza con i giocatori; per le autorità o si è colpevoli o innocenti. Non viene data la possibilità di spiegarsi a dovere. Maria ha commesso un errore ma ha pagato. Quindici mesi sono tanti e non vedo perché bisogna fare polemica sul suo ritorno”.

Per concludere la tavola rotonda, non poteva mancare, ovviamente, il “re” del circuito, sir Andy Murray. Lo scozzese ha commentato la sua situazione dopo l’infortunio al gomito: “Durante l’esibizione a Zurigo con Federer la settimana scorsa non servivo ancora bene, ero al 30%. Il servizio ha ricominciato a funzionare come si deve solamente da due giorni. L’anno scorso ero in grande fiducia, anche dopo il grande risultato ottenuto in Coppa Davis e la stagione sulla terra ha confermato le mie ottime sensazioni”. E Ivan Lendl? Quando lo rivedremo al fianco di Andy sul rosso?Ritroverò Ivan una settimana prima del Roland Garros“.

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