Il calendario 2017, complice la necessità di far spazio al torneo Olimpico l’anno scorso, e le nuove date della Fed Cup, si trova a svolgersi con una differenza di una settimana in avanti rispetto al 2016, differenza che diventerà doppia da Wimbledon in poi. Come è noto, a ogni giocatrice entrano i punti delle ultime 52 settimane: lunedì 24 aprile ad Angelique Kerber, che si impose a Stoccarda l’anno scorso, usciranno i punti di quella vittoria, prima che la tedesca possa rigiocare l’evento. Di conseguenza, Serena Williams, anche se non si è vista in campo dagli Australian Open, ritornerà al numero 1 del ranking, per almeno una settimana (la 317esima per lei).

Per riconquistare la vetta, Kerber dovrà arrivare almeno in semifinale, ovvero vincere due match, dato il bye al primo turno che le spetta da testa di serie. Da Wimbledon in poi, come vediamo nella tabella, lo sfasamento arriverà a due settimane piene, quindi questo tipo di anomalia potrà verificarsi ancora. Pensiamo a Johanna Konta, che vinse a Stanford nel 2016: lunedì 24 luglio perderà i punti conquistati, senza poterli difendere fino alla fine del torneo 2017, per ben 14 giorni.