Fed Cup, Italia-Taipei 2-0: Errani facile, Trevisan in volata [AUDIO]

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Fed Cup, Italia-Taipei 2-0: Errani facile, Trevisan in volata [AUDIO]

La giovane azzurra all’esordio supera dopo quasi 3 ore di gioco Lee e ci porta in vantaggio ipotecando la permanenza nel World Group II (o probabilmente nel nuovo World Group allargato a 16 squadre). Errani travolge Hsu

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Martina Trevisan: l’esordiente da cui ripartire?

FED CUP, Play-off World Group II
Italia-Taipei 2-0

Dopo la prima giornata a Barletta la nostra nazionale femminile è in vantaggio 2-0 contro Taipei nella sfida di Fed Cup di play-off valida per rimanere nel World Group II (per capirci meglio la serie B della manifestazione) anche se con le nuove proposte per il 2018 l’eventuale vittoria contro le asiatiche ci potrebbe addirittura garantire il rientro nel tabellone principale (si discuterà a giugno infatti di un allargamento a 16 paesi del World Group contro gli 8 attuali).

Sulla carta la sfida era alquanto abbordabile, perché la presenza della Errani come detto in sede di presentazione dell’incontro spostava nettamente l’ago della bilancia dalla nostra parte. Ma ci sentiamo di dire che sia stata alquanto fondamentale la vittoria di Martina Trevisan nel primo singolare odierno contro la Lee per 12-10 al terzo set dopo quasi 3 ore di gioco. Innanzitutto perché a quel punto in teoria i giochi erano fatti, dovendo Sara giocare i successivi due singolari (il secondo oggi ed il primo domani) contro avversarie nettamente più deboli e quindi sulla carta con il compito di condurci in tutta tranquillità alla vittoria già dopo il primo match della domenica. In secondo luogo perché una eventuale sconfitta della Trevisan avrebbe comunque messo pressione alla stessa Martina (o a chi eventualmente ne avesse preso il posto) sul 2-1 e soprattutto sul doppio finale, che comunque qualche tensione l’avrebbe creata.

Invece è andato tutto come previsto e va (per il momento) benissimo così. E’ vero che si parla di una vittoria per non affondare in serie C e quindi non è il caso di usare toni trionfalistici ma è anche vero che certe volte basta poco per complicarsi la vita. Domani toccherà a Sara come detto chiudere la contesa

M. Trevisan b. Y. Lee 2-6 6-3 12-10 (da Barletta, Stefano Ancilli)

Partita dominata dalla paura e dalla totale inaffidabilità del servizio di entrambe le atlete. Il match si apre con quattro break consecutivi e ben 6 degli 8 giochi totali del primo set persi da chi serviva. Trevisan non riesce a sciogliere il braccio ed è molto contratta mentre Ya-Hsuan Lee approfitta di ogni palla, piazzando dritti vincenti sui colpi troppo corti dell’italiana: Taipei-Italia 6-2. Il secondo set si apre con lo stesso andamento e 6 break fino al 3 pari. Trevisan sembra però avere assimilato la tattica vincente suggerita da Garbin, ovvero giocare sul rovescio dell’avversaria. Per la prima volta Martina va in vantaggio 4 a 3 e ottiene tutti i punti che gioca sul lato più debole della giocatrice di Taiwan, conquistando così il secondo set 6-3.

La partita riparte da zero, con le atlete che finalmente riescono a tenere 3 turni di servizio ciascuna, per poi però cederne 4 di seguito, il più pericoloso dei quali perso da Trevisan che permette alla taiwanese di servire per il match. La tennista italiana si fa coraggio e sul 30 pari si garantisce una palla break conquistando il punto a rete e vincendo il 15 successivo per tornare 5 pari. Spinta dal pubblico l’italiana sembra salire in cattedra e sciogliersi sul più bello; sul 6-5, 8-7 e 10-9 serve per il match ma subisce la pressione e la paura, visto che la sua avversaria si limita a rimettere la palla in campo. A questo punto la partita si gioca sui nervi più che sulla tecnica e Trevisan riesce a trovare la calma, strappa il servizio a Lee a 15 e serve per la quarta volta per la partita vincendo l’ultimo turno di servizio a zero. 12-10 il finale del set, con il pubblico in delirio e l’italiana che abbraccia tutti. L’esordio vincente fa bene al morale e questa sfida sembra mettersi sulla strada giusta.

Queste le dichiarazioni della Trevisan ai nostri inviati a fine partita“Tennisticamente e tecnicamente la partita non è stata buona, ma ovviamente sono molto felice del risultato. Nel primo set non sentivo la palla ed ero come congelata, poi sono riuscita a sciogliermi e a giocare finalmente angoli più stretti. Posso fare molto di più”. Riguardo al problema fisico che ha richiesto l’intervento del medico sul 10-9 nel terzo set Martina ha specificato che “ho avuto un problema ad un braccio perché sentivo un formicolio, ma sicuramente è stato causato dalla tensione nervosa più che da un problema fisico”.

S. Errani b. C. Hsu 6-0 6-2 (da Barletta, Bruno Morobianco)

Vittoria doveva essere e vittoria è stata e le azzurre chiudono la giornata in vantaggio con un comodo 2-0, domani si vedrà se Sara Errani chiuderà i giochi di questo spareggio, già nel primo incontro della domenica. Avversaria inedita come il freddo di questi giorni in Puglia, fortunatamente un coraggioso sole ha accompagnato gli spettatori in entrambi gli incontri. La gara di Sara Errani è l’esatto contrario della prima. Troppa la differenza tra le due interpreti, sia quella teorica della classifica che sul campo.

Il primo set è un monologo della romagnola che ha chiuso con un secco 6-0 senza appello. La sensazione percepita dalla tribuna e poi confermata in campo è la direzione imposta dalla azzurra. Quando Errani ha deciso di conquistare il punto, in sicurezza e scioltezza sono arrivati tutti i colpi del suo repertorio. Archiviato il primo set,  il secondo è stato una formalità pur concedendo due giochi a Hsu, alla prima apparizione in Fed Cup.

Come nel primo e unico precedente tra le due nazionali datato 1985, le azzurre domani dovrebbero confermare le vittorie di allora di Sandra Cecchini e Raffaella Reggi.  In conferenza stampa, visi rilassati e soddisfazione totale per il capitano Garbin. “Sono davvero felice per lei. Sapevo che se Martina si fosse sbloccata da questa tensione avrebbe potuto esprimere il suo miglior tennis. Tante volte ha superato situazioni difficili, da cui ne è uscita alla grande”. Sul caso Nastase, “non ci si aspetta da una persona di quello spessore, di quella età queste uscite poco gradevoli”.

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