La fredda bellezza di Sharapova e il cattivo gusto del suo manager

Editoriali del Direttore

La fredda bellezza di Sharapova e il cattivo gusto del suo manager

Le colleghe non la sopportano e lei non fa nulla per farsi amare. Ma Max Eisenbud ha fatto di peggio. Wozniacki e Radwanska sono state n.1 e n.2 del mondo. Non meritano di essere spernacchiate da chi… si è dimenticato di avvertire Maria sul Meldonium proibito

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Questo articolo riproduce in buona parte l’articolo pubblicato oggi dai giornali della Poligrafici Editoriale

Ci siamo. È il giorno del grande ritorno. Oggi pomeriggio Maria Sharapova rimette piedi in uno spogliatoio di un torneo ufficiale dopo 15 mesi di stop, imposto dalle autorità antidoping. Non troverà un’atmosfera calorosa fra le colleghe bistrattate dal suo ​acido ​manager​ Max Eisenbud​: “Radwanska e Wozniacki protestano​ per le wild card a Maria​?​ Il suo ritorno le preoccupa….​ Mediocri tenniste che non hanno mai vinto uno Slam…” e che se gioca Maria non lo vinceranno. Beh, davvero pessimo gusto quello di questo manager che ha fatto sì tanto per Maria, ma le ha combinato il grosso guaio di non avvertirla del fatto che il Meldonium dal 2016 sarebbe stato un prodotto proibito. Come si è potuto permettere di dire cose così sgradevoli sul conto di due giocatrici che sono state n.1 e n.2 del mondo e hanno semplicemente espresso un’opinione condivisa da molti? È una risposta acida della quale, se io mi fossi trovato a Stoccarda, avrei chiesto conto a Maria. Spero lo faccia qualcun altro al posto mio anche se potrebbe ricevere una risposta sgarbata o un “no comment”. Una polemica spiacevole che alienerà ulteriori simpatie a Maria, la quale può anche infischiarsene, ma a parer mio non dovrebbe. Se fosse stata educata e gentile come tutte le altre tenniste, o quasi tutte, se avesse intrattenuto rapporti di normale cortesia con le colleghe negli spogliatoi (perfino Roberta Vinci ha detto che “Maria non saluta mai”) non avrebbe suscitato questi commenti che non l’aiutano neppure a ottenere quello che oggi è il suo principale obiettivo: la wild card nel tabellone principale al Roland Garros. Ecco perché ha concesso un’intervista a “Le Parisien”. Credo che gliela daranno solo per le qualificazioni, ove ne avesse ancora bisogno. Per questo il presidente della federtennis francese vuole aspettare il 16 maggio: per vedere se fra Stoccarda, Madrid e i primi giorni di Roma… Maria possa avere ancora bisogno di wild card o no e per quale tabellone. Se Maria avesse avuto bisogno di una wild card all’US Open quell’intervista esclusiva l’avrebbe data al New York Times o a USA Today… Storie non tanto belle.

Fino a ieri l’avvenente siberiana che a 7 anni arrivò con papà Yuri alla Tennis Academy in Florida di Nick Bollettieri (con 700 dollari appena in tasca che servirono ad affittare un motorino per raggiungere Bradenton) non poteva nemmeno entrare dove il Porsche Tennis Grand Prix di Stoccarda (torneo sulla terra rossa con 776.000 dollari di montepremi, briciole per lei) vive i suoi primi turni già da lunedì. Lei nell’impianto non ha potuto nemmeno allenarsi, stante la squalifica che scadeva solo oggi qui le immagini del suo primo allenamento a Stoccarda. Si è allenata, al riparo da occhi indiscreti – ma con i paparazzi nascosti nel parcheggio – con lo sparring-partner americano di origini russe Alex Kuznetsov, in un piccolo tennis club di periferia a Sillenbuch.

Di rimbalzo a Maria Sharapova per lo show del suo “special comeback”, l’altra attrice sarà la nostra Roberta Vinci, spiritosa nell’affrontare un’affollatissima conferenza stampa (“Che succede, come mai tanta gente così?”), ma anche decisa nell’affermare che: “Non sono d’accordo con le wild card che le hanno offerto (non solo Stoccarda, ma anche Madrid e Roma… business is business, altro che principi etici spesso sbandierati ad arte). Non ho nulla contro di lei, ha scontato la pena, però non è giusto che venga aiutata così dai tornei. È una campionessa vera: se avesse giocato le qualificazioni, sarebbe ritornata testa di serie in un baleno. Capisco che sia un capitale importante per il tennis ma c’è un limite a tutto. E credo che lo spogliatoio la pensi più o meno come me”. È così.

Roberta, n.7 WTA meno di un anno fa (9 maggio 2016) ma scesa a n. 36 oggi a 34 anni compiuti, non è in forma come quando stupì il mondo del tennis battendo una Serena Williams che pareva avviata ad un sicuro Grande Slam nella semifinale dell’US Open 2015, il giorno prima di cedere in finale a Flavia Pennetta. Però ha più tennis agonistico alle spalle in questi 15 mesi che non Maria (“Non ho mai smesso di allenarmi però”) e ciò potrebbe bilanciare tanti handicap: dall’altezza (Maria è alta 25 cm in più, 1,88 contro 1,63) alla diversa potenza, ai 34 anni contro i 30 di Maria, al curriculum vitae (35 tornei vinti con 5 Slam e 23 finali per Maria contro 10 di minor caratura di Roberta), ai terribili precedenti del 2012 a Indian Wells che finì 6-2,6-1, e del 2007 all’US Open che finì peggio, 6-0,6-1, ma che sono davvero troppo datati per avere un peso reale, anche se dicono che la cifra tecnica è diversa. Maria già nel 2004, diciassettenne, aveva trionfato a Wimbledon e nel 2005 era salita sul trono delle tenniste e c’è rimasta complessivamente per 21 settimane. Roberta invece fino al 2010 faceva fatica a stare fra le prime 50. Quanto ai soldi nessun paragone: per quelli ufficiali sono 3 volte tanti, 36 milioni di dollari Maria, 12 milioni Roberta. Solo che quelli di Maria, un po’ top-model e un po’ business-woman ben prima di lanciare quella caramella gigante – la Sugarpova (ora affiancata anche da cioccolatini) – con la pretesa addirittura di cambiare il proprio cognome all’US Open di tre anni fa, vanno moltiplicati quasi per 10, grazie a sponsor ed esibizioni. Puntando a migliorarsi sempre, sotto tutti i profili, l’estate scorsa ha frequentato anche uno stage NBA alla Harvard Business School. Per imparare a fare ancora più soldi.

Oggi prima tre singolari femminili con avvio alle 12 e poi, ma non prima della 18,30 (diretta tv su Supertennis), via al match più glamour dell’anno.

Il programma completo del Campo Centrale di Stoccarda:

Non prima delle 12 – C. Suarez Navarro vs [Q] T. Korpatsch
A seguire – [6/WC] J. Konta vs [Q] N. Osaka
A seguire – [4] S. Halep vs B. Strycova
Non prima delle 18.30 – [WC] M. Sharapova vs R. Vinci
A seguire – [5] G. Muguruza vs [Q] A. Kontaveit

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