Facile come bere un bicchier d’acqua?

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Facile come bere un bicchier d’acqua?

Nadal ha vinto il torneo di Montecarlo 2017 senza affrontare top-10, come accadde nel 2010. Quanti altri Masters 1000 sono stati vinti con un percorso sulla carta “facile” dai giocatori in attività? I casi sono dieci, cinque dei quali hanno visto trionfare Rafa

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Due settimane fa abbiamo introdotto la stagione primaverile europea sulla terra battuta ricordando l’impresa di Nadal nel 2010, unica occasione in cui un tennista sia stato in grado di vincere i tre Masters 1000 rossi Montecarlo, Madrid e Roma. Forse è stato di buon auspicio per lo spagnolo, che domenica ha addentato la sua decima coppa a Montecarlo, impresa mai riuscita ad altri vincere dieci volte lo stesso torneo. Nadal potrebbe fare il bis a sette giorni di distanza se vincesse per la decima volta Barcellona e addirittura potrebbe ottenere l’incredibile risultato di andare in doppia cifra in uno Slam fra poche settimane, a Parigi.

Nelle nostre intenzioni, l’articolo citato intendeva rendere merito ed onori al King of Clay di Manacor, tornato a grandi livelli dopo qualche anno difficile ed ora addirittura a caccia del primo posto nella Race to London, obiettivo che sarebbe raggiungibile già a Madrid nel caso Nadal vincesse entrambi i tornei in terra spagnola. La discussione si è però spostata su uno dei punti trattati nell’articolo, ovvero sul fatto che nel fantastico 2010 in cui Nadal non perse mai su terra battuta, lo spagnolo affrontò soltanto due top-10 tra Montecarlo, Roma, Madrid e Roland Garros. Il primo top-10 fu Roger Federer, affrontato e battuto in finale a Madrid, il secondo Robin Soderling, sconfitto in finale al Roland Garros vendicando quella che ancora oggi resta una delle uniche due sconfitte al Roland Garros (Soderling nel 2009, Djokovic nel 2015).

Dunque Nadal nel 2010 vinse due Masters 1000 su tre senza affrontare alcun giocatore tra i primi 10 al mondo. Dato che quest’anno Nadal a Montecarlo ci è ricascato, suo malgrado, ne approfittiamo per chiederci: quali tornei importanti sono stati vinti dai giocatori in attività senza aver mai sconfitto un top-10?

Consideriamo soltanto Slam e Masters 1000, dato che ovviamente è impossibile vincere le Finals senza aver battuto top-10. Se l’argomento dovesse interessarvi, soprattutto riferito ad alcuni giocatori in particolare (chi ha detto Fab-4?), approfondiremo l’analisi setacciando tutti i tornei vinti dai Fab-4 e scovando quanti e quali siano stati vinti senza affrontare top-10.

Gli Slam: ricerca vana

La prima parte dello studio offre una risposta immediata: in tutti i Slam vinti da giocatori in attività è stato battuto almeno un top-10 per arrivare al titolo.

Proviamo dunque a chiederci: quanti sono stati vinti senza affrontare un top-10 tra semifinale e finale? C’è un solo caso tra gli Slam vinti da giocatori in attività:

  • Australian Open 2006 (Federer trova Kiefer in SF e Baghdatis in F)

Quanti invece sono stati vinti senza affrontare un top-10 in finale? I casi sono pochi:

  • Wimbledon 2003 (Federer trova Philippoussis in finale)
  • Australian Open 2004 (Federer trova Safin in finale)
  • Australian Open 2006 (Federer trova Baghdatis in finale)
  • Roland Garros 2005 (Nadal trova Puerta in finale)
  • Australian Open 2008 (Djokovic trova Tsonga in finale)
  • Roland Garros 2009 (Federer trova Soderling in finale)
  • Wimbledon 2010 (Nadal trova Berdych in finale)
  • US Open 2014 (Cilic trova in finale Nishikori)

Sono Federer e Nadal a dominare questa speciale classifica: quattro Slam vinti anche grazie a finali contro giocatori fuori dalla top-10 per Federer, due per Nadal, una per Djokovic e Cilic. Curiosamente, sia Federer, sia Nadal, sia Djokovic, hanno vinto il primo Slam affrontando in finale un giocatore non testa di serie.

Ovviamente questi numeri vanno interpretati: Nadal su terra e Federer su cemento ed erba, nei rispettivi periodi di dominio, avrebbero comunque quasi sempre vinto contro chiunque, ma sappiamo che a voi la fatiscente e raffazzonata teoria degli avversari scarsi piace tanto, quindi abbiamo deciso di accontentare la vostra sete di polemiche e proponiamo ora l’approfondimento relativo ai Masters 1000 affrontati lungo un percorso senza neppure un top-10 come ostacolo.

I Masters 1000: dieci trionfi senza aver affrontato top-10, ben cinque per Nadal

Sono dieci i Masters 1000 in cui il vincitore (tra i giocatori in attività) non abbia affrontato alcun top-10, addirittura esiste un caso in cui neppure un top-20 sia stato affrontato. No, questo caso speciale non coinvolge Federer o Nadal. Andiamo con ordine, ecco i dieci tornei vinti senza battere top-10, tenendo bene a mente che questo non significa assolutamente che siano state vittorie facili. Vincere un Masters 1000 non è mai facile, altrimenti i vincitori “recenti” sarebbero ben più di poche manciate. Ricordiamo che, a parte i Fab-4, soltanto Tsonga ha vinto più di un Masters 1000 ed i pochi altri si sono dovuti accontentare sino ad ora di un solo titolo.

  • Roma 2005 (Nadal)
  • Madrid 2005 (Nadal)
  • Amburgo 2006 (Robredo)
  • Canada 2006 (Federer)
  • Roma 2008 (Djokovic)
  • Monte Carlo 2010 (Nadal)
  • Roma 2010 (Nadal)
  • Shanghai 2016 (Murray)
  • Bercy 2016 (Murray)
  • Monte Carlo 2017 (Nadal)

Tra questi Bercy 2016 è un caso limite. Quando Murray ha sconfitto la testa di serie numero 7 Tomas Berdych nei quarti di finale, il ceco era effettivamente numero 11, ma al momento della compilazione del draw Berdych era numero, sarebbe poi stato scavalcato da Cilic al numero 10 proprio nel ranking del lunedì con il torneo di Bercy già iniziato. Un altro caso limite è quello di Amburgo 2005, quando il giocatore con ranking più alto affrontato da Federer fu Coria, iscritto come testa di serie numero 10 e numero 11 al mondo al momento di compilazione del draw, ma effettivamente numero 8 secondo il ranking pubblicato il lunedì in cui si disputò il torneo e quando affrontò Federer.

Nadal ha vinto ben 5 Masters 1000 su 29 (17.2%) senza affrontare top-10, Murray 2 su 14 (14.3%), Federer 1 su 26 (3.8%), Djokovic soltanto 1 su 30 (3.3%), Robredo il suo unico titolo (100%), quando lasciò soli sette game a Stepanek nella finale di Amburgo 2006. Robredo è solitamente quel nome che quasi tutti dimenticano quando si elencano i vincitori di Masters 1000 in attività.

Interessante notare che ben quattro di questi 1000 “facili” si sono disputati nell’arco di circa 16 mesi, tra Roma 2005 e Canada 2006, periodo di transizione in cui non era raro che alcuni big saltassero più di un Master Series a stagione, cosa che ad esempio Federer fece nel 2004, nel 2005 e nel 2006. I tornei di questo tipo diventano addirittura 5 se includiamo anche Cincinnati 2006, vinto da Roddick, non più in attività, senza affrontare top-10 e 6 se includiamo il caso limite di Amburgo 2005.

Proviamo a classificare questi dieci tornei guardando i top-20 affrontati.

  • 3 top-20: Roma 2005 (Nadal), Madrid 2005 (Nadal), Amburgo 2006 (Robredo), Montecarlo 2010 (Nadal), Shanghai 2016 (Murray), Montecarlo 2017 (Nadal)
  • 2 top-20: Bercy 2016 (Murray)
  • 1 top-20: Canada 2006 (Federer), Roma 2010 (Nadal)
  • 0 top-20: Roma 2008 (Djokovic)

Nadal ha di fatto vinto il suo unico torneo su cemento indoor senza mai affrontare un top-10 (Madrid 2005). Tra i Masters 1000 attuali, non è mai accaduto che un giocatore in attività abbia vinto Indian Wells, Miami, Madrid (terra) o Cincinnati senza affrontare un top-10.

Come indica l’elenco dei top-20 affrontati, la poco ambita palma del Masters 1000 più “facile” vinto negli ultimi anni tocca a Roma 2008, quando Djokovic affrontò, nell’ordine:

  • Roma 2008 (2T) // Djokovic b. Darcis 64 60 (ranking #49)
  • Roma 2008 (3T) // Djokovic b. Andreev  63 36 63 (ranking #26)
  • Roma 2008 (QF) // Djokovic b. Almagro 61 10 rit. (ranking #21)
  • Roma 2008 (SF) // Djokovic b. Stepanek 60 10 rit. (ranking #27)
  • Roma 2008 (F) // Djokovic b. Wawrinka 46 63 63 (ranking #24)

Nessuna testa di serie affrontata, nessun top-20 affrontato, media ranking degli avversari 29.4, due match su cinque conclusi dopo un game del secondo set per ritiro, ma una finale molto bella con Wawrinka, così come molto bella fu il quarto di finale tra Blake e Wawrinka. L’edizione 2008 degli Internazionali d’Italia ebbe anche un’altra particolarità: nessuna delle due semifinali venne completata. Peggio capitò a Miami nel 2014, quando addirittura nessuna delle semifinali iniziò, a causa del doppio ritiro di Berdych e Nishikori che lasciarono rispettivamente il passo a Nadal e Djokovic.

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