WTA Stoccarda: Masha ha più fame di prima. Siegemund non si ferma

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WTA Stoccarda: Masha ha più fame di prima. Siegemund non si ferma

Maria domina anche Kontaveit e vola in semifinale. Adesso è tra le prime 300 del mondo. Siegemund ancora grande a Stoccarda. Halep unica testa di serie sopravvissuta

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[WC] M. Sharapova b. [Q] A. Kontaveit 6-3 6-4

MASHA IN RAMPA DI LANCIO – Il rodaggio a quanto pare è terminato. Sharapova raggiunge in carrozza le semifinali, battendo in modo discretamente agevole Anett Kontaveit nonostante qualche patema al momento di chiudere la contesa. Ci sarà chi muoverà delle obiezioni circa la reale consistenza dell’avversaria odierna, ma questi ultimi, pervicaci cultori del self-control, forse non hanno raccolto le impressioni di Ana Konjuh e Garbine Muguruza, fatte fuori dalla biondissima Anett nei giorni scorsi, e soprattutto si sono dimenticati di fare i conti con il momento dell’estone, reduce dalla prima finale in carriera raggiunta non più tardi di dieci giorni fa a Biel e per questo nel pieno della fiducia. La numero 73 del ranking WTA ha infatti cominciato il match senza particolari timori, non già sconfitta in partenza, reggendo bene l’urto fino al tre pari e 15-30 con Maria in battuta. Qui la siberiana si è aggrappata al servizio, certo il fondamentale più vistosamente migliorato in questi quindici mesi sabbatici, e l’ace che le ha fornito il 30 pari ha impresso all’incontro il copione più facilmente pronosticabile. Ne è conseguito un tremendo parziale di otto giochi a tre fino al cinque a due del secondo set che lasciava prevedere una rapidissima conclusione della vicenda, ma Anett ha inteso aggiungere un pizzico di pepe al finale. Chiamata a servire per il match Masha si è inceppata, e, dopo essersi salvata per quattro volte, ha concesso il break alla quinta occasione. Kontaveit, nel successivo turno in battuta, ha addirittura avuto due inaspettate palle per impattare sul cinque pari, ma Maria, aumentato il voltaggio dei decibel in maniera direttamente proporzionale alla violenza della risposta, è riuscita a mettere la parola fine alla tenzone prima che la stessa si complicasse più del necessario. Con la vittoria di oggi Sharapova torna tra le prime trecento giocatrici del ranking, e la scalata pare proseguirà velocemente: la prossima occasione per avvicinare le qualificazioni del Roland Garros l’avrà domani in semifinale, dove l’attende Kiki Mladenovic.

KIKI DEBORDANTE – Prosegue dunque la corsa della francese, ieri autrice dell’eliminazione della campionessa in carica Kerber. Se il match vinto contro la tedesca aveva messo in mostra la più scintillante versione possibile della numero 19 WTA, il successo ottenuto oggi contro Carla Suarez Navarro ha regalato al numeroso pubblico della Porsche Arena una Kiki ancora devastante. Che Suarez Navarro non stia attraversando il miglior momento della carriera è fatto notorio, ma la facilità con cui il match appena conclusosi si è presto indirizzato è ascrivibile molto più alla positiva aggressività di Mladenovic che non ai demeriti della pur spenta spagnola. Kristina ha regalato appena cinque giochi e non ha concesso alcuna palla break nell’arco dell’incontro, supportata da un servizio assolutamente dominante (appena 15 i punti persi in 9 turni in battuta). Se le protagoniste saranno quelle viste sinora, la sfida di domani con Sharapova promette di essere la più interessante del torneo.

DOVE C’È STOCCARDA C’È SIEGEMUND – Finalista lo scorso anno nello stupore generale, Laura Siegemund si regala un posto tra le ultime quattro donando all’estatico pubblico un’altra prestazione eclatante. Al termine di una maratona di tre ore e dieci minuti la wild card di casa ha estromesso Karolina Pliskova, la quale, per la verità, ha offerto un generoso contributo alla realizzazione dell’opera. La seconda testa di serie del torneo ha dilapidato un vantaggio di 5-2 nel primo parziale finendo per perderlo al tie break, e si è trovata a due punti dalla sconfitta nel decimo game del secondo, prima di piazzare il colpo di coda che ha forzato al terzo la contesa. Apparentemente riportata l’inerzia dalla propria parte Pliskova è però crollata nella frazione decisiva, travolta da un mare di errori e dal grande cuore di Laura, che quando scende in campo nella capitale del Baden-Wuttemberg non conosce complessi di inferiorità. A Karolina molti segreti del gioco su terra rimangono occulti, e dovrà sbrigarsi a decrittarli. Siegemund vola in semifinale, ancora una volta: troverà Simona Halep, unica sopravvissuta alla generale strage di teste di serie, che nell’ultimo match di giornata ha strapazzato Anastasija Sevastova in meno di un’ora.

Risultati:

[WC] M. Sharapova b. [Q] A. Kontaveit 6-3 6-4
K. Mladenovic b. C. Suarez Navarro 6-3 6-2
[WC] L. Siegemund b. [2] Ka. Pliskova 7-6(3) 5-7 6-3
[4] S. Halep b. A. Sevastova 6-3 6-1

 

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