Il caso Bracciali-Starace si sposterà da Cremona?

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Il caso Bracciali-Starace si sposterà da Cremona?

Giovedì 27 aprile si è svolta l’ennesima udienza sul caso giudiziario di match fixing che coinvolge i due tennisti italiani, che va avanti da ormai quasi tre anni

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Il procedimento giudiziario a carico di Daniele Bracciali e Potito Starace sembra non avere fine. I due, insieme a Roberto Goretti – ex direttore sportivo del Perugia Calcio – sono accusati di “associazione a delinquere finalizzata alla frode sportiva”, ovvero per aver “aggiustato” i risultati di alcune partite in modo da ottenere guadagni non leciti grazie alle scommesse.  I tre sono in attesa di giudizio, mentre le altre persone coinvolte, in primis Manlio Bruni, hanno patteggiato.

L’ultimo atto di questa vicenda infinita è andato in scena giovedì 27 aprile presso il Tribunale di Cremona, dove si è svolta l’ennesima udienza di un processo che non è più seguito dal PM Roberto Di Martino, il quale è andato in pensione per sopraggiunti limiti di età ed è stato sostituito dalla 33enne Carlotta Bernardini. L’udienza di giovedì scorso si è concentrata soprattutto sulle relazioni di Squadra Mobile e Polizia Postale, che hanno illustrato l’andamento dell’indagine sul tennis (nata come parte della maxi-inchiesta sul calcio). Le uniche novità rilevanti che sono emerse riguardano l’assenza di prove certe sulla responsabilità degli atleti, nonostante ci siano vari indizi. Si è saputo che  uno dei telefonini intercettati, forse il numero registrato come “Braccio 2” nella rubrica telefonica di Bruni, è stato acceso all’estero in un momento in cui Daniele Bracciali si trovava in Italia. Tra l’altro, il verbale di sequestro del materiale informatico sequestrato al Bruni non è stato consegnato, Questo, infatti, non è mai stato trasmesso alle difese, nonostante ci siano state assicurazioni sulla sua esistenza.

Il punto focale dell’udienza, però, è stato quello riguardante la competenza territoriale, visto che per la costola calcistica del processo è stato stabilito di spostare i processi nei vari tribunali ritenuti competenti. Ciò è stato richiesto anche per il tennis, ma senza avere esito positivo. La novità legata al calcio non ha fatto piacere alle difese, portando anche a qualche scontro in merito. C’è ancora ancora la possibilità che venga chiesto nuovamente lo spostamento del processo. Dovessero ottenerlo, sarebbe un ulteriore passo verso la prescrizione, considerando anche gli anni a cui si riferiscono i presunti illeciti (dal 2007 al 2011). Vedremo quello che decideranno i giudici in tal senso. La prossima udienza è fissata per la fine maggio.

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