Schiavone, la wild card è arrivata. Ma da Madrid!

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Schiavone, la wild card è arrivata. Ma da Madrid!

Dopo le polemiche per il “pass” negato dagli Internazionali d’Italia, è il più ricco torneo spagnolo a rimediare, invitando la milanese al suo tabellone principale

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C’è chi sa cogliere le occasioni e chi no. Soprattutto c’è chi sa cogliere quelle che gli altri, con un po’ troppa superbia, si lasciano sfuggire. Sembra essere questa la morale di fondo della lezione di “tournament management” che la Spagna ha appena fatto alla nostra Federtennis: Francesca Schiavone potrà giocare un grande torneo su terra rossa prima del Roland Garros, con merito, nonostante il rifiuto della FIT di fornirle una wild card per gli Internazionali d’Italia. Il WTA Premier Mandatory di Madrid le ha infatti concesso uno dei quattro inviti per il tabellone principale, al via la prossima domenica.

Dopo la splendida prestazione di Francesca a Bogotà, dove proprio da wild card si è aggiudicata titolo e punti necessari ad entrare nel cutoff dello Slam parigino, il ricco torneo diretto da Ion Tiriac ha deciso che la trentaseienne di Milano meritava un posto sul palcoscenico della Caja Magica in questa ultima stagione della sua carriera. Una promozione per lei, al netto dell’amore che i tifosi azzurri le avrebbero tributato a Roma: il torneo della capitale spagnola fornisce 1000 punti alla sua vincitrice, contro i 900 di quello italiano, e un montepremi totale addirittura doppio (quasi 5 milioni e mezzo di dollari contro poco più di 2 e mezzo).

La notizia dell’invito per Madrid ha come effetto collaterale di allontanare ancor di più l’ipotesi, già poco verosimile, che Schiavone potesse iscriversi alle pre-qualificazioni degli Internazionali. I playoff del torneo romano si tengono infatti al Foro Italico nella settimana precedente al torneo, cioè la stessa del Mutua Madrid Open. Le altre tre wild card madrilegne sono state assegnate a Maria Sharapova, come già annunciato da tempo, e alle tenniste di casa Lara Arruabarrena (l’altra finalista a Bogotà) e Sara Sorribes Tormo.

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