ATP Barcellona: Thiem pronto a dare battaglia a Nadal

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ATP Barcellona: Thiem pronto a dare battaglia a Nadal

Tra Rafa e la decima catalana c’è l’austriaco: appuntamento alle ore 16

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La 65esima edizione del Barcelona Open Banc Sabadell è giunta all’ultimo atto: i protagonisti saranno Rafa Nadal e Dominic Thiem (inizio alle ore 16), pronti a dare vita a quella che potrebbe essere una finale intensa, equilibrata e aperta a più di uno scenario. I due si sono già affrontati tre volte, tutte sulla terra, con Rafa che ha avuto la meglio a Parigi nel 2014 e a Montecarlo nel 2016 senza perdere nemmeno un set, perdendo però la sfida “centrale” di Buenos Aires, sempre nel 2016. Lo spagnolo è arrivato fin qui senza perdere nemmeno un set, mentre l’austriaco ieri ha dovuto sudare parecchio prima di vincere 6-4 al terzo contro Murray, dopo che nei turni precedenti non aveva incontrato particolari difficoltà.

Come accade per tutti quelli che vogliono cercare di fare partita con Nadal, Dominic dovrà essere bravo a prendere il centro del campo, manovrando soprattutto verso il lato destro dell’avversario, per poi accelerare dall’altra parte, trovando buoni angoli senza avere troppa fretta.

Negli scambi in cui non riuscirà a dominare fin da subito, invece, per lui sarà importante utilizzare il rovescio in lungolinea per cercare di sovvertire l’inerzia dello scambio e iniziare a comandare con il dritto.

Allo stesso tempo, Thiem dovrà evitare di accettare lo scambio prolungato in top spin, cercando di uscire dalla ragnatela che Nadal vorrà tessere, magari cercando di guadagnarsi tempo per spostarsi con il dritto anomalo e prendersi un rischio relativamente calcolato.

Sarà interessante vedere quanto Thiem soffrirà il servizio mancino di Nadal – quest’anno ha vinto tre partite su tre contro i mancini, mentre in carriera in totale ha un record di 19 vinte e 14 perse – così come bisognerà vedere il rendimento dell’austriaco con la propria battuta. Sicuramente dovrà evitare di mettere il 49% di prime in campo come ha fatto ieri contro Murray, variando la direzione e la velocità di questo colpo, cercando sì di aprirsi il campo per imporre il proprio gioco, ma senza disdegnare la soluzione piatta definitiva, specialmente al centro da sinistra, che può dargli molti punti.

Per quanto riguarda Nadal, invece, lo spagnolo potrebbe cercare di giocare palle centrali ed estremamente arrotate, che avrebbero ancora più efficacia se si dovesse essere molto sole. In questo modo, infatti, riuscirebbe ad allontanare dal campo Thiem e non dargli angolo, ma soprattutto mettendolo nella condizione di sbagliare.

Oltre a questo, Rafa senza dubbio attuerà il suo schema classico, ovvero il palleggio sulla diagonale di sinistra, ma tentando anche di accorciare qualche scambio subito dopo il servizio. Tuttavia, una delle chiavi principali della partita di Nadal sarà l’efficacia del suo dritto giocato dall’angolo sinistro, indicatore della sua velocità di gambe e di braccio, diminuite rispetto a 4-5 anni fa, ma che ultimamente sembrano essere tornate ad alti livelli. Riuscire a chiudere scambi massacranti con un dritto inside-out o inside-in potrebbe essere ossigeno puro in diversi momenti della partita, oltre a dargli ulteriore fiducia anche in vista dei tornei successivi.

Un’altra arma che potrebbe considerare di utilizzare è quella della palla corta e più in generale cercare lo scontro ravvicinato a rete, dove la sua maggiore sensibilità dovrebbe fare la differenza e regalargli la maggior parte dei punti.

Inoltre sarà molto importante vedere chi dei due uscirà meglio dai blocchi. Entrambi, infatti, sono degli eccellenti front-runner: quest’anno Thiem ha vinto 15 volte su 17 dopo essersi aggiudicato il primo set, Nadal 22 su 23 (peraltro l’austriaco ha perso 7 volte su 10 dopo aver avuto la peggio nel parziale d’apertura).
Certamente nessuno dei due si risparmierà, né bisognerà considerare troppo la componente fisica, visto che i due contendenti sono due dei giocatori più resistenti del circuito. Nonostante in palio ci sia “solo” un ATP 500, Nadal avrà l’occasione di aggiornare i libri dei record sul mattone tritato (sarebbe il 51esimo titolo su questa superficie, il decimo in Catalogna), mentre per “Dominator” – 8 titoli in carriera per lui fin qui – questa è l’opportunità per dimostrare di essere sempre più vicino ai migliori, specialmente sulla terra. In questo senso sfidare Rafa su questo terreno sarà un gran banco di prova anche per testare i suoi miglioramenti sia sotto il profilo tattico sia sotto quello della tenuta mentale.

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