BENOIT NON “PAIREVENUTO” – La seconda giornata dell’Estoril Open si apre con il match, programmato sul campo 3, tra il giapponese Taro Daniel e Renzo Olivo. La terra non è certamente una delle superfici più in voga in Giappone, ma Taro ha dimostrato oggi di sapersela cavare egregiamente giungendo ad una vittoria per nulla pronosticata. Bravo ad alzare spesso le traiettorie e costringere l’argentino all’errore. Nel tie-break del primo set Olivo condensa la maggior parte dei gratuiti e il numero 113 del mondo se lo aggiudica 7-2. Nel secondo set l’argentino si riorganizza bene e piazza il colpo del pareggio nel nono game, con un break che riequilibra la situazione. Nell’ultimo set la concentrazione comincia a mancare da entrambe le parti e i ribaltamenti di fronti sono innumerevoli. Alla fine si registrano 7 break, con Taro che sotto 0-3 pesante risale fino a chiudere 7-5. Alle 14:00 fanno il loro esordio sul centrale Paire e Almagro, con quest’ultimo che ha vinto l’unico precedente sulla terra messicana nel 2012, e oggi si è ripetuto in meno di un’ora. Significano poco le 31 posizioni in più che ha il francese in classifica, bensì conta maggiormente l’attitudine a giocare sul rosso. Non c’è stata mai partita, lo spagnolo non ha dovuto difendere neanche una palla break, e gliene sono bastate tre per chiudere 6-3 6-2. Il secondo argentino a scendere in campo oggi è Berlocq, opposto alla giovane promessa Ymer, che per entrare nel tabellone principale è passato attraverso le qualificazioni. Lo svedese, alla sua seconda partecipazione al torneo 250 di Estoril, è ancora alla ricerca di una vittoria in Portogallo e il tabellone non gli è stato certo favorevole. Berlocq è un vero esperto di questa superficie e i 13 anni di differenza si sono fatti sentire. Nel primo set il break decisivo è arrivato ad un passo dal tie-break, mentre in quello dopo Carlos è riuscito a risalire da uno svantaggio di 1-3, per poi chiudere 6-4 di nuovo con un break sul finale di parziale.

PORTOGALLO, GIOIA E DOLORI – Dopo l’exploit di ieri da parte di Federico Silva, il pubblico sperava nel successo di un’altro loro beniamino, Joao Domingues, e come raramente accade, sono stati accontentati. Il numero 242 del mondo con una solida prestazione, ha battuto la testa di serie numero 7 Edmund conquistando la prima vittoria a livello ATP. Il britannico non perdeva da un giocatore dalla classifica così bassa da gennaio dello scorso anno (in un Challenger alle Hawaii, contro il cinese Wu), e la cosa che rende ancora più amara la sconfitta è il fatto di essere stato in vantaggio 5-2 nel terzo set e aver avuto addirittura due match point. Da un portoghese che vince passiamo a uno che perde, ma questa volta interpretare l’accaduto è molto più difficile, perché nonostante il numero 1 lusitano Joao Sousa fosse senza dubbio il favorito contro il qualificato Fratangelo, la pressione di giocare in casa già in passato gli aveva giocato brutti scherzi e questa è arrivata la terza sconfitta consecutiva al primo turno a Estoril. Va anche ricordato che il numero 133 al mondo era al suo tredicesimo match stagionale sul rosso. Joao ha impiegato troppo tempo per entrare nel vivo del match e quando l’ha fatto, nell’ultimo game, ha trovato solo il tempo di salvare 6 match point, per poi soccombere al settimo. Vistosi sono stati i problemi sul lato del rovescio per la testa di serie numero 6 mentre lo statunitense, che non disdegna affatto questa superficie, in conferenza stampa ha anche trovato il tempo di scherzare: “I miei genitori hanno avuto la brillante idea di chiamarmi Bjorn…

IL RITORNO DI DELPO – Segue sull’Estàdio Millennium il match più atteso da pubblico e stampa, e alla fine tutta l’attesa si è rivelata vana perché il match è stato il meno combattuto. Del Potro affronta per la prima volta Sugita, e l’argentino è al suo primo match sulla terra battuta dopo la sconfitta con Sock dello scorso anno a Madrid. Quest’oggi del Potro è stato superiore rispetto al suo avversario sotto ogni aspetto e Yuichi solo una volta nel primo set è riuscito a mantenere il servizio (in totale ha subito 4 break), mentre in risposta non ha mai impensierito Juan Martin, complici anche le sue poderose prime. Anche se si è visto un ottimo tennis da parte di del Potro – è un piacere per gli occhi vederlo accelerare con il dritto, mentre con il rovescio, nonostante il numero degli slice sia diminuito, resta comunque elevato – quello di oggi non può essere considerato un test attendibile. Nel secondo set ha avuto occasioni per chiuderla prima, ma il 6-3 finale sottolinea come non abbia mai corso alcun pericolo anzi a correre, e parecchio, è stato Sugita. Nella conferenza post-partita il gigante di Tandil ha espresso il suo apprezzamento nel confronti dei campi sui quali ha avuto modo di giocare, definendoli “piuttosto veloci per essere sulla terra, e la cosa mi piace”. Inoltre, a proposito dell’uso del rovescio tagliato ha ammesso: “un 50% è scelta tattica, un 50% mancanza di fiducia”.

QUARTO PORTOGHESE AL SECONDO TURNO – Conclude il programma sul centrale la sfida tra il francese Mathieu e l’ennesima wild card portoghese Pedro Sousa, che rispetto al suo omonimo, riesce a vincere l’incontro usufruendo del ritiro del francese proprio prima dell’avvio del terzo set. Il numero 172 del mondo proviene dalla sua prima vittoria Challenger ottenuta la scorsa settimana a Francavilla, in Abruzzo, e al prossimo turno troverà Muller.

Risultati:

T. Daniel b. R. Olivo 7-6(2) 4-6 7-5
N. Almagro b. [8] B. Paire 6-3 6-2
R. Harrison b. G. Garcia-Lopez 6-3 2-6 6-2
[Q] B. Frantangelo b. [6] J. Sousa 6-3 6-4
[Q] J. Domingues b. [7] K. Edmund 6-4 3-6 7-6(2)
C. Berlocq b. [Q ]E. Ymer 7-5 6-4
[5] J. M. del Potro b. Y. Sugita 6-1 6-3
[WC] P. Sousa b. P. H. Mathieu 3-6 6-4 rit.