Wimbledon si prepara a Sharapova: biglietto (e TV) per le qualificazioni

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Wimbledon si prepara a Sharapova: biglietto (e TV) per le qualificazioni

Ma il patron dei Championships assicura: “Non è a causa di Maria Sharapova”. Decisione sull’eventuale wild card il 20 giugno. Il montepremi cresce ancora, confermato il ban a Nastase

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La conferenza di primavera del torneo di Wimbledon ha annunciato le novità dell’edizione 2017. Presieduta dal presidente Philip Brook e dall’amministratore delegato Richard Lewis ha aperto con i dettagli del programma triennale di rinnovamento delle strutture, che nel 2019 vedrà concludersi il progetto di installazione del tetto retraibile sul campo n.1. L’altro progetto di riferimento del Master Plan riguarda il sito di Somerset Road, il vero nucleo pulsante dell’All England Lawn Tennis Club, che attualmente ospita cinque campi indoor utilizzati dagli atleti per i warm-up durante i Championships e da tutti i soci dell’AELTC nel resto dell’anno. Il nuovo piano prevede l’abbattimento dell’attuale struttura per la costruzione di una nuova in grado di ospitare sei campi indoor, a cui verrebbero affiancati anche sei campi in terra rossa. Eh sì, terra rossa in quel di Wimbledon. Per migliorare la logistica del sito di Somerset Road verrà costruito anche un parcheggio sotterraneo: è bene ricordare che la struttura funge anche da Administration Area durante lo svolgimento delle competizioni.

Il rinnovamento delle infrastrutture riguarderà anche il torneo di qualificazione, che si disputa sui campi di Roheampton. Richard Lewis assicura che la decisione non è stata influenza dalla possibile presenza di Maria Sharapova – ehm… – ma annuncia che per la prima volta sarà previsto un biglietto d’ingresso dal costo di 5 sterline per assistere agli incontri, e che uno dei campi sarà addirittura dotato di copertura televisiva. Le rigide scansioni temporali degli organizzatori di Wimbledon annunciano già che il “concilio” che decreterà l’assegnazione delle wild card si riunirà il 20 giugno: Sharapova può segnare in agenda, nel caso non riesca a guadagnarsi l’accesso sul campo prima del 22 maggio (data di uscita dell’entry list per il main draw) o del 5 giugno (diramazione entry list qualificazioni).

Ad ogni modo ricavato dei biglietti per il torneo di qualificazione verrà interamente devoluto alla Wimbledon Foundation, che collabora attivamente con fondazioni umanitarie locali (ogni anno circa 900000/1.000000£ vengono redistribuiti a circa 100 fondazioni diverse). Inoltre su due campi (e altri dieci dal 2018) saranno previsti i classici teloni per proteggere l’erba dall’eventuale maltempo.

Non poteva ovviamente mancare l’ennesimo annuncio dell’aumento del montepremi, motivato (anche) dalla svalutazione della sterlina in seguito all’uscita della Gran Bretagna dall’UE. Grazie a un aumento del 12,5% si raggiungeranno i 31.6 milioni di sterline (oltre 37 milioni di euro) e i due vincitori si porteranno a casa un premio di 2.2 milioni di sterline, +10% rispetto alla passata edizione quando a trionfare furono Andy Murray e Serena Williams. I due nel luglio scorso si ritrovarono in tasca un assegna “svalutato” di circa il 13% dall’effetto Brexit: Wimbledon non ha accettato lo smacco e quest’anno è corsa ai ripari per tempo. Anche perché gli altri Slam non stanno certo a guardare.

Arriva anche la prevedibile conferma riguardo alla messa al bando di Ilie Nastase dal Royal Box, dopo i fatti incresciosi che hanno avuto luogo durante la sfida di Fed Cup tra Romania e Gran Bretagna.

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