WTA Praga: in finale va Barthel, niente miracolo per Ostapenko

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WTA Praga: in finale va Barthel, niente miracolo per Ostapenko

Mona Barthel, “giustiziera” di Giorgi, rimonta e conquista la finale. Ostapenko gioca due partite in tre ore e deve arrendersi a Krystina Pliskova

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BARTHEL, GRANDE RIMONTA – A contendersi la prima semifinale del WTA di Praga sono la beniamina di casa Barbora Strycova (tds n°3) e la qualificata Mona Barthel, giunta alle semifinali senza aver lasciato per strada alcun set. Quest’ultima mette a nudo tutte le sue insicurezze con due doppi falli in avvio e un rovescio lungo, utili a procurare l’immediato break avversario. Al terzo game sono già otto gli errori della Barthel, completamente fuori giri con i fondamentali e incapace di impensierire minimamente la Strycova. Logica conseguenza è il doppio break che issa la ceca sul 3-0. Barthel reagisce e brekka nel quarto gioco, mantenendo il suo turno di servizio e dimostrando di poter fare partita pari. Il tutto è confermato da una ritrovata solidità da fondo che mette in crisi la giocatrice locale, costretta a salvare una pericolosa palla del 3-3. Da qui una vera e propria dimostrazione di forza della Strycova che vince uno scambio durissimo sul 4-3 40-30 e poi chiude il set con l’ennesimo vincente di dritto, colpo maggiormente usato per fare la differenza in questo parziale. 6-3 in 39 minuti. Barthel propositiva in avvio di secondo set: break in apertura e uno score di 10 punti a zero a inizio terzo game. Questo secondo set denota una netta superiorità del rovescio della Barthel, autrice di alcuni lungolinea di qualità, colpi anticipati e palle corte. Strycova in palese difficoltà, costretta a cedere nuovamente la battuta con l’handicap di un 5-2 di fatto irrecuperabile. 6-2 che conferma l’entrata definitiva nel match e il crollo psicologico della ceca. Il terzo set segue il canovaccio tattico del precedente: ancora la Barthel a salire in cattedra e a dettare legge negli scambi con un dritto incisivo e una velocità negli spostamenti laterali da vera fuoriclasse. Il break in apertura permette alla tedesca di portarsi sul 2-0 e gestire la partita al meglio. Accelerazioni fulminee mettono alle corde la strenua resistenza della Strycova e fruttano il secondo break. Sul 5-2 break e controbreak che fissano il risultato sul 6-3. Strycova rimandata di fronte al suo pubblico e completamente uscita di scena dopo il primo set. Per la Barthel un risultato stratosferico, alla luce di una settimana faticosissima e piena di insidie. Finale strameritata.

OSTAPENKO, NIENTE MIRACOLO – In programma anche il recupero dell’ultimo quarto di finale, interrotto ieri per oscurità, tra Jelena Ostapenko e Ana Konjuh (tds n°7). Si riparte dal terzo game del terzo set con il risultato fissato sull’1-1: subito la Konjuh brava a sfruttare alcuni passaggi a vuoto dell’avversaria e a strappare il servizio. Ostapenko nel sesto gioco si procura 3 palle break e spingendo con il rovescio impatta sul 3-3. Sul 4-3 un altro break consegna la partita nelle mani della tennista lettone. 6-3 finale in cui la netta prevalenza dal punto di vista fisico e tecnico ha fatto la differenza. Jelena è poi scesa in campo – dopo neanche tre ore – contro Krystina Pliskova per giocarsi l’accesso in finale. Fin dalle prime battute si assiste a un monologo della tennista di casa che insiste dal lato del dritto senza mai lasciare iniziative alla sua avversaria. Break in avvio e totale controllo della partita, fino al 3 pari. Pliskova subisce il break ma non demorde e con il suo piano tattico si procura lo strappo decisivo del set( break che la porta sul 4-3). Vantaggio conservato fino alla chiusura del set in appena 35 minuti. Un parziale velocissimo che testimonia anche dei game molto brevi e grande rendimento al servizio da parte delle due giocatrici. Secondo set che pare la fotocopia del primo: Ostapenko mai in grado di spostare l’inerzia del’incontro e che perde puntualmente la battuta nel game di apertura. Sul 3-1 ancora due accelerazioni di rovescio procurano il break che chiude il match. Un 6-4 6-2 in 70 minuti porta la ceca in finale. Grande prova di carattere della giocatrice classe 92′. In finale però occhio a una scatenata Barthel vogliosa di confermarsi campionessa.

Risultati:

Quarti di finale

J. Ostapenko b. A. Konjuh 6-3 4-6 6-3

Semifinali

[Q] M. Barthel b. B. Strycova 2-6 6-3 6-3
Kr. Pliskova b. J. Ostapenko 6-4 6-2

Gianluca Mitidieri

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