Sharapova, Williams, Henin, Clijsters: ritorni a confronto - Pagina 3 di 6

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Sharapova, Williams, Henin, Clijsters: ritorni a confronto

Come sono andate nei primi tornei, quando e cosa hanno vinto le grandi giocatrici al rientro dopo lunghi stop?

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Justine Henin: le ragioni dello stop
Se quello di Kim Clijsters era stato un “lungo addio”, annunciato e motivato con mesi di anticipo, il ritiro di Justine Henin è uno dei più sorprendenti e inattesi nella storia del tennis. Arriva in un qualsiasi mercoledì di maggio del 2008, il giorno 14, dopo il forfait al torneo di Roma in corso durante la settimana. È un momento della stagione senza particolari scadenze e questo rende ancora più difficile capire il perché di un scelta tanto drastica e improvvisa.
E’ vero che Henin negli ultimi tre tornei ha perso abbastanza prematuramente, ma è ancora saldamente la numero uno del ranking; e poi sta per avvicinarsi il Roland Garros, di cui è campionessa in carica e che ha già vinto per quattro volte (le ultime tre consecutive). Justine in quel momento ha solo 25 anni (è nata nel giugno 1982), eppure nemmeno la prospettiva delle Olimpiadi di Pechino 2008 e la speranza di vincere per la prima volta Wimbledon sembrano più essere una ragione sufficiente per continuare.

Non solo: a rimarcare una volontà di separazione dall’attività decisa e netta come non mai, Henin si cancella immediatamente dalla classifica della WTA, senza aspettare che i punti “scadano” settimana dopo settimana. Da un giorno all’altro il suo nome scompare dal ranking: non è più una tennista professionista.

Una decisione del genere, presa in un momento del genere, non può non suscitare sconcerto, e anche congetture di diverso tipo. In mancanza di riscontri, però, non resta che prendere atto delle parole di Justine. Dice fra l’altro: “È la fine di un’avventura meravigliosa, qualcosa a cui ho pensato a lungo. Sono al termine di un percorso nel quale ho sperimentato e avuto tutto ciò che si poteva avere. Ho vissuto completamente per il tennis. Ora davanti a me ho un nuovo futuro, e non tornerò su questa decisione”.

Il periodo senza tennis e il ritorno
Terminato con il tennis, Henin si dedica all’attività di ambasciatrice dell’Unicef Belgio e alla sua associazione benefica “Justine for Kids”.
Ma una nuova svolta arriva nel settembre 2009. Il giorno 13 Clijsters vince gli US Open, circa un mese dopo essere tornata a giocare. Passano meno di dieci giorni e il 22 settembre Henin annuncia ufficialmente la sua intenzione di tornare anche lei a competere, a partire dalla stagione 2010.

In molti mettono in relazione la decisione di Justine con quella di Kim e i suoi nuovi successi. Del resto la stessa Henin aveva così descritto il suo rapporto con Clijsters, quando si era ritirata la prima volta: “Siamo quasi cresciute insieme, e penso che ci siamo aiutate ad aumentare il nostro livello, perché ci siamo spinte l’un l’altra a giocare sempre meglio”.

I risultati nei primi tornei
E così nel giro di qualche mese il tennis ritrova le due fuoriclasse del Belgio. Il rientro di Henin avviene in gennaio in Australia, al torneo International di Brisbane. La concorrenza non è di primissimo livello: nessuna top ten al via, anche se come testa di serie numero 1 c’è proprio Kim Clijsters, allora appena numero 18 del mondo a causa dei pochissimi tornei disputati. Henin riceve una wild card e il sorteggio la pone esattamente dalla parte opposta di tabellone rispetto alla sua connazionale: al primo turno Justine se la deve vedere con la testa di serie numero 2, Nadia Petrova. La sconfigge e in questo modo diventa la più attesa antagonista di Kim.

Secondo le speranze degli organizzatori e del pubblico, Justine approda in finale per dare vita a un attesissimo derby. Il match si risolve in un confronto memorabile, una delle partite più intense ed emozionanti dell’anno. Man mano che la partita si sviluppa, diventa sempre più difficile capire come andrà a finire, visto che la giocatrice che si trova in difficoltà ogni volta ha la forza di reagire e rovesciare l’inerzia negativa. Un po’ come in questo scambio:

Clijsters comincia meglio e si porta a avanti di un set e un break. Ma Henin recupera, complice forse anche un po’ di braccino di Kim: Justine ribalta il secondo set, lo vince e sullo slancio sale 3-0 poi 5-3 nel terzo. Allora è Kim a reagire: salva due match point, e forza la conclusione al tiebreak. Sul 5-1 e poi sul 6-3 in favore di Clijsters sembra ormai finita, ma invece Justine riesce ancora a pareggiare 6-6. Alla fine è Kim a spuntarla 8-6 al tiebreak.

Henin è rientrata dopo diciannove mesi di pausa, dimostrando di essere già a un livello straordinariamente alto. Difficile dire se superiore a quello di Clijsters a Cincinnati nell’anno precedente, visto che le avversarie sconfitte sono di ranking inferiore, ma certo la finale, anche se persa, è una dimostrazione di impressionante rapidità nel recuperare il ritmo partita. Questo è il suo cammino a Brisbane 2010 (tra parentesi il ranking delle avversarie):

R32 Henin def (20) Petrova 7-5, 7-5
R16 Henin def (132) Karatantcheva 6-4, 6-3
QF  Henin def (37) Czink 6-2, 3-6, 7-6(5)
SF   Henin def (21) Ivanovic 6-3, 6-2
Fin (18) Clijsters def Henin 6-2, 4-6, 7-6(6)

Come Clijsters l’anno prima, anche Henin è ancora senza ranking, ma vale già le migliori del mondo. E lo dimostra agli Australian Open, il suo secondo impegno. Sconfigge al secondo turno la testa di serie 5 Dementieva, e poi arriva sino in finale. Nell’atto conclusivo la ferma solo Serena Williams al terzo set.

Ecco nel dettaglio la sequenza di match agli Australian Open 2010 (tra parentesi il ranking delle avversarie):

Henin def (71) Flipkens 6-4, 6-3
Henin def (5) Dementieva 7-5, 7-6(6)
Henin def (31) Kleybanova 3-6, 6-4, 6-2
Henin def (16) Wickmayer 7-6(3), 1-6, 6-3
Henin def (19) Petrova 7-6(3), 7-5
Henin def (35) Zheng Jie 6-1, 6-0
(1) Serena W. def Henin 6-4, 3-6, 6-2

Quella di Melbourne rimarrà l’unica finale Slam raggiunta da Henin nella sua “seconda” carriera, peraltro molto, troppo, breve. Dopo aver vinto a Stoccarda e aver perso al Roland Garros da Samantha Stosur, la partita fatale arriva infatti a Wimbledon 2010. Al quarto turno, proprio contro Kim Clijsters, Justine scivola durante il match. Sul momento la caduta non sembra avere gravi conseguenze, ma poi si scoprirà che le ha procurato la lesione di un legamento del gomito destro. Una lesione da cui non si riprenderà più in modo soddisfacente.

A causa di questo infortunio, Henin si deve fermare per il resto del 2010. Prova a rientrare agli Australian Open 2011: disputa tre match ma si rende conto di non avere recuperato la completa efficienza al braccio infortunato. Il dolore persiste e il responso medico è durissimo: il legamento è ormai indebolito ed è costantemente a rischio di una nuova rottura. La sua carriera è definitivamente conclusa.

a pagina 4: il ritorno di Serena Williams

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