Federica Di Sarra, a un passo dal sogno

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Federica Di Sarra, a un passo dal sogno

Intervista a Federica Di Sarra, sconfitta nell’incontro decisivo per l’assegnazione della wild card agli Internazionali BNL d’Italia

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Manca poco all’inizio degli Internazionali BNL d’Italia 2017. Anche quest’anno la FIT ha dato la possibilità a tutti i tesserati, attraverso una serie di tornei a livello regionale, di partecipare alle tanto ambite pre qualificazioni che si disputano sui campi in terra rossa del Foro Italico. Nella lista di coloro che sono riusciti a qualificarsi ritroviamo Federica Di Sarra, classe 1990, vincitrice in carriera di 4 titoli ITF tra i quali ricordiamo il 25.000$ di Imola nel 2012, vittorie che le consentirono di raggiungere la 308 posizione nel ranking WTA. Oggi è appena n.1176 del ranking ma è riuscita a issarsi sino alla finale del torneo di pre-qualificazione, match che assegnava una wild card per il tabellone principale agli IBI 2017. Ha ceduto in tre set a Deborah Chiesa, non senza lottare fino all’ultimo punto. Federica gioca il campionato in serie A2 con il circolo US Tennis Beinasco ed è quasi totalmente fuori dal circuito internazionale da oltre due anni. Noi di Ubitennis abbiamo avuto modo di incontrarla e di scambiare quattro chiacchiere con lei.

Buongiorno Federica, raccontaci il tuo percorso per arrivare alle pre qualificazioni degli internazionali BNL d’Italia 2017.
Ciao a tutti gli amici di Ubitennis. Il mio percorso per arrivare qui a Roma non è stato semplice. Dopo aver perso tre semifinali nell’ambito dei tornei appartenenti al circuito Road to Foro, piano piano ho iniziato a giocare un buon tennis e sono riuscita a vincere il torneo di Pescara senza perdere nemmeno un set. Per quanto riguarda invece il torneo di doppio femminile, sono riuscita a qualificarmi subito vincendo a Cagliari il torneo di doppio in coppia con Marianna Natali.

Cosa significa per te giocare sui campi del Foro Italico?
Giocare a Roma su questi campi per noi italiani è sempre una cosa fantastica. Già durante le pre qualificazioni si respira un’aria diversa rispetto agli altri tornei, poi io sono della provincia di Latina quindi è come se giocassi in casa. Ho dei bellissimi ricordi legati al Foro Italico, per ben due volte sono riuscita a giocare la qualificazioni vere e l’anno scorso ho sfiorato la wild card di pochissimo, perdendo al terzo set all’ultimo turno delle pre qualificazioni.

Cosa ti aspetti da queste pre qualificazioni?
Come prima cosa voglio divertirmi e riuscire ad esprimere un buon tennis. Qualificarsi è molto difficile perché ci sono tante giocatrici che giocano molto bene, però mai dire mai. Fisicamente sto meglio e ho ripreso ad allenarmi con più costanza anche se sono “indipendente” visto che non ho le possibilità economiche per avere un coach. In questi ultimi due anni mi sono dedicata alla serie A e agli Open nazionali senza allenarmi più di tanto. Ultimamente però dopo aver superato qualche problemino fisico ho ritrovato una discreta forma fisica.

Tanti anni di sacrifici sudando sui campi in terra battuta. Oggi a 27 anni fai un bilancio della tua carriera tennistica.
Sì, il tempo passa in fretta e purtroppo ho già 27 anni ma non mi sento ancora vecchia. Da giovane diciamo sono partita forte e a 14 anni ottenevo risultati già nei tornei da 10 mila dollari e questo mi ha portato a non giocare molti tornei juniores ma a catapultarmi subito nella realtà dei tornei pro. A 17 anni ero già tra le prime 400 al mondo ma durante una partita mi sono rotta i legamenti di una caviglia e da allora ho avuto tanti alti bassi, sia per colpa di infortuni sia per colpa di scelte relative al maestro. Tuttavia tengo a precisare che il motivo principale del mio abbandono al tennis professionistico è di natura economica. Oggi non posso permettermi viaggi per partecipare ai vari tornei in Europa. La Federazione mi ha aiutato fino a 20 anni poi per loro sono diventata “vecchia”, mentre adesso aiutano fino a 25 anni più o meno.

Come immagini Federica Di Sarra tra dieci anni?
Sicuramente sempre nell’ambito del tennis. L’anno scorso ho svolto assieme ad altri giocatori ed ex giocatori il corso speciale come Maestro, quindi spero un giorno di avere un circolo tutto mio e di seguire alcune ragazze di buon livello.

Finisce qui la nostra intervista, Ubitennis ti augura un grosso in bocca al lupo per le pre-qualificazioni e per il prosieguo della stagione.
Crepi, vi prometto che darò il massimo.

Nicola Atzori

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