Diario dalla Caja, day 6: doppi leggendari e Cuevas l’illusionista

Rubriche

Diario dalla Caja, day 6: doppi leggendari e Cuevas l’illusionista

MADRID – I gemelli Bryan e Martina Hingis hanno nobilitato la specialità ma Kyrgios e Sock hanno infiammato il pubblico

Pubblicato

il

 

dal nostro inviato a Madrid

Doppio spettacolo – Sarà anche vero che il doppio è una specialità in crisi ma oggi nel Grand Stand proprio non ce ne siamo accorti. Per il quarto di finale del tabellone maschile che vedeva opposti i n°1 Kontinen/Peers ai due Lopez (Marc e Feliciano) non solo non c’era un solo posto vuoto dei 2.500 disponibili ma tanta gente è dovuta rimanere fuori. Ospiti speciali, attorniati da diversi addetti alla security, i calciatori del Real Madrid Sergio Ramos e Carvajal e il Masterchef iberico Pepe Rodriguez.

Anche se la curiosità di parte del pubblico era rivolta agli spalti, in campo lo spettacolo è stato di livello assoluto grazie soprattutto ad un motivatissimo Feliciano che ad un certo punto è dovuto intervenire anche nelle vesti insolite di tutore dell’ordine quando, da uno degli ingressi dello stadio, un gruppo di persone premeva per entrare e la volontaria non dava loro il permesso. Due parole decise del mancino e situazione prontamente risolta, con gli spettatori che sono andati a occupare gli ultimi posti rimasti.

Dopo i “gemelli diversi” Marc e Feliciano Lopez, quelli veri (Bob e Mike Bryan) hanno affrontato quella “perfetta coppia di svitati” che sono Jack Sock e Nick Kyrgios. Tra una risata e l’altra, intervallata da colpi incredibili (come il contro-smash vincente dell’australiano che ha fatto esplodere lo stadio), i due hanno eliminato i leggendari Bryan e domani (oggi per chi legge) promettono altro spettacolo.

L’illusione di Pablo – E poi dicono che il tennis è meglio vederlo dal vivo. Dalla nostra postazione, nella tribuna stampa del Grand Stand, il colpo magico che ha cambiato volto alla sfida tra Cuevas e Zverev era sembrato il classico tweener. Invece, rivisto in tv, ci si è resi conto che Pablo ha sì colpito la pallina con le spalle alla rete ma facendola passare non in mezzo alle gambe bensì di fianco. A tal proposito, i tecnici della tv che montano i filmati per l’ATP l’hanno definito rovescio mentre in realtà si è trattato di un dritto.

Il regalo di Genie – Dopo quasi una settimana di torneo, i voluntarios che vigilano sulla tribuna stampa dei tre campi principali impari a conoscerli tutti. Il loro compito è impedire che i posti riservati a giornalisti e fotografi vengano occupati dagli spettatori. Oggi, durante l’incontro tra Cuevas e Zverev, a uno di loro è arrivato un messaggio speciale sul gruppo di WhatsApp creato in occasione del torneo e pare che un fortunato collega del ragazzo in questione abbia ricevuto un presente nientemeno che da Eugenie Bouchard. Non siamo però riusciti a capire di cosa si trattasse.

A proposito di leggende – Sul campo 3 altra suggestiva sfida di doppio, stavolta femminile. In campo Martina Hingis in coppia con la taiwanese Yung-Jan Chan contro le spagnole Parra-Santonja e Soler-Espinosa. Martina ha abbellito l’incontro con alcune soluzioni di gran classe e si è qualificata per l’ennesima finale della sua leggendaria carriera. Pare che a fine partita l’intervistatore abbia chiesto alla Chan quale fosse secondo lei la miglior formazione di doppio del mondo e Yung-Jan abbia risposto: “Martina e qualsiasi altra compagna”. Come dite? Ah, quello l’aveva già detto Fleming riferito a McEnroe? Beh, allora forse mi sono confuso…

Diario dalla Caja, day 5: le “Grigorette” e gli incontri in ascensore
Diario dalla Caja, day 4: Coric il sopravvissuto e la generosità di Nouni
Diario dalla Caja, day 3: chiamatelo Mutua Bucarest Open
Diario dalla Caja, day 2: gli spaghetti alla Grisha e i Bryan, gemelli diversi
Diario dalla Caja, day 1: Maria ha fame, noi di più

Continua a leggere
Commenti
Advertisement

⚠️ Warning, la newsletter di Ubitennis

Iscriviti a WARNING ⚠️

La nostra newsletter, divertente, arriva ogni venerdì ed è scritta con tanta competenza ed ironia. Privacy Policy.

 

Advertisement
Advertisement
Advertisement