ATP Roma: super Delpo, Goffin di rimonta

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ATP Roma: super Delpo, Goffin di rimonta

L’argentino recupera un set al bulgaro che perde la testa nel finale. Qualche scoria madrilena per il folletto belga: alla fine Bellucci soccombe. Querrey spiazza Pouille, Roma non può salvare Tomic

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J.M. del Potro b. [10] G. Dimitrov 3-6 6-2 6-3 (da Roma, Francesca Marino)

Il big match della giornata è finalmente arrivato e i due giganti Juan Martin del Potro e Grigor Dimitrov cominciano a scaldarsi mentre il pubblico, non molto numeroso, occupa i posti a sedere. Entrambi racchetta Wilson e vestiti Nike: il bulgaro indossa un sobrio completino total-black, mentre l’argentino uno spezzato viola-nero, ma tutti e due indossano uno scarpino arancio fluo.

Comincia l’incontro e le prime due palle break arrivano già dal primo game a favore di del Potro, che però non riesce a realizzarle. Sul 2-1 per Dimitrov arriva invece l’occasione per il bulgaro che va 30-40 grazie ad un dritto straordinario piazzato sulla riga. Ma del Potro smorza subito le speranze di Dimitrov prima con un’ottima prima palla e poi con una serie di dritti potentissimi, riuscendo a tenere il servizio. Nel quinto gioco delPo serve alla grande, facendo un ace di seconda sul 30-15 e giocando una prima palla sempre sopra i 200 km/h. Tuttavia, l’arma preferita dall’argentino non è sufficiente per mantenere il turno di battuta: senza troppo sforzo Dimitrov breakka l’avversario alla prima palla utile, grazie ad alcuni errori gratuiti da parte dell’argentino, che ora si trova a rincorrere il bulgaro. 4-2 Dimitrov e servizio.

Nel game successivo il numero 11 del ranking inanella alcuni rovesci perfetti: uno lungo linea a tutto braccio, l’altro incrociato sulla riga e mantiene agevolmente il proprio turno di battuta. DelPo chiama in aiuto il suo servizio che lo tiene a galla sul 5-3, ma ora è Dimitrov ad andare a servire per il set. Il bulgaro tiene le redini del gioco e, dopo uno smash che manda la pallina sugli spalti, chiude il set con un dritto a campo aperto, 6-3.

Il secondo parziale di gioco inizia con del Potro alla battuta e senza troppe difficoltà tiene il servizio. Nel secondo gioco un Dimitrov recupera da 0-30 con una volèe di rovescio quando il pubblico aveva già cominciato ad applaudire per il colpo di del Potro e poi con un bellissimo attacco di dritto. Sul 30 pari l’argentina inizia a martellare il bulgaro con il suo dritto esplosivo e alla fine riuscirà a breakkarlo alla seconda palla utile. Del Potro non si lascia sfuggire l’occasione di aumentare la distanza dal bulgaro, che, a causa delle mine lanciate in battuta dall’argentino, resta a secco di punti, consentendo a delPo di portarsi sul 3-0. Fatta eccezione per due dritti sbagliati, uno oltre la linea di fondo è uno a rete, il numero 34 del ranking mette a segno un game praticamente perfetto. 4-0 del Potro e servizio. Proprio quando Dimitrov pare che abbia smarrito la rotta, rientra in partita, strappando il servizio a delPo, lasciandolo a zero punti. Il quinto gioco prende avvio con uno scambio degno di nota: dopo una serie di dritti e rovesci incrociati è lungo linea, Dimitrov stupisce l’avversario con una smorzata da fondo campo, che del Potro recupera miracolosamente per poi difendersi con una volèe di dritto, lasciando il campo scoperto per Grigor che piazza la palla comodamente. 4-2 Juan Martin, che, aiutato dal classico schema servizio-dritto, si porta sul 5-2 e ora andrà alla conquista del set. Il settimo game si apre con un bellissimo punto da parte dell’argentino, che recupera una palla con dritto in allungo e conquista il primo 15. Sullo 0-30 Dimitrov si prende la briga di andare a rete dopo un ottimo attacco di dritto, ma l’argentino non si fa cogliere alla sprovvista e recupera di rovescio per poi infilare il bulgaro con un passante di dritto incrociato, 0-40. Dopo un rovescio in risposta buttato fuori dal campo, Juan Martin non demorde e conquista il secondo set.

Si va al terzo, che all’inizio procede come da copione: i due mantengono il proprio turno di battuta mostrando un buon tennis, soprattutto nel terzo game, in cui Dimitrov, dopo uno scambio prolungato, gioca una bellissima palla corte in maniera del tutto inaspettata. Ciò nonostante del Potro tiene il servizio e si va 2-1. Al cambio campo si sentono alcune voci che inneggiano a un certo Paolo… sullo schermo viene inquadrato Paolo Bonolis che saluta il pubblico del Foro con un sorriso. Subito dopo riprende il gioco e in un batter d’occhio Dimitrov continua a seguire la sceneggiatura iniziale e si porta in parità sul 2-2. Il set prosegue in netta parità fino al 3 pari, 40-30 per l’argentino, un Dimitrov in grande spolvero infila del Potro con un passante di rovescio incrociato da incorniciare e poi lo stupisce con una palla corta inarrivabile, conquistando la prima palla break del set, che non verrà portata a compimento e avrà la meglio del Potro. 4-3 e servizio Dimitrov. Si arriva ai vantaggi e Dimitrov cerca di tenere il servizio dapprima con uno smash e poi con un dritto all’incrocio delle linee. Ma delPo è un muro e costringe l’avversario a spingere sempre di più fino a mandare fuori i dritti e rovesci. Alla seconda palla break, Dimitrov mostra tutte le sue fragilità e commette doppio fallo, che gli sarà fatale. Il numero 11 del mondo non riesce a perdonarsi questo tragico errore e scaraventa a terra la racchetta. Grigor chiede scusa agli spettatori, che fino ad allora sembrava preferire il tennista bulgaro; ma si sa, il pubblico è sovrano e non perdona il gesto di Dimitrov e dagli spalti si fanno sempre più forti voci che gridano “vai delPo!”. Alla fine Grigor non riesce a rientrare in partita e il campione degli US Open 2009 gli dà il colpo di grazie con il suo servizio, 6-3. Game, set and match Juan Martin del Potro. Che alla fine trova il tempo per dedicare un pensiero a sua mamma, colpita dalla scomparsa del babbo: quel nonno a cui Delpo era molto legato.

S. Querrey b. [11] L. Pouille 7-6(6) 7-6(8) (Diego Serra)

Vince Sam Querrey al primo turno sulla terra di Roma battendo in due set Lucas Pouille, numero 16 ATP. Un solo precedente tra i due, con la vittoria in tre set di Sam a Madrid lo scorso anno. Primo set, come da caratteristiche dei due, dominato dai servizi. Non si contano palle break e solo in due occasioni il game arriva ai vantaggi. Si gioca poco in ribattuta e lo spettacolo ne risente. Si arriva quindi dritti al primo tiebreak del torneo, che 4 minibreak a 2 consegnano nelle mani di Querrey. Da notare però che Pouille ha avuto due set point su servizio dell’avversario, che non ha sfruttato. Secondo set e si inizia nel secondo game con un break Querrey. Sembra l’inizio della fine ma Pouille strappa un servizio all’americano nel settimo game, unico passaggio a vuoto di Sam alla battuta e allora nuovo tiebreak. Nei turni di battuta si gioca davvero poco. Anche qui la spunta Querrey per 4 minibreak a tre, ma Pouille ha ben due set point col proprio servizio a disposizione, entrambi falliti (più un terzo sul servizio dello statunitense). Bravo Querrey a prendersi il punto decisivo brekkando l’avversario all’ultimo respiro.

[Q] J.L. Struff b. B. Tomic 6-7(8) 6-1 6-4 (Michele Trabace)

Si affrontano a Roma per il primo turno degli Internazionali d’Italia Bernard Tomic, numero 40 ATP, opposto al tedesco Jan-Lennard Struff, numero 52 del mondo, in tabellone dopo aver superato le qualificazioni. Tra gli atleti in campo ci sono due precedenti giocati nel 2015 sull’erba di Stoccarda e Wimbledon con Tomic sempre vincente. Regna l’equilibrio nel primo set, Bernard annulla due palle break (nel primo game e nell’undicesimo), mentre Struff non concede nulla. É dunque il tie break a decidere le sorti della prima partita: il tedesco ha due set point sul 6-5 e sul 8-7, Tomic li annulla entrambi e, dopo aver fallito anche lui un primo set point sul 7-6, riesce a vincere questo tie break per 10 punti a 8. La vittoria nel primo set sembra dare maggiore fiducia all’australiano, il quale ha nel primo game una palla break e nel terzo gioco si porta sul 15-40: occasioni sfumate con Struff che supera il momento difficile, mantiene i suoi turni di servizio, strappa subito dopo la battuta al suo avversario e va a vincere il secondo parziale addirittura 6-1. Tomic praticamente non più pervenuto in campo. Nel decisivo set si arriva sul 4 pari senza l’ombra di una palla break, ma è il tedesco a procurarsene tre nel nono game e a trovare l’allungo decisivo sul 5 a 4; Struff chiude la contesa 6-4 al primo match point con un servizio vincente dopo più di due ore. Nel prossimo turno affronterà Querrey. Tomic sembrava poter far suo questo incontro, ma invece rimedia un’altra eliminazione al primo turno qui al Foro Italico, considerando quella dell’anno scorso con un ritiro piuttosto bizzarro dopo soli 8 minuti dovuto al caldo per lui insostenibile.

[12] T. Berdych b. M. Zverev 7-6(7) 6-4 (Domenico Giugliano)

Quinti confronto diretto tra Tomas Berdych e Mischa Zverev, con situazione in perfetta parità, anche se l’ultimo precedente tra in due è datato 2013 (Indian Wells). Non proprio un periodo esaltante per entrambi i tennisti, con il tedesco che ha sempre perso al primo turno nei tornei su terra e il ceco che ha come miglior risultato i quarti di Miami persi contro Federer. Il match non è esaltante nei primi games, con molti errori e scambi molto brevi. Si arriva stancamente sul 5-4 Berdych. Qui il ceco non sfrutta una situazione di 0-40 e tre set point, anche per diversi errori di rovescio davvero sconcertanti. Zverev ringrazia errori riesce ad issarsi al tiebreak, dove con una partenza fulminea il tedesco vola 4-1 con due minibreak, ma non sfrutta due set point sul 6-4, grazie a due ottimi vincenti di Berdych. Il ceco annulla un terzo set point, sul 7-6, e chiude alla prima occasione il set per 9-7 in un’ora e 9 minuti di gioco. Nel secondo parziale, le prime palle break arrivano nel quinto game per Berdych. Zverev ne annulla tre, ma capitola alla quarta. Il break risulta decusivo e chiude praticamente il match, anche per dei piccoli problemi fisici che Zverev sembra accusare al ginocchio. Berdych si impone per 6-4 in un’ora e 40 minuti e aspetta al secondo turno il vincente di Haase-Berlocq.

[9] D. Goffin b. [LL] T. Bellucci 6-7(5) 6-3 6-4 (Giovanni Vianello)

Scendono in campo sulla Next Gen Arena David Goffin, n. 10 al mondo e t.d.s. 9, e Thomaz Bellucci, lucky loser n. 59 del mondo. Goffin è reduce dai quarti a Madrid (sconfitto in un bel match da Nadal) e sembra particolarmente centrato in questa stagione su terra, avendo raggiunto anche la semifinale a Montecarlo (persa sempre da Nadal). Thomaz Bellucci vanta nel suo score romano un 6-0 inflitto a Novak Djokovic, (si giocava sul centrale) in ottavi l’anno scorso. I precedenti tra Goffin e Bellucci recitano 2-2. Il match inizia con Goffin in difficoltà, il belga subisce nel secondo game un break a 30. Il belga tuttavia reagisce subito, dando l’impressione di essere uscito dalla fase di riscaldamento e opera il contro-break (a 30) nel terzo game. Goffin in seguito si issa 3-2 e servizio, ma viene immediatamente riagguantato sul tre pari. Non ci sono altri break, quindi il set si conclude al tie-break. Il tredicesimo gioco inizia con con quattro mini-break consecutivi, la differenza la fa il quinto mini-break che porta Bellucci 6-5 e servizio. Il brasiliano gioca una solida seconda di servizio sul rovescio di Goffin che risponde lungo, così Bellucci vince il primo set. La partita è tutt’altro che spettacolare, entrambi i giocatori commettono molti gratuiti. Il secondo set vede Bellucci essere avanti di un break fino al 3-2 e servizio in suo favore, poi il brasiliano stacca la spina e Goffin finalmente comincia a trovare contromisure ai dritti “arrotati” del suo avversario. Il belga incamera 4 giochi consecutivi, aggiudicandosi il secondo set 6-3 e portando il match al terzo. Nel terzo set il livello di gioco si alza, con meno gratuiti da entrambe le parti. Migliorano anche le percentuali al servizio di tutti e due. Non ci sono break fino al 4-4, quando Bellucci, vittima anche della pressione, accumula molti gratuiti (chiude il game con un doppio fallo ed un dritto inside-out largo) e cede la battuta. Goffin serve quindi per il match, va sotto 15-40 ma salva le due palle break ed al secondo match-point chiude con un ace. Al prossimo turno per Goffin ci sarà Fernando Verdasco, un turno potenzialmente insidioso. I precedenti tra il belga e lo spagnolo sono di tre a due in favore di Fernando, ma su terra i due giocatori hanno una vittoria a testa.

Gli altri incontri (Giovanni Vianello)

Il veterano qualificato Carlos Berlocq si guadagna un posto in secondo turno battendo in due set Robin Haase 6-3 7-5. L’olandese ha mostrato un gioco più propositivo, ma oggi il muro difensivo argentino è stato più efficace. Nel primo set tre break, di cui due a favore di Berlocq, nei primi quattro giochi, Berlocq che poi mantiene il vantaggio fino al termine del parziale. Il secondo set vede ancora molti break; Haase ha la chance di servire per portare la partita al terzo set sul 5-3, ma poi perde due volte consecutive la battuta e così l’argentino vince in due set. Il britannico Kyle Edmund sottopone Joao Sousa alla “terapia” del proprio dritto full western, perforando proprio con questo colpo la difesa di Sousa. Il risultato è una vittoria in due set (6-3 6-4) con un break per set a favore del britannico. Il brasiliano Thiago Monteiro si dimostra ancora acerbo e finisce preda del gioco astuto di Florian Mayer. Il tedesco prevale agilmente in due set (6-4 6-2). In chiusura di programma sul campo Next Gen, lo statunitense Ryan Harrison fronteggia non solo il suo avversario odierno, il connazionale Jared Donaldson, ma anche le buche del campo, che sono state una costante nella giornata e che hanno innervosito non poco Ryan. Il risultato è una rocambolesca vittoria per Harrison, che rischia seriamente di perdere la partita sul 6-2 5-4 e servizio in favore di Donaldson, ma da questo punto in poi Harrison comincia un’altra partita molto meno nervosa e molto più tatticamente accorta; il match termina 2-6 7-6 6-3 per Harrison. Prima vittoria per Ryan su Donaldson.

Risultati:

S. Querrey b. [11] L. Pouille 7-6(6) 7-6(8)
[Q] J.L. Struff b. B. Tomic 6-7(8) 6-1 6-4
[12] T. Berdych b. M. Zverev 7-6(7) 6-4
[Q] A. Bedene b. [WC] G. Mager 6-7(3) 6-4 3-0 rit.
[9] D. Goffin b. [LL] T. Bellucci 6-7(5) 6-3 6-4
[Q] C. Berlocq b. R. Haase 6-3 7-5
[Q] N. Almagro b. [WC] A. Seppi 7-6(6) 6-3
V. Troicki b. [WC] S. Napolitano 7-6(1) 6-2
F. Mayer b. [Q] T. Monteiro 6-4 6-2
K. Edmund b. J. Sousa 6-3 6-4
R. Harrison b. [LL] J. Donaldson 2-6 7-6(0) 6-3
J.M. del Potro b. [10] G. Dimitrov 3-6 6-2 6-3

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