Bonfiglio: Stati Uniti protagonisti, fuori le ultime italiane

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Bonfiglio: Stati Uniti protagonisti, fuori le ultime italiane

Le ultime due rappresentati azzurre salutano gli Internazionali d’Italia juniores: si tratta di Federica Bilardo e Tatiana Pieri

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È un tripudio di stelle e strisce, con quattro americani sui 16 giocatori rimasti in gara nei due tabelloni di singolare. Non un dominio, quello statunitense, ma una presenza forte: certamente sufficiente per risultare la nazione più rappresentata ai quarti di finale del 58° Trofeo Bonfiglio. Con tante chance di arrivare in fondo, per giunta, specie tra i ragazzi. Con quel Trent Bryde che anche giovedì ha impressionato, seppur in modo differente dal solito. Ma prima va detto che anche le due ultime bandierine tricolori si sono ammainate nella giornata dedicata agli ottavi. La prima in ordine cronologico a salutare gli Internazionali d’Italia Juniores è stata la lucchese Tatiana Pieri, costretta a lasciar strada alla statunitense di origini nigeriane Whitney Osuigwe, figlia di Desmond, da 19 anni coach alla IMG Academy di Bradenton (Florida), dove è nata. Dopo un primo set concluso al tie-break, l’azzurra ormai alla quarta (e ultima) partecipazione al Bonfiglio ha strappato soltanto solo due game alla sua avversaria da poco diventata 15enne (nata il 17 aprile 2002). Avventura finita anche per la siciliana Federica Bilardo. Dopo un primo set filato via senza particolari insidie e con la partita saldamente in mano, il tennis mancino della palermitana ha cominciato a essere meno efficace e soprattutto più falloso. Specialmente nel servizio e specialmente nel tie-break del secondo parziale, quando ha piazzato tre doppi falli molto pesanti nell’economia del gioco decisivo. Il terzo set ha seguito poi lo stesso copione, con qualche errore di troppo nei momenti delicati e una seconda di servizio, quella dell’azzurra, troppo aggredibile. Fino al 6-3 conclusivo che ha lasciato entrambi i tabelloni privi di italiani, come nel 2014 (seconda volta nelle ultime 6 edizioni, cioè dalla vittoria di Quinzi del 2012 in poi).

E così in assenza di nostri rappresentanti è lo zio Sam a farla da padrone. Trent Bryde in primis (la più alta testa di serie rimasta in gara, la 4). Il 17enne di Atlanta si è mostrato capace di uscire da una situazione molto complessa liberandosi dalla rete di smorzate e colpi in backspin del colombiano Nicolas Mejia, bravo a impostare una partita impegnativa, fatta di una percentuale abnorme di drop-shots, e a portarsi a casa il primo set. Altro yankee a fare bene è stato Oliver Crawford, 6-3 6-2 in un derby tutto a stelle e strisce Sangeet Sridhar. Nulla da fare invece, nel derby dei Sebastian, per l’altro americano Korda, figlio dell’ex n.2 Atp Petr, sconfitto dall’argentino Baez. Il poker Usa così si è andato a completare nel tabellone femminile grazie ad Ann Li, che nel primo match di giornata ha eliminato la testa di serie n.2 del torneo Amina Anshba per 6-4 7-5. Chiudendo con il torneo maschile, riflettori puntati anche sull’australiano Alexei Popyrin, testa di serie n.14, che ha rifilato un doppio 6-4 al cinese di Taipei Chun Hsin Tseng. Ma soprattutto sul coreano Uising Park che – non senza sorprendere – ha impiegato tre set per affossare il biondissimo tedesco Rudolf Molleker, uno dei più attesi della vigilia nonostante la decima posizione nel seeding. Venerdì la terra rossa del Tc Milano Alberto Bonacossa mette in scena, a partire dalle 11.00, tutti i quarti di finale su 4 campi, prima le ragazze e poi i ragazzi.

 

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