Che cos’hanno in comune Jack Sock e Rafael Nadal? Entrambi sono sponsorizzati dalla Babolat e ieri, insieme ad altri rappresentanti della compagnia francese, i due tennisti si sono incontrati per farsi un’intervista a vicenda, con le domande poste direttamente dai fan.

Alla prima domanda, pescata da Nadal da dentro il trofeo del Roland Garros, Sock risponde subito con l’auto-ironia che lo contraddistingue: “Non ho una tattica per batterti… tant’è che non ci sono mai riuscito”. Ovviamente si tratta di una intervista rivolta principalmente per un pubblico che fa largo uso dei social network e quindi non poteva mancare la seguente domanda: “Quali sono le tue tre emoji preferite?”. Il malcapitato Nadal, che tra i big è sempre stato uno dei più morigerati nell’uso delle emoji, risponde col sorriso sulle labbra. “Uso spesso l’occhiolino, il pollice verso l’alto e poi, a seconda della persona, quella del bacio.” Tuttavia c’è anche spazio per un pizzico di serietà e ancora una volta sta a Nadal rispondere ad una domanda che, forse velatamente, vuole criticare il continuo ripetersi di conferenze stampa spesso noiose e ripetitive. “Qual è la domanda alla quale ti sei stancato di rispondere? Tutte?”, chiede Jack Sock. Dopo una lunga pausa di riflessione, lo spagnolo replica: “Non non tutte, ogni tanto ce ne sono alcune buone. Il fatto è che dopo ogni match ti chiedono sempre le stesse cose. Del tipo ‘cosa farai nel prossimo match‘ e tu gli dici ‘darò il massimo, farò del mio meglio‘. Sempre uguale”. 

La vita non è fatta di solo tennis, ma anche di relax, e quindi il pubblico vuole sapere: “Cosa potrebbero fare i due insieme, nell’eventualità tutt’altro che remota, che lo statunitense andasse a far visita a Nadal?”. Quest’ultimo trova subito idee rilassanti, tipiche di chi proviene da un’isola, per passare il tempo. “Potremmo andare a pescare, a fare un giro in barca o a giocare un po’ a golf”. Sempre restando in tema di tempo libero, a Sock viene chiesto quali sono le tre persone con le quali vorresti andare a cena: “Michael Jordan, un Presidente degli Stati Uniti o qualcosa del genere – non so chi, non ci ho mai pensato” e dopo una lunghissima pausa riporta la sua attenzione sul basket, e conclude questa ipotetica tavolata a quattro con “coach Phil Jackson”.

Qual è la cosa più bella del Roland Garros che il pubblico non vede? E ovviamente il nove volte vincitore del torneo è una delle persone più adatte per ricevere una domanda del genere. “A me piace molto passare le giornate come queste, andando in giro e incontrando tutte le persone che lavorano dietro a questo evento. Ho un rapporto bellissimo con tutti, sono sempre gentili con me e mi sento come a casa”.