Accadde Oggi: l'ultima di Pete a Parigi... la vince Gaudenzi [VIDEO]

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Accadde Oggi: l’ultima di Pete a Parigi… la vince Gaudenzi [VIDEO]

L’italiano infligge a Sampras la tredicesima sconfitta al Roland Garros in altrettante partecipazioni

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Recentemente vi avevamo raccontato dell’unico trionfo di Sampras a Roma mentre oggi, nonostante il soggetto della storia resti lo stesso, cambia l’esito del finale. Anzi, di finale non c’è neanche l’ombra dato che a Parigi Sampras raggiunse al massimo una semifinale. Il 27 maggio del 2002, all’ultimo anno della sua carriera, Pistol Pete venne sconfitto al primo turno del Roland Garros da Andrea Gaudenzi con il punteggio di 3-6 6-4 6-2 7-6(3). Per l’italiano quella fu la prima vittoria contro l’allora numero 12 del mondo, dopo 3 sconfitte consecutive (e la prima sconfitta per l’americano contro un giocatore azzurro). Sampras commentò così il risultato: Non voglio dire che si tratta di sfortuna“. Il giocatore americano non riuscì mai a fare bene nello Slam parigino, ma non ha mai accampato scuse. “Non è come se avessi perso quattro finali qui in Francia. Si tratta di giocare bene sulla terra o meno, e il fatto che il mio trionfo a Parigi non sia mai avvenuto non è grave. La vita va avanti“. Interessante come a concludere le sue dichiarazioni post-match aggiunse la frase “torneò in futuro per riprovarci”.

Morale completamente opposto aveva invece Gaudenzi. “Lui è probabilmente il tennista più forte che abbia mai respirato, ma non si può essere sempre al top e pretendere di vincere su ogni superficie. Il suo stile di gioco non è affatto adatto per la terra e per lui è molto più difficile giocare su questa superficie”. Per il tennista italiano quella fu una delle 30 vittorie che ottenne in carriera contro un top 20, ma probabilmente tra tutte è una delle più memorabili, anche se lui stesso tenne a sottolineare come alcune componenti lo avessero favorito. È un onore giocare contro di lui e riuscire a batterlo è una grande cosa. Sono consapevole del fatto di non averlo battuto al meglio della sua condizione, sulla sua superficie preferita, e quindi non è che valga tanto”.

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