Roland Garros: uno sguardo ai qualificati

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Roland Garros: uno sguardo ai qualificati

Il tabellone di qualificazione maschile ha decretato il passaggio al main draw per 16 tennisti. Analizziamo brevemente i profili di alcuni di loro

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Le prime volte:

Stefano Napolitano – Il tennista biellese non si può più ritenere un next-gen, ma nemmeno un lost-gen come i vari Dimitrov, Raonic ecc. Con i suoi 22 anni (nato nel ‘95) è coetaneo dei più affermati Kyrgios ed Edmund e fin da under apparteneva alla cerchia dei giovani promettenti insieme a Gianluigi Quinzi, che sta ben comportandosi in queste settimane, Matteo Donati, fermato al turno decisivo delle quali da Trungelliti e Filippo Baldi, persosi nel passaggio a professionista. Il salto tecnico, e conseguentemente in classifica, l’ha compito durante la scorsa stagione vincendo ad Ortisei e ottenendo altri ottimi piazzamenti Challenger. Con la maturità e la consapevolezza che l’hanno sempre contraddistinto ha provato le qualificazioni agli US Open (Q1) e agli Australian Open (Q3) riuscendo ad accedere al primo main draw Slam al Roland Garros dopo le vittorie ai danni di Lorenzo Giustino, Marton Fucsovics ed Alexander Bublik, di cui le ultime due al terzo parziale. Si presenta al suo secondo tabellone ATP dopo quello di Roma raggiunto grazie alla vittoria delle prequalificazioni, da numero 185.

Stefanos Tsitsipas – Per rimanere in ambito di prime volte, il Roland Garros 2017 segnerà l’esordio Slam anche per il diciottenne greco Stefanos Tsitsipas. L’ateniese durante questa stagione non ha ancora lasciato il segno né a livello Future né a livello Challenger, dove vanta rispettivamente una semifinale e un quarto come migliori risultati. Nelle ultime settimane sta dando incoraggianti segnali di miglioramento essendosi qualificato al 250 di Istanbul e avendo battuto Jiry Vesely al Roma Garden. Dotato di ottimi fondamentali, specialmente il rovescio ad una mano, di Stefanos sorprendono la determinazione e la pacatezza. Per lui si tratta della quarta partita a livello di tabellone principale ATP e va alla ricerca della prima vittoria. Si presenta da numero 202 delle classifiche mondali con gli scalpi di Thomas Fabbiano, Gleb Sakharov ed Oscar Otte.

Nicolas Jarry – Un altro classe ’95, ben meno noto al grande pubblico, guadagna il primo accesso Slam. Tre volte vincitore a livello ITF nel mese di dicembre, a febbraio e marzo perde la sua seconda e terza finale challenger per mano di Bublik e Dutra Silva. Questi risultati gli sono valsi la risalita in classifica che lo vede attualmente al numero 204 (un anno fa era oltre la seicentesima piazza). Nipote di Jaime Fillol, battuto nella finale della Coppa Davis 1976 dall’Italia, prima del Roland Garros Jarry aveva disputato 4 tornei ATP in carriera vincendo un match solo a Quito 2015 (partendo dalle quali). Ha battuto Facundo Bagnis, Dimtry Popko e Reilly Opelka.

L’ultimo saluto:

Paul-Henri Mathieu – Il veterano di Strasburgo nello Slam di casa vanta due quarti turni datati (2002-2008) e si presenta ai nastri di partenza per l’ultimo anno data la decisone di appendere la racchetta al chiodo a fine stagione. Non è questo il momento di ripercorrerne la carriera, ci limitiamo a dire che dopo un calo di rendimento nelle ultime tre-quattro stagioni (salvo due finali ATP nel 2015 e 2016), durante il 2017 i più ricollegheranno il nome del tennista transalpino alla prima vittoria ATP di Gianluigi Quinzi. Ha vinto l’unico match ATP stagionale in febbraio, a Montpellier, e solo in un’occasione prima di oggi aveva vinto tre match consecutivamente. La sua qualificazione ha il sapore del “Visto? Te l’avevo detto!” rivolto alla Federazione Francese che gli ha negato una wild card per l’ultimo Roland Garros della sua carriera, un po’ come fatto a Roma con Francesca Schiavone. Mathieu contrariato si è guadagnato l’accesso con voglia e rabbia battendo Tatsuma Ito, Alejandro Gonzalez e Denis Kudla. È numero 119.

A volte ritornano:

Simone Bolelli – Il suo rientro dava molte speranze agli appassionati di tennis che vedono ancora nel talento di Budrio il tennis adatto a migliorare il best ranking di 36 e vincere il tanto agognato primo titolo. La sua attività durante questa stagione ha visto come acuto la semifinale al Challenger di Santiago raggiunta a febbraio, da lì negli altri 5 tornei disputati sono arrivate sconfitte evitabili, ma comprensibili dopo uno stop di oltre 6 mesi. Ha battuto Christian Garin, Maximilian Marterer e Marco Cecchinato. È numero 467 ATP. Un anno dopo la sconfitta contro Kei Nishikori, questo torneo potrebbe rappresentare per Simone la rampa di lancio per un’ultima parte di carriera ai livelli che maggiormente gli competono.

Gli altri qualificati:

Primo Roland Garros in carriera per il primo tennista romeno che era primo favorito del tabellone cadetto. Si tratta di Marius Copil (93 ATP) che vanta un secondo turno agli Australian Open 2015 e un primo (di nuovo!) a Wimbledon 2016; all’appello mancano solo gli US Open. Ha battuto Shapovalov, Ivashka e Gojovkzyk. Terzo Slam per Jozef Kovalik e sesto per il giapponese di origini statunitensi Taro Daniel, alla ricerca rispettivamente della prima e della seconda vittoria (Daniel ha sconfitto Martin Klizan per ritiro al quinto set lo scorso anno a Parigi). Rispettivamente numero 102 e 152. Maxime Hamou, classe 1995 e numero 282, è alla sua seconda partecipazione allo slam di casa (risiede a Parigi) ed alla sua terza apparizione in un tabellone principale ATP, la prima da qualificato. Due anni fa perse in quattro set con Jerzy Janowicz, questa volta dopo aver battuto Menendz-Maceiras, Kavcic e Quiroz, andrà meglio? Anche l’argentino Marco Trungelliti e lo statunitense di padre italiano Bjorn Fratangelo sono approdati per la seconda volta al mai draw del RG dopo il secondo turno raggiunto nel 2016. Santiago Giraldo, Sergiy Stakhovsky, Teymuraz Gabashvili rappresentano la vecchia guardia che con l’esperienza potrebbe creare ben più di qualche grattacapo a chiunque. A questi uniamo Guido Pella, più giovane del trio sopra citato, ma ormai considerabile un assiduo frequentatore del circuito maggiore con abbastanza esperienza accumulata (ne sa qualcosa Fognini). Infine l’ultima prima volta è quella del numero 4 belga Arthur de Greef, messosi in mostra a Rio dove ha battuto Pablo Cuevas partendo dalle qualificazioni. Per lui potrebbe essere il trampolino di lancio per il definitivo salto di qualità.

Gli accoppiamenti:

Guido Pella vs [29] Juan Martin del Potro
Nicolas Jarry vs Karen Khachanov
Maxime Hamou vs Pablo Cuevas
Jozef Kovalik vs [3] Stan Wawrinka
Santiago Giraldo vs Andreas Seppi
Arthur De Greef vs [24] Richard Gasquet
Taymuraz Gabashvili vs Victor Estrella Burgos
Bjorn Fratangelo vs Feliciano Lopez
Marco Trungelliti vs [WC] Quentin Halys
Taro Daniel vs Jerzy Janowicz
Simone Bolelli vs Nicolas Mahut
Stefanos Tsitsipas vs [23] Ivo Karlovic
Sergiy Stakhovsky vs Yen Hsun Lu
Paul-Henri Mathieu vs [10] David Goffin
Marius Copil vs [19] Albert Ramos-Vinolas
Stefano Napolitano vs [32] Mischa Zverev

Carlo Soldati

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