Murray e il suo periodo difficile: “Non so quando ne uscirò”

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Murray e il suo periodo difficile: “Non so quando ne uscirò”

Il n.1 del mondo non sta attraversando un momento facile ma è motivato a tornare ai suoi livelli

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16 vittorie e ben 7 sconfitte, 5 delle quali giunte contro giocatori fuori dalla Top 20, 1 solo torneo vinto e non è nemmeno un Masters 1000: questi sono gli impietosi numeri di Andy Murray nella sua prima stagione in carriera iniziata in vetta alla classifica mondiale. Nelle sue ultime apparizioni, il campione scozzese è parso poco incisivo con il suo tennis e stranamente distratto durante negli incontri. Lo stesso Murray ha apertamente parlato con i giornalisti di questo suo periodo buio e di come intende superarlo.

“Gli ultimi mesi non sono stati positivi, non ho giocato bene” ha ammesso il 3 volte campione Slam, “Devo accettare il fatto di essere in difficoltà e trovare una maniera per superare questo momento. Sono sicuro che ce la farò. Quando però non lo so. Spero di riuscirci nei prossimi giorni durante il Roland Garros. Altrimenti potrebbe essere durante la stagione su erba”.

Murray ha poi sottolineato come secondo lui il modo migliore per venirne fuori è lavorare e cercare di mantenere un atteggiamento positivo. “L’unica maniera per superare questo periodo è continuare a lavorare sul proprio gioco, provare a capire cosa non ha funzionato”, ha aggiunto il 30enne di Dunblane, “Sebbene sia molto frustrante, bisogna sapersi godere anche questi momenti perché le difficoltà rendono i successi ancora più dolci. Ho bisogno di godermi questo periodo ora e ciò mi aiuterà ad uscirne più rapidamente credo. Più si sente la frustrazione e peggio è. Ci proverò e ne uscirò più velocemente possibile”.

Tuttavia Murray sente amare ancora la sua professione di tennista e tutte le fatiche che essa comporta. “Non so davvero cosa perché le cose stiano andando in questa maniera. Amo ancora viaggiare, allenarmi, stare in palestra”, ha affermato il britannico, “Amo ancora il tennis. Ma ogni tanto succede. Sono sicuro che anche voi giornalisti ogni tanto vi sia passata la voglia di scrivere storie interessanti. Può darsi che non ci fossero storie interessanti in quel momento. E non è divertente. Tutti ci passati. Ma io so perché gioco a tennis: perché amo a mi diverto a farlo. Continuerò a lavorare finché non tornerò dove voglio tornare”.

Qualche giorno fa a Parigi Andy Murray ha preso qualche lezione di Judo sul tetto di un grattacielo dal campione olimpico dei pesi massimi, il francese Teddy Riner. Chissà se anche lo scozzese già in questo Roland Garros riuscirà a mettere al tappeto tutti i suoi avversari.

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