Vinci: "Il mio futuro? Chissà..."

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Vinci: “Il mio futuro? Chissà…”

PARIGI – Dopo la sconfitta con Puig: “Il doppio con Sara il mio ricordo più bello qui. Allenarmi a volte è un sacrificio”. Dieci sconfitte al primo turno in quattordici partecipazioni

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Il match si è giocato su pochi punti.
È stato un incontro altalenante, l’ultimo set è bugiardo. Ho avuto occasionoi, non è stata una sconfitta netta. Il campo era pesante, non si scivolava bene, insomma le condizioni non erano ottimali.

Nell’ultimo mese la qualità del tuo gioco è migliorata. Cosa ti manca per vincere partite come questa?
Un po’ di fortuna che non fa mai male, anche un po’ di convinzione: ho sbagliato dritti importanti oggi, fanno la differenza. In ogni caso piccoli fattori, non certo una cosa sola.

Se avessi battuto la Halep forse sarebbe stato diverso.
Sì, avrei avuto carica in più, più fiducia, convinzione.

Forse oggi potevi scendere a rete un po’ di più.
Sì, potevo variare di più, qualche smorzata, qualche attacco in controtempo. Certo vederlo da fuori è diverso. Mi dicevo di spezzarle il gioco, cercare di essere meno prevedibile, ma se non si hanno le sensazioni giuste si fatica.

La seconda di servizio è sembrata un po’ lenta.
Sì, lei rispondeva dentro al campo, è una che tira forte, mette pressione. Francesco mi diceva di giocare con una prima carica senza rischiare. Dentro di me però pensavo che serviva qualche punto diretto, quindi ero combattuta.

Ubitennis: Prima di Wimbledon che preparazione farai?
Giocherò a Maiorca, poi qualche giorno prima del torneo andrò a Londra. Non conosco il torneo di Maiorca, nè la superifcie, so che è un bel posto!

Ubitennis: Fin dove ti spingerai nel tuo futuro?
Non farmi questa domanda, non saprei cosa risponderti!

Ubitennis: Allora dimmi quanto ti diverti ancora.
Non è mai bello perdere. Mi piace ancora giocare a tennis, anche devi stare bene fisicamente e mentalmente per poter dare il meglio, non è sempre facile.

Ubitennis: L’allenamento è un piacere o un sacrificio per te?
Direi ce a volte è l’uno a volte è l’altro. Ora cambiamo argomento!

Se questo fosse il tuo ultimo Roland Garros, quale sarebbe il tuo ricordo più bello?
Qua non ho mai fatto troppo bene in singolare, forse ho fatto ottavi un anno. Quindi direi il primo Slam vinto con Sara.

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