Ecco Frances Tiafoe, il solo top 100 di 19 anni

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Ecco Frances Tiafoe, il solo top 100 di 19 anni

L’avversario odierno di Fognini, americano del Maryland, vinse l’Orange Bowl under 18 a 15 anni: un record. Nel 2015 un balzo di 969 posti. A Sarasota “gemiti sexy” irrompono sul campo da una finestra e lui…

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Frances Tiafoe, odierno rivale di Fabio Fognini, ha sempre avuto le idee chiare dacchè vinse l’Orange Bowl under 18 a fine 2013, quando lui, nato a Hyattsville nel Maryland il 20 gennaio 1998 aveva solo 15 anni. “Ci sono giocatori che hanno vinto l’Orange Bowl e poi sono scomparsi, non si è mai più sentito parlare di loro. Io non vorrei essere uno di quelli. Non mi sopravvaluto, perchè niente mi infastidisce quanto l’arroganza nelle persone. Non c’è nessun motivo di aggiungere qualcosa se la racchetta lo fa per te…“. E sentendolo parlare così mi ha ricordato tanto un certo Pete Sampras…

Eppure a soli 15 anni Frances Tiafoe era diventato il più giovane vincitore di quella leggendaria competizione junior. E non era neppure il suo primo exploit. Dall’inizio del 2012 aveva infilato una serie di 18 vittorie, trionfando anche al Petit As di Cap d’Agde, torneo under 14 vinto da futuri grandi campioni.
Un promettente debutto di carriera per un ragazzo che ha colpito le prime palle con la racchetta a 4 anni, a College Park (Maryland) con il fratello gemello Franklin. “Mio padre (arrivato negli USA dalla Sierra Leone all’inizio degli anni Novanta) si occupava della cura dei campi di tennis e noi figli potevamo giocare gratis anche tutto il giorno se erano liberi”.

Come aveva promesso a Miami questo ragazzone di colore (un metro e 88 per 77 kg) non si è fermato là. Numero 1145 ATP a fine 2014 ha chiuso il 2015 al 176mo posto, un balzo di 969 posti! Poi due vittorie in due challenger e nel 2016 eccolo tra i top 100. In questo 2017 ha superato un altro piccolo grande traguardo: ha passato le qualificazioni a Melbourne e all’open d’Australia ha  scavallato anche il primo turno. Successivamente ad Acapulco, primo turno, ha costretto Juan Martin del Potro al tiebreak del terzo set, poi al secondo turno di Miami ha tenuto brillantemente testa a Roger Federer (7-6,6-3) pur perdendo. “Da quei due match ho imparato molto…è interessante capire come i migliori tennisti del mondo affrontano certe partite e il loro sviluppo, e i punti più importanti“.

Federer si è espresso così su di lui: “Ha molta potenza ed esplosività, può generare grande velocità con i suoi colpi senza apparente sforzo. Penso che potrà diventare davvero forte e un po’ lo è già“. Insomma Fognini è avvertito.

Non ha solo talento, ma anche sense of humour, Frances Tiafoe. A metà aprile, sta giocando un match quando da una finestra che si affaccia, ma lontano, sui campi di Sarasota, arrivano gemiti e urla “di piacere” di una ragazza impegnata – presumibilmente – in un amplesso. Tutti restano sbigottiti, in tribuna e sul campo, e la ragazza continua a gemere in modo inconfondibile, esagerato. Allora Frances sorridendo grida al suo indirizzo: “Andiamo! Non può essere così bravo!“. La distrazione sessuo-sonora non gli impedisce di vincere quel match e di conquistare il suo terzo challenger. E poi un quarto ad Aix EnProvence, sulla terra battuta “la mia superficie prediletta”. Lì batte Jeremy Chardy, n.65 ATP.

Oggi Frances Tiafoe è il solo teenager ad essere un top 100. E uno dei quattro teenager in tabellone. Il più giovane è De Minaur. Tiafoe è allenato da Robbie Ginepri, n.15 ATP nel 2005. Un anno fa qui perse al terzo turno delle qualificazioni. Ma oggi contro il neo-papà Fognini secondo alcuni il match non dipenderà soltanto dalla vena di Fabio. Vedremo.

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