Alexander Zverev: "Non ho perso per la pressione"

Interviste

Alexander Zverev: “Non ho perso per la pressione”

Roland Garros, primo turno: F. Verdasco b. [9] A. Zverev 6-4 3-6 6-4 6-2. L’intervista del dopo partita ad Alexander Zverev

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Ritieni che avresti dovuto insistere nel proseguire l’incontro ieri sera dal momento che questa mattina l’ago della bilancia della partita è andato verso il tuo avversario?
Credo che avremmo dovuto fermarci prima, perché ci hanno detto che potevamo giocare sino alle 21.30, mentre a quell’ora puoi giocare se c’è il sole e ieri era nuvoloso, piovoso e molto scuro. La sfortuna è stata che i match precedenti sono andati per le lunghe e non abbiamo potuto terminare. Ma non c’erano alternative alla sosta.

Che cosa ha fatto la differenza oggi?
Il fatto che io abbia giocato di… Tutto qui.

A parte questo, il tuo avversario ha fatto qualche cosa per infastidirti?
No. Ha giocato molto bene e con molta intelligenza. Mi ha spinto molto indietro. Io non sentivo bene la palla sulla racchetta e quindi ho giocato sempre corto e in difesa, cosa difficile da fare con il mio fisico e il mio tipo di gioco.

Credi di doverti ancora abituare a situazioni di questo genere, una grande vittoria a Roma e poi gestire la pressione qui?
Francamente credo che non c’entri nulla. Forse ha più a che fare con il fatto che era la mia prima volta sul Centrale. Ma Roma non c’entra niente.

Quali sono oggi i tuoi più grandi rimpianti?
Rimpianti? A volte si gioca male. Il nostro sport è così. Nessun rimpianto. Cosa posso farci? A Roma ho giocato benissimo e ho vinto il torneo. Qui male e ho perso al primo turno. Così vanno le cose. Mi preparerò al meglio per l’erba. Vediamo quali tornei farò. Sicuramente sarò ad Halle. Vedremo se ne disputerò altri. Ma il mondo non si ferma ora. Sono ancora il numero 4 nella Race per Londra e sto ancora andando bene quest’anno. Sino a ora ho vinto tre tornei. Non è la fine del mondo. Ho perso un incontro, ma quasi tutti perdono un match ogni settimana in cui giocano. Certo avrei dovuto giocare meglio, ma non è successo niente di tragico.

Hai detto che hai giocato male. Dipende forse dal fatto che lui è un mancino?
No. Dipende da me. Mi alleno da una vita con mio fratello che è mancino e, quindi, non dovrebbe essere un problema. No. È dipeso da me più che da qualcosa o qualcuno.

Cosa farai nei prossimi giorni? Quanto tempo ti ci vorrà per riprenderti e tornare in campo?
Non so. Sono andato direttamente negli spogliatoi, ho messo giù la borsa e sono venuto qui. Discuterò la questione con il mio team. Sicuramente mi prenderò qualche giorno di riposo. Sono state settimane molto positive ma anche molto dure fisicamente. Ma poi mi preparerò al meglio per la stagione sull’erba.

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