Lorenzi: “Con Isner un incubo rispondere”

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Lorenzi: “Con Isner un incubo rispondere”

PARIGI – Lorenzi soddisfatto del suo servizio. “Ma John è stato ottimo anche dal fondo. Con un campo più grande magari… ma mica scelgo io!”

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È un Paolo Lorenzi disteso e senza rimpianti quello che si presenza in conferenza stampa. Il suo rendimento al servizio è stato pressoché impeccabile, mentre non si aspettava un Isner così solido e completo. Non mancano i momenti di grande humour, specie quando parla del suo rapporto con l’erba, prossima superficie su cui giocherà

Hai sbagliato pochissimo ma due errori sono arrivati nel tie-break del secondo set.
Nel tie-break del secondo set più che gli errori mi spiace essere calato un po’ alla battuta, ma non credo di aver molto da rimproverarmi, ho sempre servito bene e vedo che con la seconda ho vinto il 70% dei punti. Lui bravissimo, non ha regalato nemmeno un punto, sulle mie due uniche palle break ho risposto bene ma lui ha giocato benissimo. Mi aspettavo che Isner sbagliasse di più dal fondo, speravo davvero di allungare la partita. Se avessi portato a casa il terzo, magari nel prosieguo lui sbagliava due colpi, non si può mai sapere.

Pensi che Isner sia un po’ sottovalutato sulla terra?
Beh, ha fatto semifinale a Roma, ha vinto un sacco di partite. Non è certo uno che sa solo servire, nei due tie-break non ha sbagliato una palla, sulla prima palla-break impeccabile. È durissima rispondere con lui perché da lontano gli faciliti il colpo successivo, se stai vicino devi intuire la traiettoria e gli angoli giusti. Non ho mai giocato con Karlovic, con Anderson sì, credo che Isner serve ancora meglio.

Se avessi giocato in un campo più grande magari avresti avuto più spazio…
Questo sicuramente, ma il campo era lo stesso per entrambi, non è che posso sceglierlo io!

Prima di affrontarlo lo hai studiato?
Lui varia molto, sono spesso stato indeciso se rispondere dietro o più vicino, era molto dura.

Ti è mai successo di fare 6 gratuiti e perdere in 3 set?
Questo non lo so, peccato non essere riuscito nei tie-break a fare meglio, ma nei game di servizio sono molto soddisfatto della mia prestazione.

Molti giocatori quando hanno il doppio dopo il singolare preferiscono fare la conferenza stampa alla fine di tutto. Trovo un po’ ridicolo non trovare 5 minuti per venire a parlare, tu sei venuto tranquillamente, dunque non hai questi problemi.
Io ho solo guardato il campo e quando avevo il match, ho visto che avevo tempo e sono venuto…

Ora dove giocherai? Comincia la stagione sull’erba.
Giocherò a Caltanissetta, Halle, Antalya e Wimbledon. A Caltanissetta l’anno scorso vinsi in finale con Donati, mentre sull’erba due settimane prima di Wimbledon sono più che sufficienti… Scherzi a parte, l’erba non aiuta le mie caratteristiche, non ho la pallata a chiudere, preferisco costruire il punto. Poi non è secondario trovare più continuità nei risultati. Il mio coach pensa che io possa giocare bene, ma finora i risultato non gli danno assolutamente ragione…

Sull’erba bisogna giocare con gli appoggi bassi, come te la cavi?
Vorrei imparare a scivolare, se non scivolo perdo troppo campo, se scivolo e non freno finisco per terra: mi sa che dovrò portarmi dietro anche il fisioterapista…

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