Khachanov: "Io e Zverev ci incoraggiamo a vicenda"

Interviste

Khachanov: “Io e Zverev ci incoraggiamo a vicenda”

Roland Garros, secondo turno: K. Kachanov b. [13] T. Berdych 7-5 6-4 6-4. L’intervista del dopo partita a Karen Khachanov

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Terzo turno al tuo debutto al RG dopo aver battuto Berdych. Come ti senti e cosa significa per te?
È fantastico. Ho fatto un gran match. Ho messo in atto tutto ciò che con il mio team e il mio coach avevamo pianificato. Il risultato è arrivato.

A che livello ritieni di essere in questo momento?
Mi piace il modo in cui gioco e in cui mi alleno. Devo restare concentrato su ciò che faccio meglio e rifarlo nel prossimo incontro.

Come ti trovi sulla terra battuta?
Mi piace giocare qui. A partire dallo scorso anno ho iniziato a fare più tornei sul rosso e per ora la stagione sta andandomi bene

Sei sorpreso dal fatto di aver battuto nettamente Berdych e di essere stato così bravo a restare davanti a lui per tutta la partirà, oppure te lo aspettavi?
Ripeto: ho fatto tutto ciò che dovevo fare e sono rimasto concentrato in ogni singolo set. Gli ho tolto il servizio subito nel primo e credo anche nel secondo e terzo set e quel che dovevo fare dopo era tenere il mio servizio. E l’ho fatto.

A Barcellona ti sei allenato sulla terra battuta oppure sul veloce indoor?
No. Com’è ovvio, quando sono a Barcellona mi alleno in funzione della superficie sulla quale devo giocare. Se è il veloce, mi alleno sul veloce. Se è la terra battuta, mi alleno sulla terra battuta.

Vedere Zverev vincere a Roma e sentire tanto parlare della Next Generation, ti ha dato ulteriore motivazione nel senso che forse pensi sia giunto il vostro momento?
Facciamo il tifo l’uno per l’altro e credo che siamo buoni amici. Sono stato contento della sua vittoria a Roma. Ora devo concentrarmi su me stesso e, sì, questo mi motiva ulteriormente. Stiamo giocando bene; ci incoraggiamo e motiviamo l’uno con l’altro.

Il prossimo incontro affronterai uno dei pochi giocatori più alti di te, John Isner. Come affronterai la partirà?
È troppo presto per parlarne. Ho appena superato il secondo turno. Ora desidero rilassarmi e dopo ne parlerò con il mio allenatore.

Questo è solo il tuo terzo torneo dello Slam. Ti stai abituando? Perché negli Slam tutto è diverso, più grande è complesso. Come ti senti ad essere qui e come fai a restare concentrato?
Cerco di adattarmi come tutti gli altri tennisti. Faccio le solite cose. Qui sono arrivato con tre giorni di anticipo. Mi sono allenato bene. Certo, c’è un sacco di gente e cerco di destreggiarmici in mezzo.

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