Tutto lascia pensare a un Nadal più vicino a quello che ha dominato fino a Roma rispetto a quello che ha perso al Foro Italico con Thiem. La media di cinque game persi a partita (e meno di due a set) non lascia spazio a troppe interpretazioni. L’austriaco invece saprà impedire la semifinale pronosticata alla vigilia battendo per la prima volta Djokovic? Staremo a vedere. Thiem è stato semifinalista qui lo scorso anno e si arenò proprio al cospetto di Djokovic, vincendogli appena sette game in quella occasione. Non una figura troppo migliore di quella rimediata a Roma, ma la sensazione è che il prossimo incontro possa seguire dinamiche differenti. Le altre partite: il derby francese Monfils-Gasquet l’ha vinto… chi era meno infortunato, e Nishikori è riuscito a vincere un quinto set senza crollare infortunato.

Intanto il torneo femminile ci regalerà una nuova campionessa Slam e forse quella Simona Halep già finalista qui a Parigi è da ritenersi la favorita ma il grado di incertezza a questo punto è molto alto. Anche perché Mladenovic è spinta da un popolo intero, specie adesso che ha appena eliminato la campionessa in carica Garbine Muguruza, uscita dal campo stizzita e poi in lacrime dalla conferenza stampa. Kiki ha minimizzato l’impatto del pubblico parigino, il reo (non) confesso di tutta questa faccenda che certo non potrà fregiarsi di imparzialità e sportività. E le altre? Svitolina è sempre n.1 della Race, Bacsinszky finora non ha fatto troppo rumore ma i segnali del suo tennis sono evidenti: per il titolo c’è anche lei e batterla non sarà facile.