Halep: "Mi sono sentita una spettatrice"

Interviste

Halep: “Mi sono sentita una spettatrice”

PARIGI – Dopo la sconfitta con Ostapenko in finale: “Le ultime ventiquattro ore sono state dure, ho avuto i crampi allo stomaco per l’emozione”

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Complimenti per un gran torneo, e una grande finale. Cosa pensi del torneo e della finale?
È stato un buon torneo, giocare la finale è grandioso. Lei ha giocato benissimo, ha meritato. In alcuni momenti mi sono sentita una spettatrice. È dura, ma mi passerà. Continuerò a lavorare perché voglio tornare qui. Vedremo.

Sei delusa per la sconfitta o perché pensi che avresti potuto fare qualcosa di diverso?
Non credo di aver sbagliato nulla, ho giocato bene. Un po’ di fortuna forse mi poteva aiutare, tutti i nastri, tute le linee. Tutto era dalla sua parte, ma lei ha meritato, ha giocato bene quando era indietro nel punteggio. Io c’ero, lottavo, è stata combattuta ma ho perso. Non posso cambiare nulla.

Ci sono stati vari momenti in cui ha colpito solo righe e non ha fatto errori, altri in cui sbagliava molto.
Non credo abbia cambiato molto il suo gioco, aveva un solo piano. A volte non le prendevo, altre erano fuori due metri. Non potevo spettarmi una partita di ritmo perché ha solo questo tipo di gioco, dovevo essere pronta. Lei è stata brava.

Anche sapendo che non avresti avuto ritmo, quanto è difficile rimanere calma contro avversarie del genere?
Lo è, ma oggi penso di aver fatto bene. Ho combattuto, non ho sbagliato troppo: poi ho perso, capita.

Se non sbaglio, hai avuto problemi allo stomaca per il nervosismo. Raccontaci le tue ultime ventiquattro ore. 
Sono state dure, ho accusato l’emozione perché potevo vincere il primo Slam e arrivare al numero uno. Ma può capitare a tutti, non vedo l’or a di tornare qui.

Non avevi mai giocato prima contro di lei. Ti ricorda qualcuna delle altre avversarie?
Non saprei. So solo che ha un solo piano, e ci rimane attaccata sempre, non è facile.

Cosa è peggio, questa sconfitta o quella di tre anni fa? Te lo chiedo perché anche allora avevi avuto possibilità di vincere.
Non ero favorita oggi, perché contro giovani come lei non si può mai sapere. Questa fa più male, perché me ne rendo conto di più. Tre anni fa era una novità per me. Ho bisogno di tempo per smaltirla.

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