Sorrisi e lacrime: le emozioni del Roland Garros

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Sorrisi e lacrime: le emozioni del Roland Garros

PARIGI – Drammi e infortuni. Sorrisi e bravate. Le lacrime di Muguruza e Kvitova. Il boom Ostapenko. La sfortuna di Almagro e Goffin e il cuore di del Potro. Lo Slam delle emozioni

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Dolore e pianti al Roland Garros. Fin dall’inizio del torneo, sull’ocra dello slam parigino sono state versate lacrime amare. Lo sappiamo, lo sport è sofferenza e i drammi sportivi spesso si intrecciano ai drammi della vita, in un connubio a volte difficile da gestire e superare. E se l’azzurro del cielo ha rasserenato in parte lo svolgersi del secondo major dell’anno, alcuni protagonisti del torneo invece hanno vissuto momenti assai cupi. Infortuni, delusioni, addii e intemperanze hanno scandito il ritmo delle giornate a Porte d’Auteuil, scatenando un turbillon di emozioni, dalla tristezza all’amarezza, dalla nostalgia all’indignazione.

Eh si Laura è vero ci sono stati tanti drammi a Parigi quest’anno ma… non sono mancate le occasioni per sorridere o per emozionarsi per qualche lieta novella! Facciamo un gioco dai, racconta un dramma per volta e proviamo a trovare un motivo per sorridere da contrapporre!

Nicolas Almagro in… ginocchio

Il match di secondo turno contro del Potro non s’ha da fare per il neopapà Nicolas Almagro, ex n. 9 del mondo. In un incontro scandito da infortuni, alla fine sarà Nico a soccombere, trovandosi letteralmente… in ginocchio! Un vero dramma in casa Spagna. Nel bel mezzo del match, Almagro avverte un fastidio al ginocchio (che già aveva dovuto curare in passato) e dice al proprio box di aver avvertito perfino uno strano rumore al livello della rotula. Al cambio campo, è un Almagro in lacrime, con la testa tra le mani. Quasi certamente intuisce che non potrà continuare l’incontro. Dopo poco, nel tentativo di un recupero laterale, si accascia a terra. La disperazione. Resta a lungo al suolo, in un lamento straziante. Il match – sullo score di 6-3 3-6 1-1 – e il torneo finiscono qui per il povero Nico che, dopo alcuni giorni, verrà operato al menisco.

Cuore di delPo

Povero Nico, è vero. Ma vogliamo parlare di del Potro? Con tutto quello che ha passato lui si che ne capisce di drammi sportivi ed è stato meraviglioso il modo in cui ha coccolato, consolato, abbracciato e sorretto Almagro in quel momento. Gli avrà detto di stare tranquillo, che avrebbe superato anche questa come ha fatto lui tante volte. Ma vedere un omone come delPo mostrare tutta quella tenerezza non può non commuovere.

Steve Johnson, in nome del padre

L’americano Steve Johnson vince un match maratona contro Borna Coric, conquistato per 6-2 7-6(8) 3-6 7-6 e scoppia in lacrime. Commovente ed esemplare il gigante buono americano che, inginocchiatosi a terra dopo aver convertito il matchpoint, pensa al papà (che era anche il suo coach) venuto a mancare poche settimane prima e gli dedica la vittoria. E abbiamo pianto anche noi con lui. “Sapevo che mio padre mi stava guardando da lassù; mi diceva di restare sempre competitivo e di avere fiducia” ha dichiarato ancora in lacrime Steve dopo il match. Ma la reazione toccante di Steve è ancora più bella, se si osserva quello che succede nell’altra metà campo. Borna Coric esplode furibondo e, mentre Steve è inginocchiato a terra a piangere, il giovane e irascibile croato se la prende con la malcapitata racchetta, sbattendola violentemente più e più volte al suolo, nel tentativo di disintegrarla. Scena surreale, per un match a due facce.

Ons Jabeur, la prima vera araba

La prima volta di una tennista africana e di una tennista araba al terzo turno di uno slam non può farsi passare sotto silenzio. Ons è diventata un idolo e di questi tempi così difficili un messaggio di integrazione non poteva che partire dal tennis, uno degli sport più globali che esistano. Dove puoi incontrare un cattolico, un musulmano, un australiano, un cinese, un arabo o un americano senza problemi, con il solo obiettivo di fare due punti più dell’avversario.

David Goffin, il piede in fallo

Era in piena forma e poteva essere uno dei protagonisti sull’ocra parigina. E invece per il povero David Goffin sarà un Roland Garros da dimenticare. Durante il match di 3° turno contro Horacio Zeballos sul Suzanne Lenglen – e in vantaggio 5-4 nel primo set – nel tentativo di un recupero estremo in scivolata, il belga si impiglia il piede nel telone adibito a coprire il campo in caso di pioggia, posto sotto il muro. Bruttissima storta alla caviglia per David, che cade a terra. Il dolore è così forte che rimane al suolo per parecchi minuti per poi essere accompagnato fuori dal campo. Finisce qui il torneo di Goffin, per il quale si è temuto il peggio. Fortunatamente la risonanza magnetica ha escluso fratture delle ossa e dei legamenti anche se, ulteriori accertamenti, hanno definitivamente rivelato uno strappo muscolare. Ma allora quando potremo rivedere l’etereo David in campo? Non si sa, per ora per lui c’è solo assoluto riposo.

Carreno Busta o basta ?

Ci sono infortuni ed infortuni, ritiri e ritiri. Chi si aspettava Carreno Busta agli ottavi di finale? Beh, ha battuto Raonic in una maratona ed è arrivato al Roland Garros sulla spinta di grandi risultati che lo collocavano trai primi 8 della race to London. Contro Rafa Nadal probabilmente non avrebbe potuto fare molto e allora il ritiro può essere stata una buona idea: come ha detto Rafa che aveva avuto lo stesso infortunio agli addominali agli US Open di qualche anno fa, meglio fermarsi prima che arrivino guai troppo seri. Per Carreno non vuole dire basta, ma vuole continuare a stupire per il resto della stagione.

Paul-Henri Mathieu, addio amore addio

È il Roland Garros dell’addio per Paul-Henri Mathieu. Il 35enne di Strasburgo, ex n. 12 del mondo, saluta il tennis giocato, perdendo al primo turno dopo aver superato le qualificazioni. Un ultimo Roland Garros amaro per il francese che si è visto rifiutare una wild card dal neopresidente della Federazione, Bernard Giudicelli.

Le dolci lacrime di Petra

Per un addio al tennis, finalmente un meraviglioso ritorno. Quello di Petra Kvitova a oltre sei mesi dall’incredibile agguato di un ladro che le aveva compromesso l’uso della mano sinistra lacerandole dita e tendini con un maledetto coltello. Petra non si è arresa, nonostante i medici le avevano praticamente dato pochissime possibilità di tornare a giocare. E invece il suo splendido sorriso è tornato ad illuminare il mondo del tennis e le sue lacrime liberatorie dopo il match vinto al primo turno contro Boserup hanno commosso anche i più duri di cuore. Bentornata Petra, e ora promettici che non ci lascerai più.

Falsa partenza per Tsonga

Doccia fredda per Jo-Wilfried Tsonga. Il tennista e neopapà di Le Mans inciampa sul quasi sconosciuto Renzo Olivo (n. 91 ATP) e lascia Porte d’Auteuil per la prima volta al primo turno dal 2005. Interrotta per oscurità il giorno prima, la partita tra i due viene ripresa la mattina seguente. Ma basta un solo game a Olivo per diventare una delle sorprese del torneo. Il pubblico francese, annichilito e basito, perde uno dei grandi beniamini di casa Francia.

Viva Olivo!

Ma sì! Basta con questi francesi! Viva viva l’olio di Olivo! Ha fatto versare lacrime amare ai francesi ma non ha tremato quando i nipotini di Monsieur Chovin lo hanno fermato ad un passo dalla vittoria, mandandolo a dormire con quel peso sullo stomaco. E invece a tremare è stato Tsonga e Olivo potrà raccontare ai suoi di nipotini di aver zittito i 15.000 francesi dello Chatrier.

Maxime Hamou, giù le mani!

Una voglia irrefrenabile di baci per Maxime Hamou. Il 22enne tennista francese, n. 287 ATP, presente in tabellone grazie ad una wild card, ha perso letteralmente il controllo. Intervistato in diretta per Eurosport Francia dalla giornalista Maly Thomas, nei viali dell’impianto del Roland Garros, Maxime tenta più volte di baciarla, nonostante la giornalista cerchi di divincolarsi; alla fine, il tennista spera di ottenere il tanto ambito bacio perfino trattenendola per la vita. Imbarazzo generale, in primis per Malys, mentre dallo studio Henry Leconte scoppia a ridere. Ma la cosa non fa per nulla ridere gli organizzatori del torneo che ritirano immediatamente l’accredito ad Hamou. Il francese viene dunque espulso dall’impianto per tutta la durata del torneo. Si scuserà poi pubblicamente per l’accaduto; ha imparato la lezione, dice, e l’episodio gli servirà per diventare una persona migliore. Sarà…

Orgoglioso di essere Napolitano

Per un giovane francese villano, abbiamo scoperto un bravo ragazzo italiano! Il biellese Stefano Napolitano ha finalmente portato una ventata di aria fresca nel tennis italiano. Non solo è riuscito a superare i tre turni di qualificazione, ma alla sua prima apparizione in uno slam ha anche battuto nettamente Mischa Zverev. E poi, rivelazione in sala stampa : ragazzo serio, con le idee chiare e con un’educazione di base che non guasta mai. Teneteveli voi gli Hamou…

Laurent Lokoli, qua la mano… anzi no!

Ancora imbarazzo in casa Francia. L’altra wild card Laurent Lokoli, nel match di primo turno perso contro Martin Klizan, convinto che lo slovacco avesse simulato un infortunio, rifiuta sdegnoso di stringergli la mano a fine match. A nulla serve l’essere criticato e bacchettato dalla stampa e dall’opinione generale: il fumantino Laurent non si scusa. Ma forse, l’anno prossimo, la wild card non sarà poi cosa così scontata per lui…

Infinito Paolino

Ah, questi giovani francesi! Solo guai combinano! Imparassero da Paolo Lorenzi, esempio di abnegazione e determinazione che all’undicesimo tentativo ha infranto il tabù Roland Garros portando a casa la prima vittoria in carriera da queste parti. Corri Paolino, corri, non fermarti. Che ne hai ancora di strada da percorrere!

La ola di troppo per Garbiñe Muguruza

Lacrime amare per la campionessa uscente Garbiñe Muguruza. La spagnola soccombe per mano della beniamina francese Kiki Mladenovic nell’incontro degli ottavi di finale. Kiki, che non si formalizza troppo nell’imporre la propria personalità, nel terzo set coinvolge il pubblico per ricevere ancora più tifo. Gli spettatori del Lenglen non si fanno pregare e fanno partire un tifo da stadio di calcio. Una vera e propria batosta per Garbiñe che, perso l’incontro, esce dal campo a capo chino, facendo cenno di non voler salutare il pubblico nel consueto congedo. Ma non finisce qui. In conferenza stampa, la n. 5 del mondo, contrita e visibilmente commossa, ad un tratto si scioglie in lacrime e lascia la sala.

Ha segnato Ostapeeeeeeeenko !

Sembrava dover dominare il tennis mondiale Garbiñe Muguruza. L’impresa dello scorso anno pareva essere il punto di partenza di una grande carriera e invece un anno dopo sono solo lacrime di frustrazione. E Parigi applaude nuovamente una giovane stella, sicuramente non attesa. Jelena Ostapenko ha vinto il suo primo torneo, non proprio un torneino minore. Ha sommerso di vincenti la più esperta e quotata Simona Halep, rimontando una partita quasi compromessa. E soprattutto è riuscita a forza di colpi vincenti a trascinare il pubblico dalla sua parte. Come fanno i campioni.

Je t’aime, moi non plus: lo psicodramma tra Mladenovic e Garcia

Ennesimo atto della querelle tra Kiki Mladenovic e Caroline Garcia. Dopo gli episodi poco simpatici di cui si è resa protagonista la Mladenovic nei confronti di Caro – sdegnata per l’assenza della Garcia in Fed Cup e per essere stata “mollata” in doppio – la tennista di origine serba ha lanciato ancora i suoi strali nei confronti della lionese. “Non condividevamo nulla al di fuori del doppio. Non giocando più con lei o non parlandole più non ho perso un granché, non è come se avessi perso un’amica”. Decisamente rien ne va plus tra Kiki e Caro…

Mi chiamo Karen, mi manda Kafelnikov

Ma si, lasciamole litigare queste francesine presuntuose. E godiamoci il più pronto dei Next Gen, Karen Khachanov che ha sbattuto fuori dal torneo con noncuranza due vecchie volpi come Berdych e Isner. Botte da orbi per questo ragazzone che si farà sentire soprattutto sui campi veloci. E i russi, dopo Kafelnikov e Safin forse hanno trovato un altro campione.

Antonio Garofalo e Laura Guidobaldi

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