Trofeo UBI Banca: Collarini inarrestabile, finale contro Galovic

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Trofeo UBI Banca: Collarini inarrestabile, finale contro Galovic

L’argentino, nato negli Stati Uniti ma con avi italiani, supera Andrea Pellegrino al fotofinish e raccoglie la nona vittoria consecutiva. Sogna di costruirsi un ranking sufficiente per giocare le qualificazioni allo US Open

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A inizio millennio, un gruppo di “Legionarios” ha preso d’assalto il circuito ATP. Per qualche anno, il tennis ha vissuto l’epoca d’oro del tennis argentino. L’apice si è raggiunto con la finale tutta argentina al Roland Garros 2004 (Gaudio-Coria) e il Masters 2005, vinto da David Nalbandian in un torneo in cui c’erano anche Gaudio, Coria e Puerta. Ma le cose sono belle finché durano, e oggi il tennis argentino è lontano dai fasti di un tempo. Il successo dell’anno scorso in Coppa Davis serve soltanto a mascherare una realtà che si aggrappa a Juan Martin del Potro e poco altro. Tra gli eredi, avrebbe dovuto esserci Andrea Collarini. Il 25enne di New York ha vissuto una grande carriera junior, costellata da una finale giocata al Roland Garros junior, nel 2010. Ma il passaggio tra i professionisti è stato molto tribolato, a partire dalla scelta – discussa, sofferta – di lasciare l’Argentina e rappresentare gli Stati Uniti in virtù del luogo di nascita. La USTA (la federtennis americana) gli diede una grossa mano, aiutandolo sia negli allenamenti che con l’assegnazione di tante wild card, sia nei Futures che nei Challenger. Un paio d’anni dopo, in preda alla nostalgia, ha scelto di tornare a rappresentare il paese natale, dove è cresciuto e doveva aveva lasciato amicizie e conoscenze. Argentina o Stati Uniti (ma anche un po’ d’Italia, poiché hanno scovato un trisavolo italiano che gli ha consentito di prendere il nostro passaporto e giocare da italiano in Serie A2, con la Società Canottieri Casale), non è mai andato oltre il numero 186 ATP, ma oggi è in forma strepitosa. Lo sta dimostrando al Trofeo UBI Banca – Memorial Mauro Capponi (15.000$, terra battuta) dove ha superato Andrea Pellegrino al termine di una splendida semifinale, dalla durata-record di 3 ore e 37 minuti, col punteggio di 4-6 6-2 7-6. Una lotta  furibonda che gli è valsa la nona vittoria consecutiva, la diciottesima nelle ultime venti partite (senza contare gli impegni nelle gare a squadre). Insomma, Collarini è “on fire” e ha un obiettivo ben chiaro: guadagnarsi il diritto di giocare le qualificazioni dello US Open. In fondo, New York è pur sempre la sua città natale.

Mancino, solido e talentuoso, ha voluto vincere a tutti i costi con il rampante pugliese, che comunque esce a testa alta dal Tennis Club Città dei Mille, finalmente pronto a fare un salto di qualità. Dai tempi del best ranking, Collarini ha avuto una serie di guai fisici, tra ernie inguinali (ben tre!) e strappi addominali. Ma adesso è in perfetta forma e ha scelto l’Italia, e adesso Bergamo, per dare seguito alle promesse di qualche anno fa, quando sembrava lui – e non il coetaneo Schwartzman – l’argentino del futuro. In un tennis sempre più “anziano”, con l’età media dei top-100 vicina ai 30 anni, anche Collarini sente di poter entrare nel tennis che conta. Per vincere il Futures numero 14 in carriera dovrà battere Viktor Galovic, davvero in gran forma nella settimana bergamasca. L’italo-croato ha gestito meglio di Vasile Antonescu l’infinita attesa durante la prima semifinale, e ha avuto bisogno di poco più di un’ora per imporsi con un netto 6-2 6-3. Se Bergamo è la città dove ha ottenuto le sue migliori vittorie, potrebbe davvero diventare il teatro del suo rilancio. In carriera, Galovic ha vinto appena tre tornei Futures, l’ultimo oltre tre anni fa. In caso di successo, Bergamo diventerebbe davvero la città del suo destino. Curiosità: i due si sono affrontati la scorsa settimana, a Padova. Allora fu un match di primo turno e si impose Collarini in tre set. Ma in una finale, e con le fatiche accumulate nelle ultime settimane, Galovic può dire la sua. L’incontro, nella splendida cornice del Tennis Club Città dei Mille, è previsto a partire dalle 18. L’ingresso per gli spettatori sarà gratuito.

DOPPIO A TRUSENDI/VAVASSORI

Intorno alle 23 si è chiuso il torneo di doppio. Se l’Italia non avrà un vincitore in singolare, si consola con la bella vittoria della coppia toscano-piemontese composta da Walter Trusendi e Andrea Vavassori. Al primo torneo insieme, hanno trovato subito un buon feeling e si sono imposti 6-1 3-6 13-11 contro i sudamericani Agamenone-Romboli. E’ stata una grande battaglia, in cui gli azzurri si sono trovati 9-7 nel super tie-break, poi hanno dovuto annullare un matchpoint sul 9-10. Per gli organizzatori. Capaci di attirare un buon pubblico, il modo migliore per inaugurare il weekend.

Ufficio Stampa Trofeo UBI Banca – Memorial Mauro Capponi

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