Accadde Oggi: Michael Westphal, la prima vittima dell'AIDS

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Accadde Oggi: Michael Westphal, la prima vittima dell’AIDS

19 giugno 1991: moriva a soli 26 anni il tennista tedesco Michael Westphal, dopo aver contratto l’HIV. Fu il n.2 tedesco nei primi anni di Becker

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Nel 1985 la Coppa Davis non conosceva ancora il tiebreak. Era già novità assorbita nel circuito, ma la competizione a squadre aveva preferito mantenere il suo candore e non soltanto nel set decisivo. Il 10-8 con cui Mats Wilander chiudeva in tre set il primo incontro della finalissima Svezia-Germania Ovest del dicembre ’85, di fatto apponeva il primo mattone sulla costruzione della terza Davis svedese, la seconda consecutiva. A essere sconfitto in quell’incontro fu Michael Westphal, tedesco di 20 anni che avrebbe ripetuto il risultato negativo nell’ultimo incontro, quello decisivo, disputato sul punteggio di 2-2. Un solo set – il primo – strappato a Stefan Edberg che poi si sarebbe involato e avrebbe messo l’ultima decisiva firma per la conquista dell’insalatiera.

Michael Westphal però quella Germania ce l’aveva trascinata in finale. Prima con il 10-8 6-3 2-6 2-6 6-4 con cui al primo turno aveva sconfitto lo spagnolo Sergio Casal, punto decisivo per il 3-2 finale. Poi ribaltando due set di svantaggio contro il favorito Tomas Smid, rappresentante di una Repubblica Ceca che in quella semifinale non avrebbe raccolto neanche un punto, anche a causa della discutibile scelta di non far scendere in campo Ivan Lendl. Quell’incontro che avrebbe raggiunto i posteri anche per la discutibile qualità del carpet su cui i due giocatori furono costretti a giocare. Letteralmente, il tappeto si alzava sotto i piedi di Westphal e Smid.

In effetti una storia così può far passare in secondo piano la scottante delusione di una finale persa contro una Svezia granitica, che nella coppia Wilander-Edberg aveva due singolaristi di eccezionale assortimento. A 20 anni, in un’epoca in cui la Davis era ancora una competizione di livello assoluto, è facile credere che altre soddisfazioni arriveranno. E invece Westphal, un cognome che attinge direttamente dalla regione nord-occidentale di una Germania ancora troppo divisa, di soddisfazioni ne avrebbe trovate poche. Per incontrare invece la terribile realtà del virus dell’HIV, che dopo averlo letteralmente svuotato di ogni energia l’avrebbe costretto a lasciare questo mondo. Nonostante uno stoico ma infruttuoso tentativo di rientrare in campo nel 1990, il 19 giugno 1991 – mentre l’Europa stava imparando a camminare da creatura unita – Michael Westphal esalava l’ultimo respiro presso la Eppendorfer University Clinic di Amburgo. Nella stessa città in cui aveva colto appena due anni prima il suo risultato più importante, i quarti di finale persi contro il poi finalista (perdente) Horst Skoff.

26 anni senza il 26enne Michael Westphal, prima vittima dell’AIDS nel mondo del tennis. Dopo due anni gli avrebbe tristemente fatto eco Arthur Ashe, morto nel 1993 per le complicazioni della stessa malattia.

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